Eurovita, unite per il salvataggio cinque grandi compagnie italiane

Unipolsai, Allianza, Assicurazioni Generali, Intesa Sanpaolo, Vita e Poste si sono uniti per salvare Eurovita con l’obiettivo di tutelare gli interessi dei suoi assicurati.  L’accordo con le banche verrà sottoscritto entro congrui tempi tecnici

di Carlo Longo

Cinque big assicurativi italiani hanno deciso di unirsi per salvare Eurovita. Lo si apprende attraverso un comunicato di Unipolsai Assicurazioni in cui si legge che la compagnia ha “approvato l’adesione allo schema di salvataggio a tutela degli assicurati di Eurovita, unitamente a Allianz, Assicurazioni Generali Ass, Intesa Sanpaolo, Vita e Poste Vita”.

Il comunicato specifica, poi, che entro tempi brevi saranno raggiunti gli accordi definitivi con le banche  necessari per tutelare tutti i clienti di Eurovita in collaborazione con le Istituzioni.

Nel dettaglio l’operazione “si articolerà in successive fasi, sarà subordinata all’ottenimento di tutte le autorizzazioni regolatorie delle competenti Autorità di Vigilanza e rappresenta un segnale di forte di impegno dei principali gruppi assicurativi operanti in Italia a tutela del mercato e della clientela di Eurovita”.

Anche Allianz, in una nota, ha annunciato di aver collaborato ad  “una soluzione di sistema”, per raggiungere “con il primario obiettivo di tutelare gli assicurati di Eurovita”.  Di analogo contenuto anche le dichiarazioni di Intesa Vita. Ivass, dal canto suo, “prende atto dell’intesa raggiunta da cinque grandi compagnie assicurative e da 25 banche distributrici per risolvere la crisi di Eurovita” e precisa che “sulla base dell’accordo, le polizze Eurovita verranno trasferite a una nuova entità in via di costituzione partecipata dalle cinque compagnie”. Anche Poste Italiane e il gruppo Generali, attraverso due comunicati, hanno annunciato l’adesione al piano di salvataggio di Eurovita.

L’autorità di vigilanza ha  fatto sapere che lo stop ai riscatti delle polizze di Eurovita si prolunga al 31 ottobre e si “rende necessaria per consentire l’ordinato trasferimento delle polizze e per tenere prudenzialmente conto dei possibili tempi tecnici richiesti dalla realizzazione del trasferimento stesso”.

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