Il ministro della Difesa russo sostiene che Kiev stia preparando un’operazione segreta contro Mosca

Durante una chiamata con il capo del Pentagono, Lloyd Austin,  Belousov ha avvertito Washington dei preparativi di Kiev per un’azione clandestina contro la Russi

Il ministro della Difesa russo, Andrej Belousov, ha avvertito il capo del Pentagono, Lloyd Austin, durante una telefonata il 12 luglio, che l’Ucraina starebbe preparando una “operazione segreta” contro la Russia. Secondo quanto riportato dal New York Times, questa operazione potrebbe portare a un’escalation delle tensioni tra le due superpotenze nucleari.

Questa informazione, divulgata dal New York Times, proviene da tre funzionari dell’amministrazione Biden. Durante la chiamata, preceduta il 25 giugno da un primo contatto tra gli Stati Uniti e la Russia per mantenere aperte le linee di comunicazione, Belousov ha avvertito Washington dei preparativi di Kiev per un’azione clandestina contro la Russia. Belousov ha chiesto ad Austin se fosse a conoscenza dell’operazione e ha sottolineato che un attacco del genere potrebbe intensificare le tensioni tra Stati Uniti e Russia.

Austin, sorpreso dall’avvertimento, ha risposto di non avere informazioni su tali piani da parte di Kiev. Tuttavia, l’avvertimento di Belousov è stato preso abbastanza sul serio dagli Stati Uniti, che hanno contattato le autorità ucraine per dissuaderle dall’eseguire l’operazione se effettivamente in programma.

L’indiscrezione non specifica quale fosse l’operazione, ma sottolinea che il governo di Kiev non è sempre trasparente con gli Stati Uniti riguardo alle proprie operazioni militari, specialmente quelle dirette contro obiettivi russi. Queste operazioni possono coinvolgere territori ucraini occupati dalla Russia, come la Crimea e parte del Donbass, o obiettivi all’interno della federazione russa. Né Kiev né il Cremlino hanno commentato le rivelazioni del New York Times.

Il conflitto tra Ucraina e Russia, iniziato due anni e mezzo fa con l’invasione russa dell’Ucraina, continua a evolversi in una situazione di alta tensione internazionale.

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