Nomine Ue. Ce la fanno von Der Leyen, Kallas e Costa, sconfitta per l’Italia che si prepara al round finale

Giorgia Meloni si è astenuta su von Der Leyen e ha votato contro Kallas e Costa. Adesso attende al varco la commissaria designata. Vuole la vicepresidenza e ha ancora qualche carta da giocare in tasca 

Si è negoziato moltissimo. Ma alla fine è arrivata luce verde per le nomine dei vertici dell’Unione Europea.  Il fronte dei popolari, socialisti e liberali non ha traballato: Ursula von der Leyen è stata riconfermata presidente della Commissione. Con lei per i prossimi cinque anni come Alto rappresentante Ue ci sarà l’estone Kaja Kallas mentre il portoghese Antonio Costa guiderà  i lavori del Consiglio europeo.

Quanto all’Italia. Giorgia Meloni non ha sostenuto l’accordo, votando no per Costa e Kallas, astenendosi su Von der Leyen e ribadendo la propria contrarietà al metodo seguito nella scelta”. Avrebbe invece votato contro von der Leyen, a favore di Costa e si sarebbe astenuto su Kallas il premier ungherese Viktor Orban Questo comunque il  clima con cui si andrà al voto della plenaria del Parlamento Europeo del 18 luglio. Qui von der Leyen avrà bisogno di più voti possibili e la Meloni ha intenzione di portare a casa almeno un vicepresidente e un commissario. Nella rosa ci sono l’attuale ministro degli Affari Regionali Raffaele Fitto che aspira a una delega sull’attuazione del Pnrr e Guido Crosetto ad una delega per la Difesa. Ma c’èlo scoglio della Francia che ha le stesse ambizioni dell’Italia. Staremo a vedere.

 

 

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