Eni lancia Open-es, la community dedicata alle imprese e alla crescita sostenibile

eni da vita ad open es

di Corinna Pindaro

Eni, Boston Consulting Group e Google Ceni da vita ad open esloud hanno deciso di  cavalcare le nuove spinte, emerse attraverso i social network, dando vita ad una  una piattaforma che si basa proprio sul principio della condivisione e della community attraverso la creazione di un gruppo di utenti per lavorare insieme. “Open-es” è il nome della piattaforma e la sua mission è creare una rete tra le imprese che pongano la crescita sostenibile tra i punti cardine dello sviluppo, sia che siano operanti in Italia che nel resto del mondo.

Per poter accedere al circuito “Open-es”  occorre anzitutto registrarsi su portale, successivamente procedere alla creazione di un vero e proprio profilo della propria azienda attraverso una dashboard.  Il sistema consente di accedere ad una valutazione della performance dell’impresa attraverso il ricorso ai  i criteri definiti dalle Stakeholder Capitalism Metrics del World Economic Forum, una serie di parametri in base ai quali è possibile misurare  la sostenibilità sia per le piccole che per le grandi aziende.

I parametri di misurazione su cui si basa l’intero funzionamento di Open-es sono stati definiti dal World Economic Forum e dell’International Business Council nel settembre 2020. In tutto si tratta di una serie di 21 indicatori basati su 4 pilastri: Persone, Pianeta, Prosperità e Principi di Governance. Un protocollo per verificare la sostenibilità di un’azienda a 360°, dall’ambiente alle ricadute economiche e sociali sui territori in cui lavorano l’azienda e i suoi fornitori.

Open-es  è online da meno di due mesi e tra i suoi account si conta ha l’adesione di  provenienti da 38 Paesi e 56 settori industriali. L’amministratore delegato di Eni Claudio Descalzi ha sottolineato che l’obiettivo del progetto è quello di creare una community in cui le aziende possono incontrarsi e fare rete dando vita ad un modello imprenditoriale centrato sullo sviluppo sostenibile. “Eni si fa promotore di questo strumento, condividendo la propria esperienza e il proprio know how in tutti gli ambiti della sostenibilità, ma l’obiettivo è che questo possa diventare un sistema inclusivo del più ampio numero possibile di imprese, un luogo di tutti, al fine di,compiere un percorso comune di continuo miglioramento operativo e tecnologico nella sostenibilità dell’industria”, ha spiegato Descalzi.

Il ricorso a parametri oggettivi in relazione alla sostenibilità è voluto, come spiegano Brian Moynihan e Klaus Schwab del Wef, per far si che il momento di forte crisi economica dia la spinta per ridefinire gli assetti del mercato: “Siamo nel bel mezzo della serie più difficile di sfide che il mondo ha dovuto affrontare dalla Seconda Guerra Mondiale. La pandemia ha svelato tutte le fragilità e le disuguaglianze dei nostri sistemi sociali. I leader di ogni settore si trovano davanti a un bivio decisivo. Dobbiamo collaborare e cogliere questa opportunità per riequilibrare il nostro mondo a beneficio di tutti. Il settore privato ha un ruolo fondamentale da svolgere”.

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