La Commissione banche e finanza indaga sulle truffe finanziarie con il trading online

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di Mario Tosetti

commissione-inchiesta-banche-indaga-trading-onlineL’inchiesta di RaiNews24 “Spotlite l’isola del tesoro-pirati e corsari del trading online” ha innescato un indagine in tema di abusivismo  finanziario da parte della Commissione di inchiesta sulle banche e la finanza. Il dato che emerge è che alle  classiche truffe in rete, da qualche tempo, si è andato affiancando un fenomeno da non sottovalutare, legato all’attività di piattaforme autorizzate ad operare nell’Unione europea da  legislazioni di Stati che sul punto appaiono particolamente permissive, ad esempio Cipro e Malta che adottano condotte molto simili a quelle dei truffatori. Il numero dei risparmiatori coinvolti è stato via via crescente.

In proposito la Consob può intervenire solo dopo aver accertato che le autorità estere non reprimano le condotte grazie alla legislazione in tema di passaporto europeo. Un operatore abusivo, quindi, per anni potrebbe operare indisturbato prima che  venga messo in condizione di non nuocere.

La presidente della Commissione Carla Ruocco ha sottolineato che si tratta di “Un tema di altissimo interesse soprattutto alla luce delle truffe che avvengono con queste nuove modalità che poi si sono anche radicalizzate con l’emergenza COVID”.

E’ stata chiamata a rispondere in audizione in Commissione Maria Antonietta Scopelliti, segretaria generale della Consob, che ha ammesso l’esistenza del problema, la difficoltà nell’affrontarlo in un’ottica nazionale e ha comunicato che il tema è già oggetto di una profonda revisione della normativa comunitaria. Nelle more che dall’indagine emergano risultati concreti, una iniziativa che si può prendere subito, è agire sulla pubblicità. Ad esempio occorrerebbe mettere un freno alle promesse di rendimenti stratosferici garantiti oppure vietare tout court la pubblicità sulla rete e qualunque forma di sponsorizzazione alle piattaforme , come già avviene in Francia e molto recentemente anche in Spagna. “Questi strumenti finanziari altamente speculativi non devono essere associati a manifestazioni di massa che coinvolgano un grande pubblico. E’ giusto fare una seria riflessione al riguardo” ha concluso Carla Ruocco.

 

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