Newsweek: “Gemelli eccellenza italiana”, Prof. Scambia “grande attenzione alle donne”

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di Mario Tosetti

Che il Policlinico Agostino Gemelli fosse un’eccellenza italiana era ben noto,  la conferma arriva anche da oltre oceano. Il policlinico Gemelli è il miglio ospedale d’Italia, questo il dato emerso dalla classifica annuale “World’s Best Hospital 2021” stilata dal  noto magazine americano “Newsweek”.

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Marco Elefanti, direttore generale della Fondazione Policlinico Universitario “Agostino Gemelli” IRCCS in proposito afferma: “È un riconoscimento particolarmente significativo nell’anno della pandemia da Covid-19. È la conferma internazionale del valore del nostro modello assistenziale anche in risposta all’emergenza sanitaria”.                                                                                                            Marco Elefanti sottolinea come, nonostante la pandemia, il Policlinico Gemelli abbia saputo porre in essere soluzioni efficienti e risolutive. In particolare, il direttore generale spiega: “abbiamo continuato a prenderci cura al meglio di tutti i nostri pazienti, grazie anche a soluzioni organizzative originali come l’integrazione della teleassistenza nei processi di cura, la creazione di un ospedale dedicato esclusivamente ai pazienti Covid e la realizzazione di percorsi per i malati Covid-free, che sono la maggioranza”.                                                                                                                                                                                                                                                            La classifica è stilata prendendo in considerazione duemila ospedali di 25 nazioni e il raking si fonda sulle eccellenze delle cure, sulla presenza di medici di chiara fama, uno staff infermieristico di prima qualità e di un’offerta di tecnologie all’avanguardia. Riferendosi all’importante riconoscimento ottenuto dalla rivista americana, Elefanti,  conclude  ” questi risultati ci inorgogliscono e ci ripagano dei tanti sacrifici fatti senza sosta in una stagione difficilissima per assicurare sempre la migliore assistenza ai nostri pazienti. Auspico, infine, che questo risultato sia di stimolo a far sempre meglio e a tenere alta la guardia rispetto alla situazione attuale, ancora molto complessa e delicata”.                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                            Tra le iniziative che, sicuramente, rappresentano un fiore all’occhiello per il Policlinico Universitario “Agostino Gemelli” vi è la prevenzione sulla salute delle donne. Una prevenzione che accompagna le donne sin dalla giovane età e le guida in un percorso a 360 gradi. Si tratta di un programma personalizzato, che consente sin dall’infanzia di accostarsi alla prevenzione in maniera consapevole.  Dalla promozione, durante l’adolescenza del vaccino anti Hpv alla prevenzione di ogni genere di disturbo di carattere alimentare. Un vero e proprio “cammino della prevenzione”, come lo ha definito il professor Giovanni Scambia, direttore scientifico della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS, che in un video ne descrive le tappe e individua gli aspetti essenziali a cui prestare attenzione.

“Per esempio persone che hanno familiarità per tumore della mammella o ovaio iniziano a fare controlli ginecologici, ecografici e mammografici eventualmente dal trentesimo anno, per chi non ha familiarità dai 40. Prima sono sufficienti visite ginecologiche o senologiche”, spiega il professor Scambia che continua,”Fino all’età in cui si programma una gravidanza e poi c’è il tema menopausa e postmenopausa con controlli non sono oncologici. Ma legati anche alle abitudini di vita, al metabolismo osseo con la Moc (Mineralometria Ossea Computerizzata)”. Ma non solo: “Abbiamo delle misure di prevenzione primaria come il vaccino del papillomavirus, che se praticassimo sistematicamente il cancro del collo utero non esisterebbe più -spiega il professore- E abitudini legate a stili di vita: per esempio evitare l’obesità vuol dire diminuire il rischio di tumore dell’utero. Il futuro della prevenzione è qualcosa di non generico, ma anche basato sulla familiarità”.

L’iniziativa, grazie alla quale il professor Scambia divulga importanti informazioni affidandone il contenuto a video online, si colloca nell’ambito di un importante progetto DNNENMD realizzato grazie alla collaborazione del Policlinico Gemelli insieme con il Centro Clinico NeMO, rivolto alle donne con patologie neuromuscolari.

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