Francia, il piano di Macron all’indomani delle elezioni: “Si formi il Parlamento, il premier lo sceglierò io”

Fino a quel momento, il governo attuale, guidato da Gabriel Attal, continuerà a svolgere le sue funzioni. Macron ha rifiutato le dimissioni dell’attuale premier

EMMANUEL MACRON PRESIDENTE FRANCESE

Emmanuel Macron ha scelto di attendere prima di parlare pubblicamente in seguito alle recenti elezioni legislative, che aveva indetto sciogliendo il Parlamento il 9 giugno scorso, subito dopo le elezioni europee. Oggi, mercoledì 10 luglio, ha deciso di esprimersi attraverso una lettera pubblicata sulla stampa locale francese, mentre è già a Washington per il vertice NATO. Nessun discorso solenne o apparizione pubblica, ma un’analisi dettagliata della situazione politica.

Macron ha sottolineato che dalle elezioni non è emersa una chiara vittoria per nessuno, poiché nessuna forza politica ha ottenuto una maggioranza autonoma. Il Nouveau Front Populaire, che riunisce varie correnti di sinistra, è diventato il primo blocco con 184 seggi, seguito dalla coalizione centrista di Ensemble, fedele a Macron, con 166 seggi. Il Rassemblement National di Marine Le Pen e Jordan Bardella si è classificato terzo con 143 seggi, non riuscendo ad accedere al potere.

Verso una Nuova Coalizione

Con la politica francese radicalmente cambiata, Macron ha esortato le forze politiche a mettersi in moto per formare un nuovo governo, basato su quello che ha definito come “arco repubblicano”. Ha invitato tutte le forze che sostengono le istituzioni repubblicane, lo stato di diritto, il parlamentarismo, un orientamento europeo e l’indipendenza della Francia a dialogare per costruire una maggioranza solida e plurale.

Macron ha espresso il desiderio di una coalizione ampia, simile a una “grosse koalition” alla francese, anche se i dettagli restano da definire. Ha escluso la possibilità di includere Jean-Luc Mélenchon e la sua France Insoumise, giudicati impresentabili per le loro promesse economiche insostenibili e le posizioni controverse sulla polizia e su Israele. Ma chi dovrebbe far parte di questa nuova coalizione? Macron lancia il suo appello £all’insieme delle forze politiche che si riconoscono nelle istituzioni repubblicane, lo stato di diritto, il parlamentarismo, un orientamento europeo e la difesa dell’indipendenza francese” perché aprano “un dialogo sincero e leale per costruire una maggioranza solida, necessariamente plurale, per il Paese: quel che i francesi hanno scelto attraverso le urne – il fronte repubblicano – le forze politiche devono concretizzarlo attraverso”.

Un Periodo di Transizione

Macron ha chiarito che intende lasciare alle forze politiche il tempo necessario per negoziare questo compromesso e formare una nuova maggioranza. Fino a quel momento, il governo attuale, guidato da Gabriel Attal, continuerà a svolgere le sue funzioni. Macron ha rifiutato le dimissioni di Attal, mantenendo le mani libere fino a quando non emergerà una nuova maggioranza chiara in Parlamento.

Impegno per una Nuova Cultura Politica

Concludendo la sua lettera, Macron ha ribadito il suo impegno a promuovere una nuova cultura politica in Francia, come richiesto dagli elettori. Ha promesso di garantire questo cambiamento, sottolineando la sua determinazione a guidare il Paese attraverso questo periodo di rinnovamento politico.

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