Etrambi i social media sembrano essere tornati alla normalità
Una interruzione durata circa un’ora ha colpito Facebook e Instagram il 5 marzo, rendendo impossibile l’accesso a un numero significativo di utenti in tutto il mondo. Sia attraverso il browser che l’applicazione, i servizi sembravano bloccati, mostrando una pagina bianca senza segnalazioni di errore o impossibilitando l’accesso segnalando password errate.
Mark Zuckerberg, proprietario di Meta – il gruppo che gestisce Instagram, WhatsApp e Facebook – non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali sull’interruzione. Nel cuore dell’interruzione, Andy Stone, portavoce di Meta, ha dichiarato in un post sui social media: “Siamo a conoscenza dei problemi che gli utenti stanno riscontrando con i nostri servizi e stiamo lavorando per risolverli”. La ragione esatta dell’interruzione rimane sconosciuta.
Numerose persone hanno preso il web, in particolar modo Twitter, per condividere le loro esperienze dell’evento. Alcuni lamentavano l’incapacità di accedere ai loro account, ricevendo messaggi come “Non posso accedere, mi hanno espulso”. Altri utenti hanno riferito di vedere il messaggio “Sessione scaduta” sulla pagina principale e di incontrare blocchi durante il tentativo di accesso.
Non è chiaro se l’interruzione possa essere collegata ai recenti problemi nei cavi sottomarini del Mar Rosso, che stanno causando problemi di connessione, principalmente per alcuni stati africani. La realtà è che, al momento, le difficoltà con Facebook e Instagram persistono.
Da non trascurare il fatto che l’interruzione si è verificata durante le elezioni delle primarie del Super Tuesday negli Stati Uniti, coinvolgendo 15 stati e il territorio di Samoa. Durante l’interruzione, le azioni di Meta, che erano iniziate in verde, sono passate al rosso, perdendo oltre l’1,8% a Wall Street.
Qualche minuto dopo le 18 ore italiane tutto sembra essere tornato alla normalità. Nonostante molti utenti siano stati costretti a fare di nuovo il log-in, timorosi di un potenziale furto del loro profilo, sembra che il problema sia stato causato da un problema con i server globali di Meta. Al momento, comunque la causa precisa del malfunzionamento rimane sconosciuta.
(Associated Medias) – Tutti i diritti sono riservati