Pfizer rinuncia all’esclusiva sulla pillola antivirale contro il Covid: sarà prodotta in 95 Paesi

di Mario Tosetti

Pfizer, la nota azienda farmaceutica statunitense, ha rinunciato al diritto di esclusiva nella produzione della pillola antivirale contro il Covid. La rinuncia alle royalties consentirà una produzione diffusa della pillola antivirale sperimentale in 95 paesi a basso e medio reddito in base ad un accordo di licenza sottoscritto dalla casa farmaceutica con il gruppo sostenuto dall’Onu, Medicines Patent Pool. La decisione consentirà l’accesso alle cure ad oltre la metà della popolazione mondiale.

In relazione ai termini dell’accordo sottoscritto Medicines Patent Pool consentirà, di fatto, che le aziende produttrice di farmaci generici possano produrre la pillola antivirale e, soddisfare così, la richiesta di oltre il 53% della popolazione mondiale. L’accordo copre, infatti, 95 Paesi ma ne restano esclusi alcuni particolarmente grandi e popolosi come il Brasile. Secondo l’accordo sottoscritto, inoltre, Pfizer rinuncia a percepire le somme a titolo di royalties sulle vendite dai Paesi in cui il Covid-19 rimane un’emergenza di salute pubblica e dai Paesi a basso reddito.

Secondo la sperimentazione effettuata, la pillola antivirale di Pfizer è idonea a ridurre del 89% la possibilità di ospedalizzazione o morte per gli adulti a rischio di malattie grave. Era stata infatti, già, divulgata la notizia della richiesta alla alla Food and Drug Administration degli Stati Uniti e ad altri regolatori di autorizzare la pillola il prima possibile. I test sulla pillola anti-coronavirus della Pfizer sono partiti in Russia lo scorso 12 Novembre, e continueranno fino a Marzo 2023, con sperimentazioni su un gruppo di 90 persone che ha mostrato sintomi di Covid-19, e vengono effettuati su pazienti che potranno curarsi da casa. Il farmaco è utilizzato in combinazione con il ritonavir, un farmaco per la cura dell’HIV.  L’accordo rappresenta un punto di svolta importantissimo per la lotta alla pandemia è , inoltre, il primo con cui l’azienda farmaceutica statunitense apre alla condivisione delle scoperte scientifiche relative ad un prodotto anti Covid.

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