Pnrr, Giovannini: “L’impegno alla realizzazione del Piano è prioritario. Il governo è pronto a risorse aggiuntive”

di Corinna Pindaro

“L’impegno alla realizzazione del Pnrr è assolutamente prioritario e il governo è pronto a mettere risorse aggiuntive sui progetti”, ha affermato il ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili Ernico Giovannini che ha aggiunto” sul caro materiali bisogna distinguere tra i contratti in essere e quelli nuovi. Per le nuove gare è chiaro che si deve partire da prezzi di mercato e quindi costeranno di più. Per i progetti in essere  abbiamo già assegnato delle risorse per aggiornare quei contratti”, “dopo l’approvazione del Def, il governo farà nuovi interventi perché la realizzazione delle opere del Pnrr è assolutamente prioritaria”, ha ribadito Giovannini.

Nel dettaglio, per quanto riguarda i contratti in essere il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili  ha inviato una circolare alle principali stazioni appaltanti pubbliche -Rete Ferroviaria Italiana, Anas, Autorità di sistema portuale, Provveditorati alle opere pubbliche- esortandole a regolarizzare nel più breve tempo possibile i pagamenti alle imprese delle compensazioni sui contratti in essere dovute in base agli aumenti dei prezzi dei materiali verificatisi nel 2021. In particolare, secondo quanto si apprende da una nota del ministero, le stazioni appaltanti devono procedere ai pagamenti utilizzando le risorse proprie accantonate per imprevisti nel quadro economico di ogni intervento o le altre risorse disponibili derivanti, ad esempio, dai ribassi d’asta, senza attendere la distribuzione del Fondo creato con il decreto-legge n. 121/2021, il quale interviene solo qualora le stazioni appaltanti non dispongano di risorse sufficienti. La circolare di Giovannini sottolinea che il trasferimento delle risorse del Fondo alle stazioni appaltanti “non deve in alcun modo condizionare o far posticipare i pagamenti erogabili a valere sulle risorse proprie”.

Giovannini ha, inoltre illustrato le opere cui sono destinati i fondi del Pnrr. “Considerando l’insieme dei fondi a disposizione del Ministero, oltre 61 miliardi a valere sul Pnrr e sul piano complementare, il 55% è destinato al Mezzogiorno. Si tratta non solo dell’alta velocità Napoli-Bari e della Salerno-Reggio Calabria, ma anche di molti altri interventi ferroviari, portuali e di miglioramento in generale delle infrastrutture, anche nelle Zes cioè i retroporti. La logica è quella della competitività ma anche quella dell’inclusione, infatti con questo investimento si ridurrà di quasi il 40% la disuguaglianza nell’accesso alle infrastrutture ferroviarie”, ha sottolineato il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture. Per quanto riguarda il rischio di non raggiungere gli obiettivi e perdere, quindi, i fondi del Pnrr per le amministrazioni locali in particolare del Mezzogiorno, Giovannini ha avvertito che “questo è un tema su cui bisogna essere molto attenti. Le ferrovie non le fanno gli enti locali, le fa Rfi che è un colosso da questo punto di vista. Quindi in alcuni settori è chiaro che il problema è reale, tanto è vero che il Governo ha messo a disposizione delle risorse per le amministrazioni per assumere persone o rivolgersi al settore privato per fare le progettazioni. Per altri, come quello delle infrastrutture, come le autorità portuali, le reti ferroviarie italiane, hanno le capacità di fare tutto questo, tanto è vero che i progetti sono stati già fatti e adesso sono in discussione nel dibattito pubblico per poi beneficiare delle procedure semplificate per la realizzazione”.

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