Confindustria: chi è Emanuele Orsini, l’imprenditore emiliano designato presidente

Orsini, 50 anni, vicepresidente uscente con delega al credito, nonché amministratore delegato di Sistem Costruzioni e di Tino Prosciutti  rivolgendosi all’assemblea degli industriali dopo l’elezione ha sottolineato l’importanza dell’unità e la necessità di superare le divisioni

EMANUELE ORSINI

Emanuele Orsini è stato eletto presidente di Confindustria con un sostegno schiacciante, ottenendo 147 voti su 173 del consiglio generale, dopo che Edoardo Garrone ha annunciato il suo ritiro. Tra i presenti, quattordici erano assenti, nove schede sono state consegnate bianche e diciassette sono state nulle.

Orsini, dopo la sua nomina, si è rivolto all’assemblea degli industriali sottolineando l’importanza dell’unità e la necessità di superare le divisioni, guardando avanti come un fronte unito. “Farò del mio meglio per convincere coloro che non mi hanno votato”, ha dichiarato Orsini tra gli applausi della platea. Ai giornalisti, al termine dell’evento, ha espresso parole di conciliazione verso entrambi i candidati sconfitti. Ha elogiato particolarmente Edoardo Garrone, presidente di Erg, per il suo atto di responsabilità nel ritirarsi dalla corsa, che ha agevolato la sua vittoria. Ha inoltre mostrato rispetto nei confronti di Antonio Gozzi, presidente di Duferco e Federacciai, sottolineando che sarà uno dei suoi interlocutori nel dialogo futuro. La competizione tra Garrone e Gozzi, che rappresentavano due fazioni industriali diverse, ha diviso il mondo manifatturiero e ha favorito Orsini.

Orsini ha chiarito che per garantire equilibrio e governabilità nei prossimi quattro anni, sarà necessario includere nella sua squadra di presidenza associazioni e rappresentanti dei territori che hanno sostenuto i suoi avversari. Le sue priorità saranno la competitività, l’energia e la certezza del diritto. La sua presidenza sarà caratterizzata dal dialogo, dall’identità e dall’unità. Ha anche evidenziato la necessità di rivedere il regolamento delle elezioni in base alle lezioni apprese da questa fase elettorale. Il 18 aprile presenterà il suo team, con l’obiettivo di superare le divisioni e iniziare una nuova fase per l’associazione.

Nato nel 1973 a Sassuolo, Orsini è figlio di imprenditori ed è entrato nell’azienda di famiglia, Sistem Costruzioni, specializzata nella realizzazione di strutture in legno, dopo aver completato gli studi. Nel corso degli anni, è diventato amministratore delegato del gruppo, che possiede quote in altre dieci società, trasformandola da azienda in un sistema integrato. Nel 2020, è diventato presidente e amministratore delegato degli investimenti di Tino Prosciutti spa, un’azienda parmense con quattro stabilimenti produttivi. Ha ricoperto anche il ruolo di presidente di Assolegno e di Federlegno Arredo. Nel 2015 è entrato a far parte di Confindustria come membro del consiglio di Confindustria Modena, e nel 2017 è diventato membro del consiglio generale. Nel maggio 2020, Carlo Bonomi lo ha nominato vicepresidente con deleghe al credito, alla finanza e al fisco.

Orsini ha ottenuto un ampio consenso fin dall’inizio, con il sostegno delle regioni Emilia-Romagna, Toscana e Lazio, il sostegno dell’amministratore delegato di Intesa Sanpaolo Carlo Messina e le simpatie del governo. Ha ricevuto congratulazioni anche dal ministro del Made in Italy Adolfo Urso. La sua vittoria sottolinea l’importanza crescente delle piccole e medie imprese all’interno di Confindustria, contrariamente a chi auspicava l’elezione di un imprenditore di maggior peso.

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