Fallimento Silicon Valley Bank, Yellen: “Non ci sarà alcun effetto domino”

Il crack della SVB ha reso necessario l’intervento del governo USA attraverso la Federal Deposit Insurance Corporation. La FDIC ha avviato le procedure per la restituzione dei depositi entro la soglia garantita dei 250mila dollari, per il pagamento dei dipendenti della banca e per la vendita del patrimonio attivo della banca

di Emilia Morelli

Il fallimento della SVB difficilmente resterà senza conseguenze, alcune si sono già rese evidenti nel mondo delle startup, delle monete digitali, della finanza in generale. Il crack della SVB, chiusa e commissariata dalla Federal Deposit Insurance Corporation -l’Autorità che garantisce i depositi bancari fino a 250 mila dollari-  non è poca cosa soprattutto considerato che ha richiesto l’intervento del governo Usa. Si tratta, infatti, del secondo più grande fallimento della storia statunitense.

Il presidente USA, Joe Biden, ha immediatamente preso contatti con il governatore della California. Lo si apprende da una nota della Casa Bianca in cui si legge: “Il presidente e il governatore hanno discusso dei modi per affrontare la situazione”.

Nel frattempo la segretaria al Tesoro, Janet Yellen, in un’intervista sulla Cbs ha chiaramente escluso che il governo federale opti infine per il salvataggio della banca. Yellen ha comunque aggiunto che si porranno in essere tutte le operazioni necessarie ad evitare che ci sia un “contagio” tra le banche, rassicurando gli americani sul fatto che non ci sarà alcun effetto domino conseguente al fallimento della SVB. Inoltre, la segretaria ha assicurato che il governo sta lavorando perchè gli investitori rientrino delle somme depositate presso la banca e che si tratta di una situazione molto diversa da quella della crisi finanziaria innescata nel 2008 con il fallimento di Lehman Brothers. “Il sistema bancario americano è davvero sicuro e ben capitalizzato. È resistente”, ha affermato Yellen.

La Fdic, dopo aver chiuso la banca, ha comunicato che i depositi entro la soglia di 250 mila dollari saranno accessibili ai clienti e che i dipendenti della banca percepiranno uno stipendio maggiorato entro 45 giorni. Ha, poi,  avviato le procedure per la vendita del patrimonio attivo della banca, l’obiettivo è infatti trovare acquirenti per le attività del gruppo restituendo così i soldi ai clienti. Secondo Sky News una prima offerta è arrivata dalla Bank of London.

Nonostante le rassicurazioni, comunque, si teme che vi siano notevoli conseguenze negative e nell’aria è palpabile lo spauracchio che possa avvenire quanto già accaduto nel 2008. Sul punto gli analisti da un lato sottolineano che la SVB era una banca molto più piccola e il sistema creditizio è ora più solido, dall’altro temono che altri piccoli istituti esposti al mercato dei titoli di Stato possano avere lo stesso epilogo della SVB.

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