Israele perde Zvir Zamir, leggenda del Mossad

E’ morto all’etá di 98 anni Zvir Zamir, leggendario capo del Mossad ai tempi dell’attentate terroristico messo a segno tra il 5 e il 6 settembre del 1972 durante le Olimpiadi di Monaco da un commando palestinese contro gli atleti israeliani.  Fu lui a gestire l’operazione segreta Collera di Dio, che si protrasse per oltre 20 anni, con la quale lo stato ebraico rispose al massacro, uccidendo tutti coloro che erano ritenuti direttamente o indirettamente responsabili di quell’eccidio, tra cui numerosi membri di Settembre Nero e dell’Olp. Zamir ebbe un ruolo chiave poi nella guerra del Kippur, scoppiata il 6 ottobre del 1973. Un attacco che sembró cogliere di sorpresa l’intelligence israeliano. In realtá non fu cosí. Le cose, come sta  emergendo a distanza ormai di 50 anni, andarono diversamente. Stando ad una recente pubblicazione a cura dello stesso Mossad dal titolo “Un giorno, quando sarà possibile rivelare”, che contiene cablogrammi dei suoi agenti, analisi, fotografie ed altri documenti, relativi alla fase antecedente a quel conflitto, al suo svolgimento e agli sviluppi successivi, dal titolo, Zamir, cercò di convincere il governo, all’epoca guidato da Golda Meir, della gravità del momento, scontrandosi con i pareri diversi dei suoi ministri e dei servizi militari, secondo cui le probabilità di un  blitz erano “basse”. La sera tra il 4 e il 5 ottobre del 1972, come emerge alle trascrizioni riportate nel volume, Dovi, l’ufficiale che gestiva Marwan, notificò al quartier generale del Mossad che l’Angelo aveva chiesto un incontro immediato “per fornire notizie di grande importanza… legate ai ‘prodotti chimici’ in suo possesso”. Era questa la frase in codice per avvertire Israele di una potenziale imminente guerra. Zamir volò immediatamente a Londra per incontrare Marwan concludendone che c’era il 99% di probabilità che la guerra iniziasse giá  l’ domani, … sia sul fronte egiziano che su quello siriano. E cosí fu.

Zamir, con la cui scomparsa se ne va un pezzo di storia di Israele, era nato a Zvicka Zarzevsky , in Polonia, il 3 marzo e aveva sette mesi quando si trasferì con la famiglia nella Palestina mandataria. Cominciò la carriera militare a soli 18 anni, appena dopo la creazione dello Stato ebraico, arruolandosi come soldato nell’unità d’élite Palmach della Haganah. Durante la guerra arabo-israeliana del 1948 militó nelle neonate Forze di Difesa Israeliane (IDF). Dopo la guerra continuò l’ascesa nelle gerarchie militari (nel 1951 era a capo della Brigata Giv’ati), fino ad assumere il ruolo di comandante del comando meridionale. La sua carriera nell’Idf terminó nel 1966, quando venne nominato direttore del Mossaddal primo ministro Levi Eshko

La sua morte è stata annunciata dall’ufficio del premier Benjiamin Netanyahu che ha tenuto a ricordare che ”sotto la guida di Zamir il Mossad fu sottoposto a cambiamenti profondi che si avvertono ancora oggi”.La sua vicenda ha ispirato varie opere letterarie e cinematografiche, tra cui Munich di Steven Spielberg (2005).