di Mario Tosetti
In Regno Unito, grazie alla massiccia campagna vaccinale si sono allentate le restrizioni. Il premier Boris Johnson ha parlato di un piano delle riaperture “cauto ma irreversibile”, così è stata data via libera cinema, teatri e ai pub al chiuso.
Eppure, secondo quanto riporta il Guardian gli esperti sostengono che la variante indiana potrebbe diventare prevalente nel Regno Unito in pochi giorni, dalle rilevazioni è emerso un repentino aumento dei casi che si attesta su una percentuale del 75%. Il Governo britannico ha quindi deciso, per contrastare il dilagare della variante, di intensificare i test e le vaccinazioni nelle zone dove si sono registrati i maggiori contagi. In particolare si tratta della zona Nord-Ovest vicino Manchester.
L’opinione pubblica inglese, a questo punto, è divisa tra chi rimprovera al governo di aver aperto con troppa superficialità e chi critica il fatto che i collegamenti con l’india non siano stati interrotti tempestivamente. A questo punto il governo teme che l’aumento dei contagi possa di fatto determinare dei rallentamenti per quanto riguarda il piano delle riaperture. “La variante indiana potrebbe porre seri problemi ai nostri progressi e potrebbe rendere più difficile il passaggio alla fase4”, così si è espresso un portavoce di Downing street.
In Francia, invece, se da un lato si registra una diminuzione dei ricoveri in terapia intensiva dall’altro lato , secondo l’analisi posta in essere da Reuters, i casi hanno ripreso ad aumentare invertendo la tendenza alla diminuzione degli ultimi tempi. A pochissimi giorni dalla riapertura dei bar e ristoranti all’aperto l’aumento dei casi preoccupa le autorità sanitarie francesi.
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