Fs Italiane, gli Help Center nel 2020 hanno posto in essere oltre 473 mila interventi di assistenza

di Mario Tosetti

Nel 2020 i 18 Help Center -sportelli di ascolto, orientamento e assistenza sociale- predisposti all’interno delle stazioni ferroviarie italiane hanno accolto oltre 473 mila istanze di assistenza a persone in difficoltà.  In aumento rispetto al 2019 del 2% le richieste di beni di prima necessità, aspetto su cui certamente ha inciso il Covid-19. Il dato emerge dal Rapporto dell’Osservatorio della Solidarietà nelle Stazioni Italiane (ONDS) presentato in un evento in streaming all’Auditorium Villa Patrizi, sede del Gruppo FS Italiane. 

Per quanto riguarda i dati raccolti nel 2020 15.676 persone si sono rivolte agli Help center della rete dell’ Osservatorio della Solidarietà nelle Stazioni Italiane,  un numero in diminuzione del 30% rispetto al 2020. Le persone che per la prima volta si sono rivolte ai servizi sociali si stazione appaiono un numero inferiore rispetto al 2019, con una diminuzione del 37%, tuttavia occorre considerare che si tratta di una percentuale del 52% considerata la totalità delle richieste. Rispetto al 2019 appare in crescita il numero di cittadini italiani che hanno chiesto assistenza, con la percentuale del 29% rispetto al 24% del 2019. Il maggior numero di persone che si è rivolta agli Help Center è, comunque, di provenienza straniera con la presentazione di 11.587 richieste di supporto. Tra queste 1.405 erano cittadini comunitari (9%) e 9.255 extracomunitari (63%). Gli uomini restano la maggioranza: 12.540 (82%) degli utenti; le donne 2.758 (18%) e 26 le persone transgender.

Nel 2020 sono stati circa 49 mila gli interventi di supporto e orientamento sociale e oltre 424 mila gli interventi di “bassa soglia” (distribuzione di pasti, coperte, abiti e beni di prima necessità) per un totale di 473 mila interventi di assistenza (-9%) rispetto al 2019, dovuto in particolare a una riduzione del 52% degli interventi di orientamento sociale e a un aumento del 2% degli interventi a bassa soglia, nonostante il calo degli utenti. 

Secondo quanto si apprende da una nota di Ferrovie dello Stato Italiane attualmente la Rete di solidarietà comprende 18 sportelli di ascolto predisposti all’interno oppure nelle zone limitrofe delle stazioni ferroviarie. La finalità degli Help Center è orientare che le persone in difficoltà verso i servizi sociali della città -quali centri di accoglienza, comunità terapeutiche, associazioni specializzate- al fine di predisporre percorsi mirati e di reinserimento sociale. I locali sono concessi in comodato d’uso gratuito da FS Italiane e sono gestiti da Associazioni a scopo sociale locali, d’intesa con i Comuni. I primi due centri sono stati istituiti nelle stazioni di Roma Termini e Milano Centrale. Successivamente sono stati istituiti gli Help Center di Bologna, Chivasso, Torino, Genova Cornigliano, Firenze Santa Maria Novella, Pescara Centrale, Napoli Centrale, Foggia, Reggio Calabria, Messina, Bari, Catania, Brescia, Pisa e Cagliari.  E’ stata inaugurata, inoltre,  “La Foresta – Accademia di Comunità”, il nuovo centro di Rovereto.

Nel corso della presentazione, a cui hanno partecipato Enrico Giovannini, Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enzo Bianco, Presidente Consiglio Nazionale ANCI, Francesco Parlato, Chief Institutional and Regulatory Affair Officer Ferrovie dello Stato Italiane, Anna Maria Morrone, Responsabile Organization and People Development Ferrovie dello Stato Italiane, si è tenuta inoltre una tavola rotonda. Hanno dato il loro contributo al dibattito Luigi Corvo, Professore Global Governance Università di Roma Tor Vergata, Aldo Morrone, Direttore Scientifico Istituto San Gallicano (IRCCS) Roma, Marco Girella, Responsabile Help Center di Genova, Massimo Ippoliti, Responsabile Help Center di Pescara.

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