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Covid: Papa Francesco ha regolarmente ottenuto il suo Green pass

di Corinna Pindaro

Fonti vaticane dell’Agi hanno confermato che Papa Francesco, da sempre favorevole al vaccino anti-covid, ha regolarmente ottenuto il suo green pass essendosi fatto inoculare il siero lo scorso gennaio, in vista della sua successiva trasferta in Iraq. In Vaticano intanto proseguono i lavori per adeguare lo svolgimento dei prossimi eventi, al coperto, alle nuove normative in vigore.

Si tratta di un’ulteriore dimostrazione dell’adesione da parte di Bergoglio alle iniziative di contrasto alla diffusione del virus. All’inizio del 2021, in una intervista, il Pontefice ebbe modo di chiedersi come mai vi fosse chi mette in discussione la bontà della vaccinazione. “Non so perché qualcuno dice: ‘no, il vaccino è pericoloso’, ma se te lo presentano i medici come una cosa che può andare bene, che non ha dei pericoli speciali, perché non prenderlo?”, si chiese.

E, rivolgendosi a laici e credenti, aggiunse: “Io credo che eticamente tutti debbano prendere il vaccino, è un’opzione etica, perché tu ti giochi la salute, la vita, ma ti giochi anche la vita di altri”. Detto fatto: quattro giorni dopo, non appena in Vaticano inizia la somministrazione del farmaco della Pfizer-Biontech, Bergoglio riceve la prima delle due dosi previste. Benedetto XVI segue l’esempio appena poco più tardi.

Un tema, quello dei vaccini, che ha visto tra l’altro una forte sintonia tra il Papa e l’attuale amministrazione americana, soprattutto dopo le prese di posizione di Biden in merito alla eventuale sospensione dei brevetti. Da parte sua cosa Bergoglio ne pensi del mercato, dei brevetti e della loro sospensione lo aveva già fatto capire la notte di Natale.

“Non posso mettere me stesso prima degli altri, mettendo le leggi del mercato e dei brevetti di invenzione sopra le leggi dell’amore e della salute dell’umanita’”, scandi’ per essere ascoltato meglio, “Chiedo a tutti: ai responsabili degli Stati, alle imprese, agli organismi internazionali, di promuovere la cooperazione e non la concorrenza, e di cercare una soluzione per tutti. Vaccini per tutti, specialmente per i più vulnerabili e bisognosi di tutte le regioni del Pianeta. Al primo posto, i più vulnerabili e bisognosi”.

Parole ribadite ancora a maggio quando, chiudendo la recita del rosario nei giardini vaticani per implorare dalla Madonna la fine della pandemia, sottolineò: “Continuiamo a chiedere al Signore che protegga il mondo intero dalla pandemia e a tutti senza esclusione di sorta sia data la possibilità di mettersi al riparo attraverso il vaccino”.

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