“Siamo già in ritardo per adottare la riforma che recepisce il Media Freedom Act” sottolinea Schlein, evidenziando il rischio di una procedura di infrazione per l’Italia se la situazione non verrà sanata entro agosto

Elly Schlein si smarca dal confronto sulla governance della Rai, ribadendo che il Partito Democratico non ha partecipato alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione. Secondo la segretaria dem, l’attuale gestione non rispetta la recente normativa europea, che impone un’amministrazione indipendente dalla politica.
“Siamo già in ritardo per adottare la riforma che recepisce il Media Freedom Act” sottolinea Schlein, evidenziando il rischio di una procedura di infrazione per l’Italia se la situazione non verrà sanata entro agosto. L’unico obiettivo del PD, insiste, è garantire che il Parlamento discuta e approvi una riforma che assicuri piena indipendenza alla Rai, e su questo il partito darà il proprio contributo.
Consulta: un accordo trovato tra maggioranza e opposizione
Dopo un lungo confronto, giovedì scorso si è giunti all’elezione dei quattro nuovi giudici della Corte Costituzionale. Schlein si dice soddisfatta del risultato e del voto compatto che ha caratterizzato la scelta.
“Nonostante le profonde distanze politiche, quando si tratta di garantire il buon funzionamento delle istituzioni democratiche, si trova sempre una via di dialogo”, afferma la leader dem, ricordando anche il confronto con Giorgia Meloni in merito alla questione.
Meloni e Trump: il rischio per l’Italia
In tema di politica estera, Schlein esprime preoccupazione per la scelta della premier Giorgia Meloni di presenziare all’insediamento di Donald Trump, senza una rappresentanza ufficiale dell’Unione Europea.
“Se Trump mira a trattative bilaterali con ogni Stato europeo, chi pensa di ottenere vantaggi personali rischia invece di indebolire l’Europa nel suo complesso, e quindi anche l’Italia” avverte la segretaria del PD. Per affrontare le sfide globali, conclude, è necessaria una risposta unitaria e più forte da parte dell’UE.
Le tensioni tra Europa e Stati Uniti
Schlein interviene anche sulle dichiarazioni del vicepresidente americano JD Vance, che ha attaccato i valori fondamentali dell’Europa durante la Conferenza per la Sicurezza di Monaco. Definisce le sue parole “inaccettabili” e sottolinea come l’UE, fondata sui principi democratici, non possa accettare lezioni da un’amministrazione che ha già adottato misure contro i diritti fondamentali.
L’attacco russo al Presidente Mattarella
Un altro fronte di tensione è rappresentato dalle critiche del governo russo al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. “Si tratta di un attacco inaccettabile” dichiara Schlein, esprimendo piena solidarietà al Capo dello Stato.
A suo avviso, l’Europa si trova di fronte a un bivio: deve decidere se rafforzare l’integrazione o rischiare di essere marginalizzata a livello globale. “Oggi i 27 Stati dell’UE spendono più di Russia e Cina per la difesa, ma senza una strategia comune. La sfida è utilizzare queste risorse in modo più efficace, evitando una corsa al riarmo dispersiva” sostiene la segretaria del PD.
Mozione di sfiducia contro Santanchè: la posizione del PD
Infine, Schlein affronta il tema della mozione di sfiducia nei confronti della ministra del Turismo, Daniela Santanchè. Il PD voterà a favore della mozione, ritenendo inaccettabile la permanenza in carica di una ministra rinviata a giudizio per falso in bilancio e indagata per truffa ai danni dello Stato.
Sul piano economico, la leader democratica difende il taglio del cuneo fiscale, ma critica la destra per la mancanza di proposte concrete su una tassazione più equa. “Non è un tabù discutere di una tassa sui super ricchi a livello europeo, mentre la destra si sottrae a questo confronto” conclude Schlein, ribadendo la necessità di una politica fiscale più equa e sostenibile.
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