Consob, cresce l’interesse degli italiani per mercati azionari, trading online e cripto-attività

di Mario Tosetti

La pandemia ha inciso sull’economia non solo innescando una forte crisi che ha travolto interi settori ma anche perchè è cambiato l’approccio alle scelte di tipo economico finanziario rivolte, con interesse sempre crescente, all’online. Il VII Rapporto 2021 sulle scelte di investimento delle famiglie italiane, elaborato dalla Consob, rivela che gli italiani sono sempre maggiormente interessati ai mercati azionari, al trading online e le cripto-attività. Si evidenzia,poi,  che fra chi utilizza la rete per scelte economico-finanziarie, circa il 28% usa servizi finanziari online più di quanto facesse prima della pandemia.

Tuttavia, anche se la rete sembra sempre più permeante nella vita finanziaria degli italiani resta minima la partecipazione a web communities riferite a finanza e investimenti. Solo il 6% degli investitori dichiara di essere membro di web communities finanziarie. Inoltre l’interesse a partecipare una financial community, manifestato dal 16% degli investitori, viene espresso più frequentemente dagli individui finanziariamente più vulnerabili e con minore alfabetizzazione sulle materie in questione.

Nel complesso, comunque, risulta in lieve rialzo il livello di conoscenze finanziarie: nel 2021 gli indicatori di conoscenza sono aumentati di 3 punti percentuali rispetto al 2019. Anche la partecipazione ai mercati finanziari continua a crescere ma i nuovi investitori presentano più di frequente un livello di conoscenze e di competenze digitali inferiori rispetto a quelle degli investitori di più lunga data.

Oltre alla maggior diffusione dell’online l’interesse alle nuove forme di investimento sono legate a una necessità di risparmio.  Il rapporto, attraverso un’indagine svolta da Gfk Italia per Consob, evidenzia come la pandemia abbia prodotto una riduzione del reddito familiare del 27%, il 39% degli intervistati fa fatica a far fronte alle spese mensili e il 28% dichiara di non essere in grado di far fronte ad una spesa imprevista di 1.000 euro mentre il 32% ammette che ha subito una diminuzione della ricchezza. Più della metà dei partecipanti all’indagine GfK Italia, soprattutto giovani e individui con un alto livello di conoscenze finanziarie di base, in occasione di scelte finanziarie importanti afferma che approfondirebbe i temi potenzialmente utili alla scelta.

Per quanto riguarda le attività finanziare maggiormente diffuse  al primo posto si collocano i certificati di deposito e i buoni fruttiferi che sono detenuti dal 43% delle famiglie, successivamente i titoli di Stato italiani posseduti dal 25% degli investitori ed infine i fondi comuni di investimento detenuti dal 24% degli intervistati. Dal rapporto emerge, infine, il dato per cui nel 2021 è aumentato dal 17% del 2019 al 28% il numero di investitori che si rivolge ad un professionista seppur il 37% continui a fare ricorso a consigli informali di parenti, amici o influencer.

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