Fisco, il centrodestra presenta cinque emendamenti e dice no alla riforma del catasto e chiede mini flat tax

di Mario Tosetti

La Lega ha presentato ben 93 emendamenti alla riforma fiscale. Cinque degli emendamenti presentati sono stati condivisi da tutto il centrodestra e sono inerenti lo stralcio della riforma del catasto, il mantenimento e ampliamento della mini flat tax, la rateizzazione acconti e riduzione della ritenuta d’acconto sul lavoro autonomo, la costituzionalizzazione dello Statuto del contribuente, e il parere vincolante delle commissioni ai decreti attuativi. Lo riferisce il deputato della Lega Alberto Gusmeroli, vicepresidente della commissione Finanze.

Tra le proposte della Lega spicca la totale soppressione dell’Irap, la rimodulazione dell’Irpef a tre sole aliquote a fronte delle cinque attualmente in essere destinate con la riforma a ridursi a quattro. In proposito il leader del Carroccio, Matteo Salvini, ha detto: “La Lega ha presentato emendamenti alla delega sulla riforma fiscale per tagliare tasse e burocrazia. Diciamo no alla riforma del catasto, flat tax fino a 100 mila euro”.

Per quanto riguarda la controversa questione legata al catasto Mario Draghi ha in più occasioni affermato che la riforma non inciderà sul gettito, non farà aumentare l’importo delle tasse sugli immobili,  ed è finalizzata essenzialmente ad ottenere una redistribuzione del carico fiscale immobiliare rendendo aderenti le rendite ai valori di mercato. Peraltro dalla rimodulazione restano escluse le prime case e la riforma, quindi, andrebbe ad incidere solo coloro che possiedono diversi immobili. I calcoli per il nuovo catasto non saranno più fondati sul numero delle stanze ma sui metri quadri. La Lega ha criticato sin dal principio la riforma ritenendo poco verosimile la prospettiva che la riforma non vada ad incidere sul prelievo complessivo. Sostegno all’emendamento perviene da Confedilizia, il cui presidente Giorgio Spaziani ha dichiarato: “La presentazione da parte di tutto il centrodestra di un emendamento di stralcio della revisione del catasto dalla riforma fiscale è un passaggio importantissimo in vista dell’avvio dell’esame della delega da parte della Camera dei deputati”. Al contrario un pieno sostegno alla riforma sul catasto lo assicurano Pd e Leu.

Emendamenti sono stati promossi anche dal M5S. Tra questi spiccano il “Cashback sulle spese detraibili, il regime opzionale di uscita graduale dal forfettario, ossia la cosiddetta easy tax, e la possibilità, per imprese, autonomi e professionisti, di rateizzare saldo e acconto delle imposte dirette senza sanzioni e interessi”, secondo quanto espresso da    Vita Martinciglio e Giovanni Currò, rispettivamente capogruppo e vicepresidente M5s della commissione Finanze alla Camera.

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