Il Fmi rivede al rialzo le stime di crescita per l’Italia, al ribasso quelle delle economie mondiali

di Mario Tosetti

Il Fondo Monetario Internazionale ha rivisto al rialzo le stime di crescita per l’Italia per il 2021, è atteso che il Pil salga del 5,8%, ovvero 0,9 punti in più rispetto alle previsioni di luglio. Per il 2022 la crescita è invariata al 4,2%. Purtroppo anche il  tasso di disoccupazione prognosticato è in rialzo e si attesterà al 10,3% nel 2021, rispetto al +9,3% del 2020, e all’11,6% nel 2022.

Secondo le stime del Fmi, inoltre, l’inflazione in Italia si attesterà all’1,7% nel 2021 per poi salire all’1,8% nel 2022 e scendere all’1,4% nel 2023. Il rapporto debito/pil, pari al 155,8% lo scorso anno, scenderà al 154,8% nel 2021, al 150,4% nel 2022 e al 146,5% nel 2026. Il rapporto deficit/pil è stimato al 10,2% nell’anno in corso e dovrebbe poi calare progressivamente al 4,7% nel 2022 e al 2,4% nel 2026. Tagliate, invece, le previsioni di crescita dell’economia mondiale: per il 2021 +5,9% dal 6%, in scia a una riduzione della proiezione per le economie avanzate al 5,2% dal 5,6%.

Le stime del Fmi hanno avuto un effetto benefico sulle quotazioni della borsa italiana, la Borsa di Milano che aveva aperto il calo ha chiuso con un lieve rialzo, +0,23 per cento mentre nel resto d’Europa l’andamento è migliorato ma è rimasto il segno meno: Londra -0,23%, Francoforte e Parigi -0,34%.

La borsa statunitense di Wall Street è in una fase di stallo,  i suoi indici principali praticamente invariati (Dow Jones -0,03%, Nasdaq -0,11%). La situazione è imputabile al fatto che si attende l’importante dato sull’inflazione negli Stati Uniti, in vista del quale c’è stato nei giorni scorsi un aumento del rendimento dei titoli di Stato.

Per quanto riguarda i titoli più quotati l’energia è il settore protagonista sui mercati in queste settimane.Male, invece, i titoli delle compagnie aeree, oggi sono scesi di oltre il 2%. In particolare è crollata la quotazione di Male easyJet (-3,58%), nonostante oggi abbia annunciato che in autunno aumenterà la capacità. Sul fronte delle obbligazioni, oggi è stato emesso il primo green bond dell’Unione europea, che avrà una durata di 15 anni. L’offerta iniziale era di 12 miliardi di euro,  mentre la domanda è stata di circa 10 volte superiore.

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