Iveco Group, il debutto del titolo in borsa chiude a -9,1% rispetto al prezzo di riferimento

di Emilia Morelli

Debutta in borsa a Piazza Affari il titolo di Iveco Group, la matricola nata da uno spin off di Cnh Industrial controllata da Exor, con un prezzo fissato a 11 euro per azioni e un focus su Powertrain, mezzi commerciali e speciali e bus. Chn, inoltre, ha avviato le negoziazioni per il 2022 alla Borsa di New York e su Euronext Milan per i settori agicolo ed edile. Il 22 gennaio è previsto il Capital Markets Day.  Si è trattato, comunque, di un lancio in salita, la giornata si è chiusa con un prezzo per azione inferiore del 9,1% rispetto alla soglia indicata in una nota da Borsa Italiana come prezzo di riferimento.

“Il nostro primo giorno di quotazione segna una storica pietra miliare in quanto diventiamo una società completamente indipendente”, ha dichiarato Group Gerrit Marx, l’amministratore delegato di Iveco, nel corso della cerimonia che ha preceduto il lancio in borsa a Milano aggiungendo, “abbiamo tutti i requisiti necessari per ottenere un successo di lungo periodo, a partire da basi solide, una squadra motivata e una strategia chiara. Questi elementi ci consentiranno di muoverci rapidamente, innovare e stringere partnership per sviluppare le migliori soluzioni nell’attuale contesto in rapida evoluzione”.

Fabrizio Testa, amministratore delegato della Borsa Italiana ha dato il benvenuto al titolo di Iveco Group spiegando che “questa operazione consentirà a Iveco di rafforzare il proprio posizionamento di mercato, creando valore per azionisti e stakeholder. Nel 2021 la prima ammissione in Borsa Italiana è stata Stellantis, sempre del gruppo Exor e ha inaugurato un anno record, con 49 Ipo e oltre 2,4 miliardi raccolti sul mercato principale e su Euronext Growth Milan. Un risultato che testimonia il ruolo fondamentale di Borsa Italiana e del gruppo Euronext di supportare la crescita economica, consentendo alle aziende di finanziare i propri progetti strategici di sviluppo grazie a mercati trasparenti e efficienti”.

Tra obiettivi perseguiti attraverso la quotazione in borsa vi è la volontà di coinvolgere gli investitori in una maggiore omogeneità tra i business, lo spin off comprende infatti all’interno di Iveco Group diverse categorie: i veicoli commerciali Iveco, Iveco Bus e Heuliez Bus, la partecipazione in Nikola, Iveco Astra la sezione dedicata a cave e miniere, Iveco Defence per i mezzi del settore militare e Magirus per l’anticendio, il business del Powertrrain e Fpt Industrial. Lo spin off intende, inoltre, mantenere la leadership sul mercato delle alimentazioni a gas naturale ed imporsi per quanto riguarda i nuovi mercati dei trasporti  alimentati ad elettricità  e all’idrogeno. In particolare Iveco Group ha dato il via ad una nuova produzione di autobus elettrici e di soluzioni mild hybrid per veicoli ibridi diesel e metano, per il 2030 l’obiettivo di una produzione di veicoli esclusivamente ibridi o elettrici.

Per quanto riguarda gli obiettivi finanziari al 2026 il ceo di Iveco Group, Gerrit Marx, ha ipotizzato ricavi compresi tra i 16,5 e i 17,5 miliardi di euro contro gli 11,8 miliardi di valore aggregato al 2019, una marginalità (ebit) al 5-6% rispetto al 3,6% del 2019 e un utile netto stimato in crescita sugli 800 milioni a confronto con i 300 milioni nel 2019.

(Associated Medias)- Tutti i diritti sono riservati