Giappone: violento terremoto (scossa 7.6) provoca crolli ed incendi. Centinaia di persone intrappolate, un primo morto accertato

di Carlo Longo

Un terremoto di considerevole intensità (7.6 di magnitudo) ha scosso il Giappone, causando incendi, crolli e tenendo centinaia di persone intrappolate sotto le macerie. Nonostante le preoccupazioni iniziali circa un possibile tsunami, le autorità hanno affermato che la minaccia è “ampiamente scongiurata”.

Si cominciano intanto a contare le vittime: un anziano è stato confermato essere la prima. E’ deceduto nel crollo di un edificio nella prefettura di Ishikawa. Altissimo da subito il numero dei dispersi, una circostanza che lascia supporre che il numero totale delle vittime sia destinato a salire.

Il terremoto ha provocato un incendio in un trasformatore della centrale nucleare di Shika, ma fortunatamente non ha causato problemi al funzionamento dell’impianto e l’incendio è stato rapidamente domato, ha dichiarato il portavoce del governo, Yoshimasa Hayashi.

Le autorità giapponesi hanno rapidamente mobilitato mille soldati nella zona colpita per assistere nelle operazioni di soccorso, con altri 8.500 uomini pronti per essere schierati, come annunciato dal Ministro della Difesa Minoru Kihara.

La Farnesina e l’ambasciata italiana in Giappone hanno invitato i connazionali a seguire le informazioni dei principali media locali e a seguire le indicazioni delle autorità locali, mentre monitorano attentamente la situazione lungo la costa centro-occidentale del Giappone.

Nella città di Wajima, almeno 30 edifici sono crollati e molti altri sono in fiamme, causando il blackout in decine di migliaia di case. Il terremoto ha anche portato alla sospensione delle operazioni ferroviarie ad alta velocità Tohoku, Joetsu e Hokuriku Shinkansen dalla East Japan Railway. Hirata Naoshi, professore emerito presso l’Università di Tokyo, ha avvertito che potrebbero verificarsi ulteriori forti scosse e ha consigliato alle persone evacuate di non rientrare a casa, soprattutto se gli edifici non hanno resistito a terremoti precedenti.

Attualmente, sei persone sono intrappolate sotto le macerie di case crollate nella penisola di Noto, ma le loro condizioni non sono ancora state accertate. A Wajima, alcune case sono state distrutte dagli incendi, ma non ci sono notizie di vittime o feriti. La popolazione evacuata è stata accolta in una palestra di judo presso la stazione di polizia, ma si segnala una carenza di beni di emergenza per assistere le persone colpite.

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