di Mario Tosetti
Con il Decreto Rilancio è emersa una nuova categoria: i PIR alternativi “fai da te” che vogliono essere supporto fondamentale all’economia attraverso il risparmio di spesa. I PIR si rivolgono alla clientela più patrimonializzata, in sostanza si tratta di un piano individuale di risparmio all’interno del quale il singolo investitore può inserire i propri investimenti in modo autonomo.Per poter realizzare il Pir Alternativo occorre o ricorrere agli strumenti finanziari di cui si è già in possesso, quali ad esempio partecipazioni in start-up innovative, oppure divenendo un nuovo investitore attraversi la scelta dei prodotti finanziari che si ritengono ideali per l’ottimizzazione fiscale e finanziaria del proprio portafoglio.
Perchè sia legittimamente costituito il PIR deve fondarsi su un rapporto di amministrazione, anche fiduciaria, o di custodia o di gestione di portafoglio, esercitando l’opzione per l’applicazione del risparmio amministrato. Il principale beneficio di entrare nel mondo dei PIR si concretizza nell’elevato grado di personalizzazione del servizio, nelle modalità di gestione dello stesso che sono autonome e online attraverso l’app My PIR online.
Personalizzazione e flessibilità quindi ma non solo i PIR “fai da te” consentono un maggior controllo delle proprie scelte e degli asset posseduti, grazie alla relazione diretta tra investitore e founder e a un migliore accesso alle informazioni relative all’andamento dell’azienda. Non da ultimo, utilizzando My PIR online, gli investitori individuali e business angel beneficeranno di un doppio risparmio fiscale: da un lato, la detrazione dall’imposta lorda sul reddito delle persone fisiche prevista per chi investe in PMI e Start-up innovative italiane; dall’altro, l’esenzione totale dalle imposte sulle rendite finanziarie e sulle plusvalenze di capitale per quanti detengono il portafoglio PIR per almeno cinque anni, secondo la normativa PIR.
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