Kamala Harris, “Lavorerò a sostegno del ceto medio e nella mia amministrazione ci sarà anche un repubblicano”

Kamala Harris, intervistata alla Cnn, si esercita per il duello in tv con Trump in programma per il 10 settembre sui teleschrmo dell’Abc

 

“Voltare pagina sull’ultimo decennio”, “lavorare a favore dei vasti ceti medi e popolari con crediti d’imposta, sostegni per la casa, lotta al carovita e alle speculazioni”, “nominare un esponente repubblicano all’interno dell’amministrazione” per avere un punto di vista diverso all’interno del suo gabinetto. Sono questi gli impegni che la candidata dem alla presidenza degli Stati Uniti Kamala Harris ha preso con gli americani nella  prima intervista che ha rilasciato da quando è scesa in campo sostituendo Joe Biden nella corsa alla casa Bianca. Ai microfoni della Cnn, l’ex procuratrice della California, che è stata affiancata da Tim Waltz, in ticket con lei come numero 2, messa alle strette su alcuni punti chiave, non avrebbe dato il meglio di sé come in molti si aspettavano, almeno secondo alcuni analisti. E non ha convinto troppo quando è stata chiamata a rispondere da Dana Bash sul suo cambio di passo rispetto alle primarie sul clima e in particolare sul fracking, la discutibile tecnica che permette di estrarre combustibili fossili da depositi argillosi, nonostante l’impatto ambientale tutt’altro che trascurabile. “La crisi del clima è reale. E’ urgente. E dobbiamo applicare misure che includono il rispetto di scadenze che ci dobbiamo dare”, ha detto, spiegando di essersi convinta che è possibile avere energia pulita e crescita senza rinunciare ad ottenere gas spaccando le rocce. “I miei valori non sono cambiati. Da vicepresidente ho viaggiato per il Paese e credo che sia importante costruire consenso… per risolvere i problemi”, ha assicurato, citando anche il suo impegno contro i trafficanti che operano attraverso il confine col Messico.

Harris ha anche raccontato di come ha vissuto il momento in cui Biden la chiamò per dirle che si ritirava dalla corsa per la rielezione. “Era domenica. La mia famiglia era con me, incluse le mie nipoti, avevamo fatto i pancakes, ‘Zia possiamo avere ancora bacon?’ Stavamo per sederci a fare un puzzle, quando il telefono ha squillato ed era il presidente”. Gli ho chiesto se fosse sicuro. Mi ha detto di sì. E’ così che l’ho saputo. E’ stato molto chiaro sul volermi appoggiare”.

Anche Walz è stato incalzato durante l’intervista su alcuni punti poco chiari di alcune sue dichiarazioni. Per esempio aveva affermato di aver usato in guerra armi “che non dovrebbero essere presenti nelle strade americane”, anche se lui durante gli anni trascorsi in servizio nella Guardia Nazionale non ha mai combattuto e di aver fatto ricorso alla fecondazione in vitro (IVF) per avere figli, mentre si trattava di inseminazione intrauterina (IUI). “Non penso che gli americani -ha risposto- guardino a queste minuzie”. “Quello che è più grande e più evidente è la differenza tra noi e loro”, cioé Donadl Trump e il suo vice J.D. Vance.

Intanto è confermato il faccia a faccia in diretta sui teleschermi della Abc tra la Harris e Trump. L’ex presidente ha annunciato di aver raggiunto un accordo con i democratici, spiegando che “le regole saranno le stesse dell’ultimo dibattito della Cnn, che sono sembrate funzionare bene”. Il dibattito sarà ‘in piedi’ e i candidati non potranno portare appunti o ‘foglietti riassuntivi’. “Abbiamo anche ricevuto rassicurazioni dalla Abc -ha detto il candidato repubblicano-  che questo sarà un dibattito ‘giusto ed equo’ e che a nessuna delle due parti saranno fornite le domande in anticipo”.