di Corinna Pindaro
Il Financial Times dedica una pagina all’Italia delineando il quadro di un paese autorevole sul piano internazionale, un vero e proprio punto di riferimento per la politica europea. Non è rilevante la vittoria agli Europei di Calcio e neppure il record di medaglie conquistate a Tokyo 2020, al centro dell’analisi vi è Mario Draghi. Secondo l’autorevole quotidiano britannico, finalmente, l’Italia “ha un governo che funziona” ed il merito è del Premier.
Il Financial Times esalta con ammirazione la figura di Mario Draghi, ex presidente della Bce, ponendola a confronto con una scarsa stima per la restante classe politica del nostro paese. Secondo il FT il merito di Draghi è stato, in primo luogo, riuscire a far convergere le posizioni diametralmente oppose e le difficoltà legate alla “litigiosità” dei partiti politici italiani, a cui non rimaneva altra scelta che garantire il loro sostegno al governo. Il risultato è tangibile, nei pochi mesi trascorsi dall’insediamento del nuovo governo a oggi, “i leader aziendali, gli investitori stranieri e i partner della Ue sono rimasti entusiasti”.
Ovviamente, si legge nella rivista, Draghi “non ha compiuto il miracolo di salvare l’Italia, così come ha salvato l’euro”, ma “in sei mesi ha posto le basi per la ripresa e il rilancio del suo Paese. Per la prima volta da decenni, l’Italia non è più vista come sinonimo di mal funzionamento della politica”. Il forte debito pubblico italiano, causato dalla pandemia, probabilmente è tutt’ora una minaccia per la sostenibilità a lungo termine dell’ Europa unita, evidenzia il FT, eppure i successi raggiunti dal Premier hanno innescato un circolo virtuoso di cui beneficia non solo l’Italia, ma anche l’intera Unione Europea.
Il FT enuclea tutti i risultati raggiunti dal premier, in particolare si pensi alla campagna di immunizzazione. L’Italia è partita molto lentamente ma adesso supera la media Ue avendo raggiunto risultati migliori rispetto a Germania e Francia, mantenendo un ritmo di vaccinazioni di 500 mila al giorno. Il Pnrr elaborato dal governo italiano ha ricevuto immediata approvazione dall’Ue ottenendo i 235 miliardi stanziati, il governo ha inoltre posto le basi e portato aventi importanti riforme come quelle sulla giustizia, sulla concorrenza, la riforma della Pubblica Amministrazione e quella fiscale.
Per adesso, l’Italia appare un “polo di stabilità”, anche in relazione alle elezioni che a breve si svolgeranno in Francia e Germania. Un risultato inaspettato per chiunque abbia toccato con mano la recessione economica degli ultimi decenni in Italia ed ancora più degno di nota considerata la storia italiana fatta di sconvolgimenti politici.
Secondo il quotidiano economico, la prospettiva ideale per l’Italia è quella in cui il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, accetti di rimanere in carica un altro anno. In tal modo si riuscirebbe a garantire a Draghi la stabilità necessaria per completare il quadro di riforme intrapreso. Il maggior interrogativo, con cui il FT conclude la sua analisi, è proprio inerente all’eventualità o meno che Draghi riesca a portare a compimento l’ambiziosa opera intrapresa.
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