Nel nuovo decreto Aiuti sono contenute numerose misure per far fronte al caro energia. In molti casi sono misure che prevedono aiuti alle imprese, per le famiglie vi è l’innalzamento del tetto dei fringe benefit. Previste le modifiche del Superbonus
Nel nuovo decreto è previsto un intervento di Sace Spa, controllata del Mef, al fine di concedere una garanzia pari al 90% degli indennizzi generati dalle esposizioni relative ai crediti vantati dai fornitori di energia elettrica e gas naturale residenti in Italia.
Per quanto riguarda le misure a sostegno delle famiglie vi è soprattutto l’innalzamento del tetto da 600 euro a 3 mila euro per l’esenzione fiscale dei fringe benefit. Con questa misura si vuole incrementare lo stipendio dei lavoratori così da consentirgli di far fronte alle spese dell’energia. La platea di chi potrà beneficiarne al momento sarebbe circa il 17% dei 18 milioni di lavoratori dipendenti.
In relazione al Superbonus nel dl Aiuti Quater sono introdotte alcune modifiche alla disciplina finora in vigore. In particolare, viene anticipata la rimodulazione al 90%, viene introdotta la possibilità , anche per il 2023, di accedere al beneficio per i proprietari di singole abitazioni, ma con un doppio vincolo: i lavori devono riguardare la prima casa e i proprietari non devono raggiungere i 15 mila euro di reddito (innalzata in base al quoziente familiare). Per calcolare la soglia fissata a 15.000 euro occorrerà sommare tutti i redditi della famiglia e dividerli poi per un coefficiente determinato dal numero di membri del nucleo familiare. Ad ogni modo il Superbonus continuerà ad essere applicato al 110% fino al 31 marzo 2023 per le villette che unifamiliari i cui lavori siano completi almeno al 30% entro il 30 settembre 2022.
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