OCSE sull’Italia: “Tassare più i redditi da patrimonio e meno il lavoro dipendente, pensioni troppo alte”

 L’Organizzazione di Cooperazione e Sviluppo Economico (OCSE) suggerisce di aumentare la tassazione sui redditi elevati derivanti da pensioni e patrimoni in Italia, oltre all’introduzione di misure più severe per contrastare l’evasione fiscale. Questo per prevenire ulteriori aumenti del debito pubblico italiano, che secondo l’OCSE, senza adeguati interventi, potrebbe raggiungere il 180% del PIL entro il 2040

di Corinna Pindaro

In un recente rapporto economico sull’Italia, l’OCSE suggerisce che si dovrebbero implementare tasse più severe sulle pensioni elevate e sui redditi di alto valore derivati da patrimoni, comunemente tassati meno rispetto ai redditi da lavoro dipendente. Queste misure, insieme a un impegno più stringente nel combattere l’evasione fiscale, potrebbero prevenire ulteriori incrementi del debito pubblico.

L’OCSE consiglia inoltre di ridurre gli sforzi per le pensioni più elevate, allo scopo di limitare l’aumento della spesa. Mentre sottolinea l’importanza del mantenimento di adeguati servizi pubblici e protezione sociale, l’Ente sostiene l’eliminazione graduale delle politiche di pensionamento anticipato, simili a quelle di ‘Quota 100’.

Le pensioni, come evidenziato dall’OCSE, costituiscono una parte significativa della spesa pubblica in Italia. Di conseguenza, è essenziale per il paese condurre riforme mirate a risparmiare sui costi pubblici. Nel breve termine, l’OCSE propone di contenere la spesa previdenziale, eliminando  gradualmente le politiche di pensionamento anticipato. Nel medio termine, raccomanda la sostituzione della deindicizzazione parziale delle pensioni elevate con un’imposta più elevata su tali pensioni.

Senza i necessari aggiustamenti alle politiche di spesa e fiscali, l’OCSE teme che l’aumento della spesa per le pensioni, la sanità e l’assistenza a lungo termine, insieme all’aumento dei costi del servizio del debito, possano portare il debito pubblico italiano a circa il 180% del PIL entro il 2040. Questo scenario potrebbe intensificare la vulnerabilità dell’Italia agli shock di bilancio e potrebbe comportare un possibile aumento del premio di rischio sul debito pubblico.

Il rapporto sottolinea inoltre la necessità di passare l’onere fiscale dal lavoro a immobili e successioni, ciò favorirebbe la crescita economica e permetterebbe un incremento delle entrate fiscali. L’OCSE sottolinea infine l’importanza di contrastare con fermezza l’evasione fiscale, proponendo l’adozione di riforme fiscali e della spesa al fine di stabilizzare il rapporto debito/PIL su un percorso più sicuro.

(Associated Medias)- Tutti i diritti sono riservati