Ad ogni modo, per quanto riguarda i dati generali forniti dall’Istat, ad ottobre rispetto al mese di settembre risultano impiegate 35mila unità in più, gli indipendenti sono 9 mila in meno e 44 mila i dipendenti in più di cui 20 mila sono assunti con contratto a termine. L’Istat segnala, poi, una crescita dei disoccupati, che sono più di 51mila persone pari ad un incremento del 2,2%. Rispetto ad ottobre del 2020 il numero di occupati è superiore dell’1,7% con un aumento di 390 mila unità occupate, si tratta però per lo più di persone impiegate a termine. Se si analizzano i dati pre-pandemia, con riferimento febbraio 2020, il numero di occupati è inferiore di quasi 200mila unità. Il tasso di occupazione, pari al 58,6%, è più basso di 0,1 punti, quello di disoccupazione è sceso dal 9,7% al 9,4%, mentre il tasso di inattività, ora al 35,2%, è superiore di 0,4 punti. Le tabelle Istat mostrano che per gli uomini gli occupati a ottobre erano 78mila in meno rispetto a febbraio 2020, mentre tra le donne il gap è di oltre 110mila. E’ di particolare rilevanza il numero dei lavoratori autonomi, che a febbraio 2020 erano 5,2 milioni e oggi si sono ridotti a poco più 4,9 milioni.