Dal giornalismo al Maxii, chi è Alessandro Giuli il nuovo ministro della Cultura

Quasi due anni fa, Giuli aveva sfiorato la nomina, ma fu superato dall’ex direttore del Tg2, Gennaro Sangiuliano, ritenuto più adatto per ampliare il consenso della premier oltre la destra conservatrice

Alessandro Giuli, classe 1975, è il nuovo ministro della Cultura dopo un percorso di crescita politica e culturale vicino a Giorgia Meloni. Quasi due anni fa, Giuli aveva sfiorato la nomina, ma fu superato dall’ex direttore del Tg2, Gennaro Sangiuliano, ritenuto più adatto per ampliare il consenso della premier oltre la destra conservatrice. Nonostante ciò, Giuli non ha espresso risentimento, mostrando la sua fedeltà e discrezione, qualità che Meloni ha sempre apprezzato.

Un Intellettuale di Fiducia

Giuli ha guadagnato la fiducia della premier grazie alla sua lealtà politica e intellettuale. Durante gli anni in cui Fratelli d’Italia era marginalizzato in Rai, lui continuava a diffondere le idee del partito attraverso la conduzione di programmi, anche se non memorabili. La sua fedeltà è stata premiata con la presidenza del Museo nazionale d’arte contemporanea, il Maxxi, uno dei più importanti istituti culturali del Paese.

La Caduta di Sangiuliano e la Nomina di Giuli

Il recente scandalo che ha coinvolto Gennaro Sangiuliano, legato alle rivelazioni di una consulente, ha portato alla sua caduta. Giuli è stato quindi promosso ministro della Cultura, un incarico che rappresenta il culmine del suo lungo percorso politico e culturale.

La Carriera Giornalistica

Alessandro Giuli ha costruito la sua carriera principalmente nel giornalismo. Dopo essere stato condirettore del quotidiano Il Foglio e editorialista di Libero, è diventato un volto noto dei talk show, dove è apprezzato per la pacatezza dei suoi interventi e per la sua capacità di difendere il governo con citazioni colte e uno stile garbato.

Le Polemiche al Maxxi

Nonostante la sua discrezione, Giuli non è stato immune da critiche durante la sua esperienza al Maxxi. L’evento estivo organizzato nel museo, che vedeva protagonisti Morgan e Vittorio Sgarbi, si è trasformato in un imbarazzante spettacolo di volgarità, attirando numerose critiche. Tuttavia, Giuli ha mantenuto la sua compostezza.

Il Suo Pensiero e l’Approccio Sobrio

Un intellettuale con solide radici filosofiche, anche se non ha mai completato la laurea, Giuli ha scritto numerosi libri, tra cui l’ultima pubblicazione “Gramsci è vivo. Sillabario per un’egemonia contemporanea”, in cui esplora il concetto di egemonia culturale in chiave contemporanea. La sua sobrietà e compostezza sono stati probabilmente i fattori che hanno convinto Giorgia Meloni a puntare su di lui per sostituire Sangiuliano, un personaggio decisamente più controverso.

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