La Turchia chiuderà i rapporti con Israele, l’annuncio di Erdogan

“Siamo al fianco della Palestina nella sua giusta causa fino alla fine”, ha ribadito Erdogan, criticando anche l’invio di armi a Israele e promuovendo all’ONU un embargo globale per bloccare la vendita di armi allo Stato ebraico

turchiaIl presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha dichiarato la chiusura dei rapporti diplomatici con Israele. Parlando con i giornalisti a bordo dell’aereo che lo riportava a casa dopo la Cop29 di Baku, Erdogan ha spiegato che la Turchia ha reagito con fermezza alle “atrocità israeliane” adottando misure concrete come il blocco degli scambi commerciali già a maggio. “Siamo al fianco della Palestina nella sua giusta causa fino alla fine”, ha ribadito Erdogan, criticando anche l’invio di armi a Israele e promuovendo all’ONU un embargo globale per bloccare la vendita di armi allo Stato ebraico.

Prospettive di Riconciliazione con la Siria di Assad

Mentre i rapporti con Israele sembrano destinati alla chiusura totale, Erdogan ha espresso invece una nuova apertura verso il governo siriano di Bashar al-Assad. Il presidente turco ha espresso speranza per un futuro incontro con Assad, confidando in una ripresa delle relazioni tra i due Paesi. Dopo anni di guerra civile, la Turchia ospita attualmente oltre 3 milioni di rifugiati siriani e mantiene una presenza militare nel nord della Siria. Tuttavia, i tentativi di ristabilire rapporti diplomatici con il regime siriano sono finora risultati infruttuosi.

Erdogan tra NATO e BRICS: Una Politica di Equilibrio

Erdogan si trova in una posizione delicata tra le alleanze occidentali, come la NATO, e l’interesse crescente della Turchia verso gruppi alternativi come i BRICS. Con l’annuncio del ministro del Commercio turco Omer Bolat, Ankara ha confermato di aver ricevuto un invito formale a entrare come partner nei BRICS, l’alleanza economica che include Russia, Cina, India, Brasile, Sudafrica e recentemente anche Iran, Egitto, Etiopia e Emirati Arabi Uniti. Questo invito rappresenta un’opportunità per la Turchia di rafforzare il proprio ruolo nel “Sud globale” e di allinearsi con economie emergenti, mantenendo al contempo i legami con l’Occidente.

L’Attesa delle Politiche di Donald Trump sulla Regione

Erdogan ha inoltre accennato alle aspettative verso il futuro presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, esprimendo un mix di speranza e cautela. Erdogan spera che Trump possa adottare misure diverse per il Medio Oriente, pur ammettendo alcune preoccupazioni riguardo ai primi segnali inviati dall’ex presidente americano. La Turchia, pur essendo un alleato NATO, sta cercando di bilanciare l’influenza occidentale con un ruolo sempre più attivo nelle dinamiche geopolitiche del Medio Oriente e nei forum internazionali alternativi come i BRICS.

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