Dossieraggio, generale della Gdf: “Rafforzare i presidi informatica”

Riguardo all’incarico di Pasquale Striano presso la direzione nazionale antimafia, De Gennaro ha ammesso che, sebbene inizialmente sembrasse idoneo per il ruolo, le cose hanno preso una piega diversa

L’audizione del generale della Guardia di Finanza Andrea De Gennaro davanti alla Commissione Parlamentare Antimafia presso Palazzo San Macuto a Roma è iniziata focalizzandosi sull’inchiesta condotta dalla Procura di Perugia riguardante presunti atti di dossieraggio nei confronti di politici, imprenditori e personalità del mondo dello sport e dello spettacolo.

De Gennaro ha sottolineato l’importanza di potenziare le misure di sicurezza informatica e web, non solo per quanto riguarda le segnalazioni di operazioni sospette, ma anche per proteggere l’infrastruttura tecnologica e garantire la sicurezza dei software da minacce esterne. Ha dichiarato la disponibilità della Guardia di Finanza ad allocare ulteriori risorse per le indagini necessarie, ribadendo l’impegno nell’indagare sulla vicenda che coinvolge la stessa Guardia di Finanza come parte lesa.

Riguardo all’incarico di Pasquale Striano presso la direzione nazionale antimafia, De Gennaro ha ammesso che, sebbene inizialmente sembrasse idoneo per il ruolo, le cose hanno preso una piega diversa. Ha condannato le azioni compiute da Striano, che è attualmente oggetto di indagine per numerosi reati a Perugia. Il generale ha annunciato l’avvio di un procedimento disciplinare nei suoi confronti e il suo trasferimento presso la scuola ispettori dell’Aquila.

De Gennaro ha anche spiegato che, fino al settembre 2022, l’accesso alle banche dati da parte di Striano avveniva solo tramite i sistemi di polizia tributaria, in quanto non era possibile altrove. Ha precisato che solo a partire da settembre 2022 è stato concesso l’accesso tramite la rete informatica, mentre da novembre 2023 è stato istituito un collegamento in fibra ottica con la procura nazionale antimafia, consentendo ai militari del gruppo Sos di accedere alle banche dati direttamente dalla procura nazionale.

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