Davos, Oxafam: “Con la pandemia i ricchi sempre più ricchi e i poveri più poveri”

di Emilia Morelli

I ricchi diventano sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri. Il fenomeno sociologico chiamato “Effetto San Matteo” secondo cui le nuove risorse vengono ripartite fra la popolazione in proporzione a quanto già possiedono è esattamente quello che stiamo vivendo. Dopo i primi due anni di pandemia i 10 uomini più ricchi del mondo hanno visto i loro patrimoni raddoppiati arrivando a guadagnare 15.000 dollari al secondo mentre 163 milioni di persone sperimentano ogni giorno la povertà. I dati pervengono dal rapporto di Oxafam dal titolo “La pandemia della disuguaglianza” che è stato presentato in occasione dell’apertura dei lavori del World Economic Forum di Davos.

Senza andare troppo lontano, secondo Oxfam, in Italia dopo un 2020 in cui oltre milione di individui e 400.000 famiglie sono sprofondati nella povertà, è continuata a crescere la concentrazione della ricchezza. L’organizzazione non governativa ha sottolineato come “dall’inizio dell’emergenza Covid-19, ogni 26 ore un nuovo miliardario si è unito ad una élite composta da oltre 2.600 super-ricchi le cui fortune sono aumentate di ben 5 mila miliardi di dollari, in termini reali, tra marzo 2020 e novembre 2021”. Ad esempio per Jeff Bezos, fondatore e presidente di Amazon, colosso dell’ e-commerce che ha visto moltiplicare il fatturato aziendale con la pandemia, Oxafam individua un incremento del patrimonio di 81,5 miliardi di dollari in meno di due anni.  La pandemia, inoltre, ha colpito più duramente le donne, che hanno perso 800 miliardi di dollari di redditi nel 2020. Ad oggi, mentre l’occupazione maschile sembra dare segnali di ripresa, si stimano nel 2021 13 milioni di donne occupate in meno rispetto al 2019.
Questo vero e proprio divario tra elitè di super ricchi e persone cadute in povertà non è stato colmato dai numerosi interventi che le banche centrali hanno posto in essere per sostenere l’economia. In proposito Gabriela Bucher, direttrice di Oxfam International, ha spiegato:  “Gran parte delle risorse sono finite nelle tasche dei miliardari che cavalcano il boom del mercato azionario”. Per quanto riguarda il settore farmaceutico “fondamentale nella lotta alla pandemia, ma succube alla logica del profitto e restio alla sospensione temporanea dei brevetti” i monopoli detenuti da Pfizer, BioNTech e Moderna hanno permesso di realizzare utili “per 1.000 dollari al secondo e creare cinque nuovi miliardari”. Al contempo “meno dell’1% dei loro vaccini ha raggiunto le persone nei Paesi a basso reddito”. Il divario è evidente, infatti, anche nella prospettiva tra Paesi ricchi e Paesi poveri: nei Paesi in via di sviluppo è stato vaccinato solo il 4,81% della popolazione e il numero di persone che muore a causa del contagio da Covid-19 è circa il doppio rispetto ai Paesi più abbienti.

In Italia l’Ong individua un 5% di popolazione ricca, la cui ricchezza è continuata a crescere, a fronte di un aggravarsi della povertà dell’80%. Secondo Elisa Bacciotti, responsabile Campagne di Oxfam Italia: “Il quadro sociale avrebbe potuto essere ancor più grave, se il Governo non avesse potenziato le misure di tutela esistenti e messo in campo strumenti emergenziali nuovi di supporto al reddito. Crediamo – dice Bacciotti – che la razionalizzazione delle misure di sostegno alle famiglie con figli intrapresa dall’attuale Governo sia largamente apprezzabile”. Invece “le scelte in materia di riforma del sistema fiscale ci appaiono invece discutibili, dimenticando l’obiettivo di garantire maggiore equità orizzontale in favore di una crescita quantitativa”. Oxafam evidenzia infine come la ripresa occupazionale nel 2021 sia trainata da contratti a tempo determinato e determini, di per sè, instabilità.