Naufragio al largo delle coste tunisine, si stimano 35 morti e 15 sopravvissuti

 L’imbarcazione è affondata a causa del maltempo e delle condizioni fatiscenti del mezzo. Il continuo susseguirsi di tragedie non arresta le partenze clandestine, nella giornata dell’8 aprile 135 nuovi arrivi in poche ore a Lampedusa

di Corinna Pindaro

L’ennesima mattanza di migranti si è consumata al largo delle coste della Tunisia, hanno perso la vita 35 persone mentre altre 15 sono state salvate dalla Guardia Costiera. Secondo la ricostruzione operata dal sito Afroplanete.com l’imbarcazione di fortuna trasportava circa una cinquantina di persone ed è affondata a causa delle condizioni atmosferiche avverse.

Peraltro la scia delle partenze clandestine non accenna a fermarsi. Nelle ultime ore la Guardia Costiera ha bloccato 5 tentativi di partenze e ha soccorso 231 persone in difficoltà. La maggior parte dei naufraghi a cui è stato prestato aiuto son africani, provenienti da vari Paesi dell’Africa subsahariana mentre 59 sono tunisini. Numeri che si vanno a sommare a quelli dall’inizio dell’anno: nei primi tre mesi del 2023 sono 500 le partenze che la Guardia Costiera tunisina è riuscita a sventare mentre i soccorsi in mare hanno riguardato 14.406 persone, di cui 13.138 di vari Paesi dell’Africa subsahariana e 1.268 di nazionalità tunisina.
Ad ogni modo le continue tragedie non sembrano fermare le partenze clandestine e lo dimostrano i nuovi sbarchi a Lampedusa dove nella giornata del 7 aprile sono sbarcati 84 migranti, siriani e tunisini. L’8 aprile si contano 134 nuovi arrivi nel giro di poche ore.
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