Gallerie d’Italia di Torino: un successo la mostra di Aldo Grasso dedicata a Sanremo e aperta fino al 12 maggio

Con le apprezzatissime celebrazione del più grande festival canoro nazionale, Intesa Sanpaolo conferma, anche attraverso la cultura e le sue “Gallerie d’Italia”,  di essere la banca più importante del Paese

Domenico Modugno

di Ennio Bassi

“Perché Sanremo è Sanremo” è una canzone composta dal direttore d’orchestra Pippo Caruso, che è passata alla storia, ed è rimasta impressa nella memoria collettiva, perché ha bene interpretato quel sentimento di appassionato attaccamento che gli italiani da sempre accordano al più popolare dei nostri festival musicali. Un sentimento che è stato ben compreso dal curatore, Aldo Grasso, che, per “Le Gallerie d’Italia di Torino”, uno dei quattro musei nazionali di Intesa Sanpaolo,  ha presentato, lanciandola in concomitanza dell’edizione di quest’anno, la mostra fotografica “Non ha l’età. Il Festival di Sanremo in bianco e nero 1951-1976”. Ed il pubblico, torinese e non, ha risposto a questa iniziativa con l’entusiasmo che si riserva ai grandi amori, affollando le splendide sale della Galleria.

L’esposizione, che resterà aperta e visitabile fino al prossimo 12 maggio, offre un viaggio emozionante attraverso novanta fotografie provenienti dall’Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo, permettendo ai visitatori di rivivere quegli anni d’oro. Grazie alla collaborazione con la RAI, la mostra sarà arricchita da contributi video-sonori provenienti da Rai Teche, consentendo di immergersi completamente in un’epoca che ha segnato profondamente il costume nazionale.

Adriano Celentano

Tra le immagini esposte, vi è anche quella di Domenico Modugno alle prove del X Festival di Sanremo, datata 1960, immortalata dal servizio fotografico di Giuseppe Benzi e Franco Gremignani. L’esposizione ripercorre gli anni in cui il Festival era ospitato nel Casinò di Sanremo, prima di trasferirsi nell’attuale sede del Teatro Ariston, raccontando un’epoca ricca di fascino e speranza collettiva, ancora lontana da malizia e disincanto. In quegli anni, il Festival era seguito tramite l’ascolto radiofonico delle canzoni, ma a partire dal 1955, diventò un fenomeno televisivo di massa, coinvolgendo l’intera nazione.

Questa mostra testimonia, ancora una volta, l’importanza del progetto “Gallerie d’Italia”, che Intesa Sanpaolo ha lanciato sottolineando anche attraverso la cultura il proprio ruolo di banca più importante del paese.  Queste Gallerie infatti si ergono come pilastri artistici nel cuore delle città, Torino, Milano, Napoli e Vicenza, offrendo ai visitatori esperienze sempre originali e di grande qualità. I quattro musei non sono solamente luoghi di esposizione, ma veri e propri motori di connessione con la comunità locale, offrendo percorsi dedicati e accessibili a tutti. Inoltre, fungono da centri di ricerca scientifica, promuovendo incontri e conferenze per stimolare la crescita culturale e intellettuale, oltre a ospitare grandi eventi e iniziative collaterali come conferenze, concerti, giornate di studio, presentazioni di libri, letture poetiche e performance artistiche di vario tenore.

Adriano Celentano, Claudia Mori

Insomma, le “Gallerie d’Italia” sono musei che attuano una politica culturale innovativa e che si impegnano attivamente nel dialogo con il territorio, consolidando legami esistenti e creando nuove collaborazioni attraverso eventi che spesso accompagnano le mostre temporanee e le collezioni permanenti. La mostra dedicata a Sanremo, come dimostra il gradimento del pubblico, è un ottimo indicatore di questo fruttuoso rapporto instaurato con le comunità territoriali.

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