Eni, il Piano Strategico 2022-2025 punta ad aumentare i rendimenti per gli azionisti e alla sostenibilità

di Emilia Morelli

Eni ha presentato il Piano Strategico 2022-2025 e ha rivelato alcune indicazioni in merito ai dividendi: il dividendo sarà corrisposto in quattro rate trimestrali paritarie a settembre 2022, novembre 2022, marzo 2023 e maggio 2023. Il colosso energetico punta, quindi, ad aumentare i rendimenti per gli azionisti, in un contesto in cui le preoccupazioni alimentate dalla guerra in Ucraina spingono le quotazioni di mercato del petrolio oltre i 100 dollari al barile.

Il cene a sei zampe si pone, inoltre, l’obiettivo di zero emissioni e investimenti nelle energie rinnovabili oltre che una forte generazione di cassa operativa. Alla presentazione del piano strategico per i prossimi 4 anni l’ amministratore delegato Descalzi ha in primo luogo delineato la priorità perseguita: “garantire la sicurezza e la sostenibilità del sistema energetico mantenendo una netta focalizzazione sulla transizione energetica equa e sulla creazione di valore per gli stakeholder”.

Nel dettaglio, tra i target evidenziati nel piano strategico vi è anzitutto la necessità di ridurre le emissioni con tecnologie proprietarie, nuovi modelli di business, alleanze con gli stakeholder. L’obiettivo di zero emissioni è perseguito puntando sul 30% degli investimenti dedicati a nuove energie entro il2025 e il 60% entro il 2030. Nel piano è previsto, poi, lo sviluppo di un business per la mobilità sostenibile con biocarburanti e stazioni di servizio oltre che una forte generazione di cassa operativa.

Per quanto riguarda le forniture di gas Eni si propone di assicurare le forniture ai mercati premium attraverso un portafoglio globale. Sul punto in particolare nel piano si legge: “il portafoglio e gli investimenti globali effettuati da Eni negli ultimi dieci anni hanno messo la compagnia in una posizione di forza tale da poter accrescere significativamente il proprio business del gas naturale, con circa 50 TCF di riserve e risorse. I progetti gas di Eni sono ben posizionati per rifornire mercati chiave e si aspetta che possano raggiungere più di 15 MTPA di volumi contrattualizzati GNL entro la fine del piano. La compagnia è in grado di rendere disponibili sul mercato nel breve e medio termine oltre 14 TCF di risorse addizionali di gas.”

Ancora, tra i target nel periodo del piano  vi è la messa in produzione di 11 progetti major inclusi Baleine in Costa d’Avorio, Marine XII LNG in Congo, Coral in Mozambico, Dalma Gas negli EAU e altri progetti gas in Italia, Indonesia e Norvegia. Tutti questi, aggiunti ai ramp–up daranno al 2025 circa 800 mila boe/d in più alla produzione upstream di riferimento.

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