di Giulio Talarico
Lockdown nei weekend in tutta Italia e misure più stringenti anche in zona gialla, queste le ipotesi più accreditate. Si sono valutate, infatti, in Conferenza Stato-Regioni tutte le criticità nelle varie zone d’Italia ed i nuovi dati sulla diffusione del contagio. Su queste basi il Governo deciderà insieme con il Consiglio dei Ministri.
Il Comitato Tecnico Scientifico, per primo, ha riportato i dati allarmanti su una nuova ondata di Covid in Italia sollecitando l’adozione di misure più stringenti. In particolare, chiusure nei fine settimana com’è avvenuto per le festività natalizie, misure più severe anche in zona gialla al fine di limitare i contatti e assoluta chiusura in zona rossa.
Secondo gli avvertimenti del Comitato Tecnico Scientifico occorre affinare una tecnica di contact tracing più sicura limitando i contatti e potendo, così, isolare le varianti. Inoltre, occorre che i dati raccolti siano trasmessi il più rapidamente possibile così da fornire un quadro che rispecchi la realtà del momento anche al fine di valutare il limite imposto di 250 contagi su 100 mila abitanti per far scattare la zona rossa.
Si è, invece, totalmente esclusa l’ipotesi di un lockdown generalizzato, tra le forze politiche non si è raggiunto un accordo. Lega e Forza Italia, in particolare, temono per l’incolumità economica mentre il Ministro della Salute, Roberto Speranza, è più vicino ad un approccio rigorista. La proposta di un lockdown generalizzato è stata bocciata, anche da Pierpaolo Sileri, il sottosegretario alla salute pentastellato.
Continuerà, dunque, il sistema a fasce ma con un inasprimento delle regole per far sì che la curva dei contagi possa diminuire.
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