di Mario Tosetti
Ever Given, il mega cargo che per giorni ha bloccato il canale di Suez è stato disincagliato e ha ripreso la rotta.
La grande imbarcazione di 400 metri di lunghezza e 220 mila tonnellate di peso è rimasta bloccata per quasi una settimana, a causa di raffiche di vento e una tempesta di sabbia. Per smuoverla è stato necessario il concorso del picco dell’alta marea insieme con il lavoro instancabile di una flottiglia di 16 rimorchiatori, senza contare che vi è stato un notevole lavoro di dragaggio che ha rimosso 27mila metri cubi di sabbia.
Quando finalmente la nave ha cominciato a muoversi vi è stato il plauso generale, è poi stata divulgata la nota del tenente generale Osama Rabei, capo dell’Autorità del Canale di Suez, in Egitto, che ha confermato che finalmente la nave portacontainer Ever Given era stata parzialmente rimessa a galla dopo aver risposto con successo alle “manovre di tiro e spinta”. Rabei ha, poi, spiegato che i lavoratori hanno quasi completamente raddrizzato la rotta della nave e che la poppa è stata spostata di 102 metri (334 piedi) dalla riva del canale. Le manovre decisive per rimettere completamente a galla la Ever Given sono state effettuate quando il livello dell’acqua ha raggiunto il massimo di due metri. Il cargo ha quindi ripreso la rotta, naviga verso il Grande Lago Amaro, un ampio specchio d’acqua a metà strada tra l’estremità nord e sud del canale di Suez, dove l’imbarcazione dovrà essere sottoposta a un’ispezione tecnica.
L’ Autorità marittima del canale (Sca) annuncia la ripresa del traffico nel Canale: “L’ammiraglio Osama Rabie, presidente dell’Autorità del Canale di Suez, ha proclamato la ripresa del traffico marittimo nel canale”, si legge in una nota. Su Twitter si legge, invece il commento delfornitore di servizi Leth Agencies: “E’ con immenso piacere che possiamo confermare che l’Autorità del Canale di Suez e il suo staff sono riusciti a disincagliare la Ever Given”
Una buona notizia considerato che nel canale di Suez si concentra circa il 10% del commercio marittimo internazionale. Il protrarsi della situazione avrebbe prodotto un danno enorme a livello economico e costi importanti. Sono già 370 le navi in attesa di transitare lo stretto. Le autorità locali stimano che saranno necessari tre giorni e mezzo per smaltire il passaggio di navi rimaste bloccate. Il consigliere del presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi, Mohab Mamish, afferma che verrà raddoppiato l’orario di lavoro dello staff dell’Autorità del Canale di Suez in modo da permettere il prima possibile il passaggio delle imbarcazioni in attesa.