E’ morto Gino Strada, il co-fondatore di Emergency, all’età di 73 anni

di Emilia Morelli

Medico, filantropo e attivista è morto all’età di 73 anni Gino Strada, il co fondatore di Emergency, mentre si trovava in Normandia. L’Ong, che ha costruito ospedali in 18 paesi del mondo, prestando le cure ad  11 milioni di persone era stata fondata da Gino Strada insieme con la moglie Teresa Sarti nel 1994. Strada lascia la figlia Cecilia, avuta dal primo matrimonio con Sarti, che è scomparsa nel 2009. Di recente si era risposato, a Milano, con Simonetta Gola.

La causa della morte, secondo quanto si apprende dalla famiglia, dovrebbe essere legata a problemi cardiaci. Il filantropo soffriva da tempo di problemi al cuore, tuttavia per avere la certezza sull’effettiva causa del decesso bisognerà aspettare che la salma venga trasportata in Italia. Nelle ultime settimane sembra che la patologia si fosse aggravata e  la cardiopatia lo avesse costretto a rinunciare a molti impegni e appuntamenti.

Su La Stampa di oggi Gino Strada ha lasciato il suo ultimo contributo scritto in un commento relativo alle vicende in Afghanistan dal titolo “Così ho visto morire Kabul”.  In particolare Strada racconta la sua diretta esperienza scrivendo: “Ho vissuto in Afghanistan complessivamente 7 anni: ho visto aumentare il numero dei feriti e la violenza, mentre il Paese veniva progressivamente divorato dall’insicurezza e dalla corruzione. Dicevamo 20 anni fa che questa guerra sarebbe stata un disastro per tutti. Oggi l’esito di quell’aggressione è sotto i nostri occhi: un fallimento da ogni punto di vista”.

Quella in Afghanistan è stata solo una delle esperienze che ha contraddistinto l’intensa vita di Gino Strada. Nato nel 1948 a Sesto San Giovanni si laurea in Medicina e Chirurgia presso l’Università Statale di Milano e si specializza in Chirurgia d’Urgenza. Completa la specializzazione in medicina e chirurgia e vive per 4 anni negli Stati Uniti, dove si occupa di chirurgia dei trapianti di cuore e cuore-polmone presso le Università di Stanford e di Pittsburgh. Successivamente studia in Inghilterra e si trasferisce in Sud Africa, dove svolge periodi di formazione presso l’ospedale di Harefield e presso il Groote Schuur Hospital di Città del Capo. Nel 1988 decide di applicare la sua esperienza in chirurgia di urgenza all’assistenza dei feriti di guerra. Negli anni successivi, fino al 1994, lavora con la Croce Rossa Internazionale di Ginevra in Pakistan, Etiopia, Tailandia, Afghanistan, Perù, Gibuti, Somalia, Bosnia. Probabilmente facendo tesoro delle esperienze vissute e dalla ferma volontà di essere utili alle persone in difficoltà, Gino Strada, decide di fondare un’organizzazione indipendente che porti aiuto e sostegno medico alle vittime di guerra.

Così nel 1994 insieme alla moglie Teresa Sarti e alcuni colleghi e amici, Gino Strada da vita ad Emergency. Il primo progetto di Emergency che vede Gino Strada in prima linea, è in Ruanda durante il genocidio. A seguire Strada presta soccorso in Cambogia, Paese in cui resta per alcuni anni. Nel 1998 parte per l’Afghanistan dove rimane per circa 7 anni, operando migliaia di vittime di guerra e di mine antiuomo e contribuendo all’apertura di altri progetti nel Paese. Dal 2005 inizia a lavorare per l’apertura del Centro Salam di cardiochirurgia in Sudan, il primo Centro di cardiochirurgia totalmente gratuito in Africa. Nel 2014 si reca in Sierra Leone, per l’emergenza Ebola.

Nel 2006 Emergency viene riconosciuta partner delle Nazioni Unite – Dipartimento della Pubblica Informazione. Dal 2015 fa parte del Consiglio economico e sociale delle Nazioni Unite (Ecosoc) come associazione in Special Consultative Status, mentre dal 2018 diventa partner ufficiale dell’European Union Civil Protection and Humanitarian Aid. Gino Strada, attualmente, ricopriva il ruolo di direttore esecutivo della onlus. Dal 2015 fa parte del Consiglio economico e sociale delle Nazioni Unite (Ecosoc) come associazione in Special Consultative Status, mentre dal 2018 diventa partner ufficiale dell’European Union Civil Protection and Humanitarian Aid.Gino Strada, attualmente, ricopriva il ruolo di direttore esecutivo della onlus.

A novembre 2020 il nome di Strada era stato fatto come possibile candidato a fronteggiare l’emergenza Covid in Calabria, ipotesi confermata pubblicamente dall’allora presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Strada aveva però replicato in un post sui social di non aver mai ricevuto una proposta formale. “Una settimana fa ho ricevuto la richiesta da parte del governo di impegnarmi in prima persona per l’emergenza sanitaria in Calabria – aveva scritto Strada in un post su Facebook – Ho chiesto alcuni chiarimenti sul mandato e sulle modalità di lavoro, ponendo una condizione fondamentale: non sono disponibile a fare il candidato di facciata né a rappresentare una parte politica, ma metterei a disposizione la mia esperienza solo se ci fossero la volontà e le premesse per un reale cambiamento”.

 L’opinione pubblica italiana piange la scomparsa di Gino Strada. La figlia, Cecilia Strada, commenta il tragico accaduto attraverso un post su Facebook in cui scrive: “Amici, come avrete visto il mio papà non c’è più. Non posso rispondere ai vostri tanti messaggi che vedo arrivare, perché sono in mezzo al mare e abbiamo appena fatto un salvataggio. Non ero con lui, ma di tutti i posti dove avrei potuto essere beh, ero qui con la ResQ – People saving people a salvare vite. È quello che mi hanno insegnato mio padre e mia madre. Vi abbraccio tutti, forte, vi sono vicina, e ci sentiamo quando possiamo”.

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha voluto ricordare Gino Strada affermando che “ha recato le ragioni della vita dove la guerra voleva imporre violenza e morte. Ha invocato le ragioni dell’umanità dove lo scontro cancellava ogni rispetto per le persone. La sua testimonianza, resa sino alla fine della sua vita, ha contribuito ad arricchire il patrimonio comune di valori quali la solidarietà e l’altruismo, espressi, in maniera talvolta ruvida ma sempre generosa, nel servizio alla salvaguardia delle persone più deboli esposte alle conseguenze dei conflitti che insanguinano il mondo. In coerenza con la nostra Costituzione che ripudia la guerra – prosegue il Capo dello Stato -, Gino Strada ha fatto di questa indicazione l’ispirazione delle azioni umanitarie sviluppate in Italia e all’estero, esprimendo, con coraggio, una linea alternativa allo scontro tra i popoli e al loro interno. Nell’esprimere le più sentite condoglianze alla famiglia e a quanti gli sono stati vicini, rendo onore alla sua figura”, conclude Mattarella.

Anche il presidente del Consiglio Mario Draghi ha diffuso una nota per commemorare la scomparsa del fondatore di Emergency in cui si legge : “Ha trascorso la sua vita sempre dalla parte degli ultimi, operando con professionalità, coraggio e umanità nelle zone più difficili del mondo”.

(Associated Medias)- Tutti i diritti sono riservati