Mef: entrate tributarie sono salite di oltre 4 miliardi, ordini Boom per il Btp Valore

In una nota il Mef ha comunicato che nel periodo da gennaio ad aprile le entrate tributarie sono aumentate del 3,3%. Il primo giorno di collocamento del Btp valore ha ricevuto ordini per 5,432 miliardi di euro a fronte di oltre 185mila contratti sottoscritti. Giorgetti ha fatto sapere che non c’è in cantiere una tassa sugli extraprofitti delle banche

di Carlo Longo

Il Mef nel periodo da gennaio ad aprile 2023 ha registrato che le entrate tributarie erariali accertate in base al criterio della competenza giuridica per un valore di 150,907 miliardi di euro  (+4,809 miliardi) +3,3% rispetto allo stesso periodo del 2022. Lo ha annunciato via XX settembre in una nota.

Nel dettaglio, per i mesi di gennaio-aprile le imposte dirette hanno registrato un aumento di gettito di 2,462 miliardi (+3,1%), mentre le imposte indirette hanno avuto un incremento di 2,347 miliardi di euro (+3,5%).

Riguardo al solo mese di aprile 2023 le entrate tributarie sono state pari a 37,738 miliardi (+3,379 miliardi, +9,8% rispetto allo stesso mese del 2022).

Il primo giorno di collocamento del Btp Valore

A conclusione del primo giorno di sottoscrizioni da parte dei piccoli risparmiatori del Btp valore il Tesoro ha potuto emettere un nuovo titolo per un importo di 5,432 miliardi di euro a fronte di oltre 185mila contratti sottoscritti. L’emissione del Btp valore è iniziata il 5 giugno e finirà il 9, salvo una chiusura anticipata.

Il primo giorno di collocamento è risultato particolarmente positivo, nettamente superiore a quello dell’ultimo Btp Italia emesso nel marzo 2023.

I titoli hanno tassi cedolari minimi garantiti per la prima emissione pari al 3,25% per il primo e secondo anno e 4,00% per il terzo e quarto anno. Il BTp Valore e’ riservato unicamente al mercato retail e prevede cedole nominali semestrali e una scadenza di 4 anni con un premio extra finale di fedeltà  pari allo 0,5% del capitale investito.

Il Mef smentisce l’introduzione di una tassa sugli extraprofitti

Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, intervenendo a un evento di Bloomberg ha fatto sapere che una tassa sugli extraprofitti delle banche non è all’ordine del giorno.  Per il ministro, chi governa deve “valutare molti aspetti e richiamare anche le banche, come ho fatto, ad adeguare anche gli interessi riconosciuti ai  depositanti. Ritengo che  il sistema in qualche modo si assesterà”. Le banche, ha aggiunto, “devono essere sufficientemente elastiche sia sui tassi attivi che sui tassi passivi”.

Il Mef ad ogni modo continuerà a sollecitare gli istituti, che nel primo semestre hanno registrato utili cumulati per 5 miliardi, affinché si muovano di loro spontanea volontà per tutelare la clientela.

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