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Dl Recovery, approvato il testo in Cdm

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cdm-emana-decreto-proroghedi Corinna Pindaro

Via libera del Consiglio dei Ministri al decreto che definisce le regole sulla governance del Pnrr ma detta anche le regole sulle semplificazioni. Fonti di governo, in maniera ufficiosa, fanno sapere che la riunione “è filata via super liscia”. Tra le modifiche principali, avvenute dopo accesi confronti all’interno della maggioranza, quelle sui subappalti: la soglia sale al 50% fino al 31 ottobre, con maggiori tutele per i lavoratori.Viene introdotto come “requisito necessario” per le aziende che partecipino alle gare del Recovery plan l’obbligo di assumere una quota, non inferiore al 30%, di giovani under 36 e donne.

La soglia del subappalto sale, ma con particolari garanzie. Il contratto di appalto, si legge nella bozza del dl Recovery, “non può essere ceduto”, così come l’integrale o “la prevalente” esecuzione dei lavori. Il subappaltatore dovrà garantire gli stessi standard qualitativi previsti nel contratto di appalto e riconoscere ai lavoratori lo stesso trattamento economico e normativo che avrebbe garantito il contraente principale, incluso il contratto collettivo nazionale. Le stazioni appaltanti devono inoltre assicurare “una più intensa” tutela del lavoro e della salute e sicurezza dei lavoratori e “prevenire il rischio.

Tra le altre norme il Dl semplificazioni contiene norme sul green pass, è deciso che si appoggerà alla medesima infrastruttura già operante per la tessera sanitaria, gestita da Sogei. . Le certificazioni verdi Covid saranno disponibili online tramite lo Spid, la carta d’identità elettronica o la tessera sanitaria. La verifica avverà con un sms inviato all’utente: per questa funzione il decreto stanzia 3.318.400 euro.

Uno dei capitoli il cui iter di approvazione è stato particolarmente teso, accanto al contestato pacchetto sugli appalti, è stato quello degli incentivi per le ristrutturazioni green e antisismiche degli edifici: il cosiddetto Superbonus. Le regole particolarmente stringenti per l’accesso finora hanno rallentato la richiesta dello sconto fiscale -sono stanziati 2 miliardi su 18- e una semplificazione era auspicata da proprietari e professionisti. E’ stabilito ora che per fare partire i lavori basterà quindi la comunicazione di inizio lavori (Cila), come per le ristrutturazioni straordinarie, e non servirà più la doppia conformità. Niente da fare invece per gli alberghi, misura troppo costosa, almeno in questa fase. Una estensione arriva invece per case di cura, caserme, ospedali e ospizi.

Oltre a semplificare  le norme sul Superbonus il maxi-provvedimento interviene incidendo in maniera rilevante in relazione alle procedure burocratiche di approvazione dei progetti, dalle autorizzazioni ambientali a quelle paesaggistiche fino agli scavi della banda larga, con la creazione di una supercommissione per la Via e di una Soprintendenza speciale per i progetti del Recovery. Arriva anche una riforma delle Zes. Viene introdotto, poi, un procedimento semplificato per le opere di “particolare complessità o di rilevante impatto” come l’Alta velocità Palermo-Catania-Messina e Salerno Reggio Calabria, il potenziamento del Porto di Trieste o diga di Campo Lattaro in Campania. Anche i progetti finanziati con il Fondo complementare, peraltro, godranno di una corsia preferenziale grazie Pnrr. Tutte le imprese che parteciperanno alle gare dovranno, come prerequisito, assumere una quota, non inferiore al 30%, di giovani under 36 e donne.

Il decreto prova a determinare una vera e propria accelerazione anche in merito digitalizzazione della pubblica amministrazione, dai controlli su chi frena l’innovazione affidati all’Agid, che potrà anche sanzionare le amministrazioni con multe da 10mila a 100mila euro.  Si vuole realizzare l’implementazione dei servizi attraverso la delega per l’identità digitale, che consentirà a chi ha più dimestichezza con lo Spid di accedere ai servizi anche per conto di chi è più in difficoltà con le nuove tecnologie, come gli anziani, fino all’esonero dal bollo da 16 euro e dalle altre spese per chi scaricherà i certificati digitali come stato di famiglia o residenza, dalla piattaforma dell’Anagrafe nazionale della popolazione residente, cui ormai hanno aderito quasi tutti i Comuni italiani (oltre 7.500).

Ogni progetto avrà comunque una chiara catena strutturata in forma piramidale, parte dai “soggetti attuatori” e sale via via fino alla cabina di regia tecnica e politica che avrà il suo centro di comando a Palazzo Chigi e a cui parteciperanno anche le Regioni. Per gli interventi green e digitali saranno chiamati in causa in prima battuta anche i due Comitati interministeriali per la transizione ecologica e digitale. Con funzioni consultive viene istituito anche un tavolo permanente  per il partenariato economico, sociale e territoriale, cui siederanno i rappresentanti degli enti locali, delle categorie produttive e sociali, del sistema dell’università e della ricerca e della società civile.

Agli enti locali è attribuito ” un ruolo di primo piano nella decisiva fase di attuazione e implementazione del Pnrr” afferma il ministro per gli Affari Regionali, Mariastella Gelmini, sottolineando che “con il governo Draghi emerge una chiara discontinuità, rispetto al precedente governo nei rapporti tra i diversi livelli di governo . Nel decreto sulla governance e sulle semplificazioni legati al Recovery il presidente della Conferenza delle Regioni parteciperà alle sedute della cabina di regia e dei Comitati per la transizione ecologica e digitale ogniqualvolta si tratteranno questioni di interesse regionale”.

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