Nuovo codice della crisi di impresa: prevenzione e risanamento al centro

Il governo italiano ha presentato oggi il nuovo codice della crisi di impresa, che entrerà in vigore il 1° gennaio 2024. Il codice introduce una serie di novità importanti, tra cui la creazione di un nuovo sistema di allerta precoce per le imprese in difficoltà, la riforma delle procedure di composizione della crisi e la creazione di un nuovo sistema di risanamento e liquidazione delle imprese in crisi.

di Redazione

Il nuovo codice della crisi di impresa è un importante passo avanti nella riforma del diritto fallimentare italiano. L’obiettivo è quello di prevenire le crisi aziendali e, quando queste si verificano, di consentire alle imprese di trovare soluzioni sostenibili.

Una delle novità più importanti del codice è la creazione di un nuovo sistema di allerta precoce per le imprese in difficoltà. Questo sistema prevede l’obbligo per le imprese di comunicare al tribunale i segnali di crisi, come la perdita di continuità aziendale, l’insolvenza o il dissesto finanziario.

Il codice riforma anche le procedure di composizione della crisi. La nuova procedura di composizione negoziata della crisi (PNCC) consente alle imprese di trovare un accordo con i creditori per evitare il fallimento. La nuova procedura di concordato preventivo è stata invece semplificata e resa più accessibile alle imprese di piccole e medie dimensioni.

Il codice crea anche un nuovo sistema di risanamento e liquidazione delle imprese in crisi. La nuova procedura di concordato preventivo in continuità aziendale è stata introdotta per consentire alle imprese di continuare l’attività anche in stato di crisi. La nuova procedura di liquidazione giudiziale è stata invece semplificata e resa più efficiente.

Il nuovo codice della crisi di impresa è stato accolto con favore da imprese e professionisti. Il codice è stato giudicato un passo importante per la modernizzazione del diritto fallimentare italiano e per la tutela dei creditori e dei lavoratori.

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