Francia, Marine Le Pen ha affermato che il nuovo governo è pronto ma lei non ne farà parte

Le Pen ha accusato l’attuale presidente Emmanuel Macron di attuare un “colpo di Stato amministrativo”, facendo nomine strategiche negli apparati statali prima del secondo turno delle elezioni

Marine Le Pen, leader del Rassemblement National, ha dichiarato che il suo partito è pronto per formare il prossimo governo, a pochi giorni dal ballottaggio delle elezioni legislative francesi. Intervistata da France Inter, Le Pen ha specificato che non farà parte del governo, ma che sarà composto da persone competenti che hanno partecipato con il Rassemblement National. Ha sottolineato l’importanza di poter agire concretamente nel governo, rifiutando l’idea di partecipare solo per ottenere incarichi ministeriali senza la possibilità di attuare cambiamenti significativi. Le Pen ha confermato che rimarrà alla guida del gruppo dei deputati del Rassemblement National in Parlamento, escludendo la possibilità di diventare presidente dell’Assemblée Nationale.

Accuse di “Colpo di Stato Amministrativo” a Macron

Le Pen ha accusato l’attuale presidente Emmanuel Macron di attuare un “colpo di Stato amministrativo”, facendo nomine strategiche negli apparati statali prima del secondo turno delle elezioni. Ha citato come esempio la nomina del direttore generale della polizia nazionale e del direttore della gendarmeria nazionale, affermando che tali mosse mirano a ostacolare il futuro governo del Rassemblement National. Le Pen ha criticato queste azioni come contrarie ai principi democratici, sperando che siano solo indiscrezioni infondate.

Tattiche Anti-Le Pen

Per contrastare l’avanzata del Rassemblement National, le altre forze politiche hanno ritirato numerosi candidati dal secondo turno delle elezioni legislative. Secondo Le Monde, fino al 2 luglio, 187 candidati che erano arrivati terzi nel primo turno si sono ritirati, con l’obiettivo di favorire candidati centristi o di sinistra contro quelli di Le Pen. Tra questi, 123 candidati del Nuovo Fronte Popolare (sinistra) e 64 della coalizione macronista. Il numero di sfide elettorali con tre candidati rimaste è di 121, con la possibilità per i candidati di ritirarsi fino alle 18 del 2 luglio. Al primo turno, il Rassemblement National ha eletto 39 deputati, mentre il Nuovo Fronte Popolare ne ha eletti 32.

(Associated Medias) – Tutti i diritti sono riservati