Effetti post Covid: quanto incide sulla nostra salute il tecnostress

di Giulia Romana Zacutti

Lo show deve continuare: visti i tempi difficili, si è in gran parte virato verso smartworking e didattica a distanza, necessari per continuare a lavorare e studiare nonostante il virus. Tuttavia, è risaputo che le medaglie hanno la doppia faccia ed infatti una conseguenza di tale fatto è il cosiddetto technostress.

Termine usato dallo psicologo americano Craig Broad nel suo libro “Technostress: the human cost of computer revolution” nel lontano 1984, fu definito “disagio moderno causato dall’incapacità di coabitare con le nuove tecnologie del computer”. Dagli anni Novanta in poi questo fenomeno ha continuato ad essere studiato ed oggi il suo significato è piu ampio ed attuale che mai. Infatti, sono vittima di technostress anche tutti coloro che devono stare molto a contatto con strumenti tecnologici come computer, tablet oppure smartphone.

Si parla dunque degli studenti di oggi, dei lavoratori “da casa” e di chiunque abusi dell’utilizzo di tali tecnologie. In particolare, il perpetrato contatto con gli schermi genera alienazione, stanchezza, noia e stress per l’appunto. Sicuramente, il technostress colpisce anche coloro che si sono dovuti reinventare per continuare ad esercitare il loro lavoro, interfacciandosi necessariamente con la tecnologia pur non essendone avvezzi.

Dunque, confusione, paura, ansia, fatica mentale spesso si manifestano. D’altro canto, la mancanza di socialità impatta fortemente la salute mentale, tanto importante quanto quella fisica: vedersi costretti davanti al computer per ore provoca claustrofobia nei confronti della tecnologia e un terribile senso di estraneità.

Cosa si puo fare per ridurre il technostress? Sicuramente ritagliarsi un momento di svago durante la giornata per passeggiare o fare sport, semplicemente stare all’aperto oppure praticare yoga o meditazione, molto utili per calmare la mente e rilassarsi.

Evitare l’uso troppo prolungato dello smartphone e dedicarsi alla lettura o al disegno. Insomma, l’uomo è un animale sociale ma sa anche adattarsi bene al cambiamento. L’emergenza sanitaria che stiamo vivendo necessita una restrizione della libertà e dunque bisogna essere responsabili; coscienti delle conseguenze che questo puo comportare dobbiamo sapere come difenderci. La salute mentale è fondamentale, il Covid19 ha portato purtroppo molti problemi anche su questo fronte ed il technostress è solo uno di questi.

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