Davos, Gentiloni: “Si può lavorare perchè la frenata economica non si traduca in recessione”

di Carlo Longo

Al forum economico di Davos, in Svizzera, il clima è “di una situazione di grande incertezza” per l’economia mondiale, e questo per l’Europa “significa rallentamento della crescita, ma non necessariamente un destino di recessione”. Queste le parole del commissario agli affari economici europei Paolo Gentiloni. Secondo il commissario “si può e si deve lavorare utilizzando tutti gli strumenti che abbiamo per evitare che la frenata si traduca in recessione”. In primo luogo si pensi al recovery dove il Governo italiano “sta lavorando con grande determinazione” e con misure “temporanee e mirate per le aiutare famiglie più vulnerabili” come la tassazione degli extra-profitti energetici.

Nel dettaglio, secondo quanto dichiarato da Gentiloni per evitare che la frenata dell’economia degeneri in recessione “occorre attuare i nostri piani di recovery con le risorse europee, perchè in un momento in cui l’economia rischia di ristagnare avere la possibilità espansiva di investimenti, di riforme è straordinario e il governo italiano sta lavorando con grande determinazione su questo. Al tempo stesso, in tutti i Paesi europei bisogna cercare di limitare l’impatto della crescita dei prezzi dell’energia con misure mirate, temporanee. Bisogna aiutare soprattutto le famiglie più vulnerabili e, anche in questo caso, credo che il governo italiano abbia dato un esempio importante attraverso la tassazione degli extra profitti delle compagnie che hanno realizzato maggiori profitti in questo periodo”.

Il tema dell’energia è stato ovviamente molto dibattuto. In particolare secondo la presidente della Bce, Christine Lagarde, occorre a livello europeo un’azione coordinata sugli acquisti.  “Siamo il mercato più grande, possiamo anche essere il compratore più grande. Una politica degli acquisti messi in comune su prodotti come gas, petrolio, minerali, sarebbe un’azione concertata formidabile, è arrivato il momento di un’azione concertata sugli acquisti”, ha detto Lagarde.

Sul tema della crescita economica è intervenuto anche il ministro dell’Economia Daniele Franco. “Le previsioni, anche sulla base dei dati della Commissione europea, indicano che non avremo una recessione, anche se vediamo rischi legati agli sviluppi in Europa orientale e ai prezzi energetici, che se restano molto alti non aiutano”, ha specificato Franco. Secondo il ministro dell’Economia la banca centrale “dovrà equilibrare la necessità di mettere sotto controllo l’inflazione con la necessità di evitare un’altra recessione in Europa, è un bilanciamento difficile”.

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