Rassegna stampa 12 aprile

SICUREZZA

Ricostruire. Milano. Al via il G7 Trasporti, presente per l’Italia il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini. La prima sessione si è focalizzata sulla ricostruzione dell’Ucraina. Intervista a Stefano Pontecorvo, Presidente di Leonardo, secondo il quale il contributo dell’azienda sarebbe significativo ”poiché il 30-35% di quello che facciamo è in campo civile, dai radar per il controllo del traffico aereo alla meteorologia, dall’agricoltura di precisione al settore satellitare e alla digitalizzazione”.
su RAI NEWS 24

Ricostruire. Il primo giorno di G7 dei trasporti a Palazzo Reale a Milano si è aperto con una «sessione speciale» sulla cooperazione con l’Ucraina del ministro Matteo Salvini con il ministro di Kiev Oleksandr Kubrakov. Al tavolo hanno partecipato, tra gli altri, Fincantieri a Leonardo, così come Iveco, Trevi, Pizzarotti, Mapei, Autostrade per l’Italia e il gruppo Toto.
Chiara Baldi su Corriere della Sera

Pronte 30 big italiane. Al centro della giornata di ieri ha tenuto banco una sessione speciale dedicata alla difficile ricostruzione in Ucraina ancora martoriata dalla guerra. Qui, annuncia Salvini, sono già schierate 30 imprese tra cui anche le grandi firme di industria, difesa, edilizia, costruzioni, ferrovie e autostrade sedute al tavolo sulla ricostruzione, uno dei fili rossi che cuciranno la trama del vertice a guida italiana. All’appello hanno risposto Fincantieri, Leonardo, Iveco, Trevi, Mapei e Pizzarotti ma anche Autostrade per l’Italia e il gruppo Toto.
Flavia Landolfi su Sole 24 Ore

CTTP. La società statunitense Cole Engineering Services Inc si unisce al Team Aurelian di Leonardo per il prossimo contratto del Collective Training Transformation Program (CTTP) dell’Esercito britannico. Annunciato da Leonardo in occasione dell’International Training Technology Exhibition & Conference (IT²EC) 2024, che si terrà dal 9 all’11 aprile a Londra, il nuovo partner offrirà la propria esperienza nell’addestramento sintetico, avendo fornito il software Synthetic Training Environment (STE) dell’Esercito americano e l’ambiente immersivo Trainer collettivo virtuale riconfigurabile.
Su janes.com

Tassa sulla transizione. Sul fronte politico, al centro del G7 dei Trasporti di ieri a Milano c’è stato il tema della ricostruzione dell’Ucraina: il ministro Matteo Salvini ha tenuto un incontro bilaterale col suo omologo ucraino Oleksandr Kubrakov, seguito poi da un tavolo con «una trentina di aziende italiane», come ha detto lo stesso Salvini. Tra queste Atm, Autostrade per l’Italia, Enac, Enav, Fincantieri, Fs, Mapei, Gruppo Toto, Trevi, Iveco, Leonardo e Pizzarotti, tutte interessate a poter intervenire nel Paese invaso dalla Russia se e quando il conflitto finirà.
Alberto Quarati su Secolo XIX

Macron. Gli sconvolgimenti causati dalla guerra in Ucraina e il riarmo globale richiedono all’industria della difesa uno sforzo costante per produrre di più e più velocemente, ha avvertito Emmanuel Macron giovedì, mentre posava la prima pietra di una fabbrica di polvere da sparo a Bergerac.
Su Echos

Equipaggiamento. Gli acquisti di armamenti vengono decisi in funzione del peso delle coalizioni degli attori dei programmi militari.
su Le Monde

Armi elettromagnetiche. I soldati dell’esercito britannico testeranno un’arma a radiofrequenza ad alta potenza in grado di mettere fuori uso l’elettricità del nemico e di interrompere le sue operazioni militari senza che il nemico conosca la causa del problema. Nell’ambito del Progetto Ealing, gli scienziati dei laboratori di ricerca ad alta sicurezza di Porton Down hanno sviluppato un’arma in grado di spegnere i dispositivi che dipendono dall’elettricità, come computer, telefoni e droni.
su Times

La guerra con l’IA. A novembre le riviste israeliane di sinistra +972 e Local Call hanno pubblicato un’inquietante inchiesta del giornalista Yuval Abraham sull’uso da parte delle Forze di Difesa israeliane di un sistema di intelligenza artificiale per l’identificazione di obiettivi a Gaza che un ex funzionario dei servizi segreti ha descritto come una “fabbrica di omicidi di massa”.
su New York Times International

Rafforzare. Gli Stati Uniti e il Giappone hanno in programma di modernizzare le loro strutture di comando e controllo militare in quello che il presidente Joe Biden ha definito l’aggiornamento “più significativo” della loro alleanza da quando è stata creata decenni fa.
Kana Inagaki su Financial Times

Aukus. Il patto riflette uno sforzo per preservare l’equilibrio strategico nell’Indo-Pacifico. La domanda più importante sull’accordo di sicurezza non è se sia giustificato, ma se sia sufficiente.
su Financial Times

Nexter. Nell’ambito dell’economia di guerra, KNDS France sostiene di essere in grado di produrre 12 cannoni Caesar al mese (rispetto ai sei attuali). Emmanuel Macron visiterà giovedì il sito Eurenco di Bergerac per una sessione di lavoro con l’industria della difesa.
Michel Cabirol su Tribune

Spazio. L’Esa ha siglato con Thales Alenia Space, joint venture tra Thales (67%) e Leonardo (33%), un contratto di circa 522 milioni per la realizzazione del Modulo di ingresso, discesa e atterraggio su Marte (Edlm). In particolare per Tas Italia, prime contractor industriale della missione, si tratta «di una sfida tecnologica importante, che siamo orgogliosi avvenga sotto la guida italiana» ha detto il suo Ad Massimo Comparine, che ha aggiunto come l’Italia abbia «messo insieme le migliori competenze europee, in collaborazione con la Nasa, confermando il suo ruolo di leadership nell’esplorazione planetaria e scientifica. Oltre al modulo di ammartaggio, sono italiani anche il laboratorio che accompagnerà il rover su Marte, l’Analytical laboratory drawer e l’Exo Mars trace gas orbiter, il satellite che orbita attorno a Marte e che garantirà le connessioni con Terra, così come la trivella sviluppata da Leonardo che raccoglierà i campioni di suolo marziano.
Marco Battaglia su La Verita’

Fronte Est. Il generale Francesco Paolo Figliuolo: 1.100 mezzi, venti aerei e una nave sul fronte orientale della Nato. «Nel 2023 abbiamo tenuto in Italia 42 corsi e formato 1.420 militari di Kiev».
Fabrizio Caccia su Corriere della Sera

Fronte Est. Tremila uomini, 1.100 mezzi terrestri, una nave da guerra e oltre 20 assetti aerei. La fotografia dell’impegno italiano sul fianco Est della Nato, la più esposta e delicata dopo l’invasione russa dell’Ucraina, è stata tratteggiata ieri dal generale Francesco Paolo Figliuolo a capo del Comando Operativo di Vertice Interforze, nel corso di un’audizione sulle missioni internazionali davanti alle commissioni Esteri e Difesa di Camera e Senato. In Europa è il fronte più caldo e i piani della Nato prevedono di schierare 300mila uomini se il confronto con i russi rischiasse l’irreparabile.
Fausto Biloslavo su Giornale

In Niger. Il generale Francesco Paolo Figliuolo: “Non si può lasciare spazio nel Sahel a russi e cinesi, quel Paese è strategico per i flussi di migranti”. Figliuolo ha precisato che l’iniziativa nel Sahel – diretta dal ministro della Difesa Guido Crosetto – «contribuisce sinergicamente all’implementazione del cosiddetto Piano Mattei, che con strategie di cooperazione paritetiche e innovative, apre a opportunità e a forme di collaborazione con i Paesi ospitanti».
Gianluca di Feo su Repubblica

Droni. Nel giro di un anno gli ucraini sono riusciti a mettere in scacco la Flotta del Mar Nero Anche senza navi. I piloti impartiscono i comandi su una centralina non più grande di una tastiera musicale. Un operatore dell’intelligence militare di Kiev spiega come i suoi mezzi telecomandati hanno affondato già 22 imbarcazioni.
Daniele Raineri su Repubblica

Regalo. A beneficiare del nuovo scenario i big europei del settore Difesa, come Bae Systems, Rheinmetall e Leonardo. Quest’ultima, che da qualche tempo ha progressivamente ridimensionato la divisione produttiva del settore civile a favore del comparto difesa, registra in Borsa un balzo maggiore del 100%, passando da una capitalizzazione di mercato di 4,8 miliardi nel 2022 agli attuali 11 miliardi. «Lo scenario geopolitico mondiale impone un nuovo paradigma della Sicurezza Globale, dove vogliamo giocare un ruolo proattivo nell’evoluzione dell’industria europea della difesa», ha affermato l’Ad Roberto Cingolani. L’ex Finmeccanica è il primo operatore per valore degli scambi citato nella “Relazione sulle operazioni autorizzate e svolte per il controllo dell’esportazione, importazione e transito dei materiali di armamento”, relativa al 2023 e inviata dal Governo al Parlamento, che testimonia il boom del comparto italiano della Difesa sul piano dell’export.
Marianna Lentini su The Post Internazionale-TPI

Michel. L’incontro tra Giorgia Meloni e Charles Michel è durato poco più di un’ora ma è stato utile a fare il punto in vista in vista dell’ultimo appuntamento dei 27 a Bruxelles la prossima settimana, e soprattutto a sondarsi reciprocamente sulla futura Agenda strategica a cui sono legate anche le alleanze post elettorali. In ballo c’è anzitutto il prossimo governo dell’Unione, a partire dalla presidenza della Commissione. Le trattative sono infatti già in corso e al momento vedono in discesa le quotazioni del bis di Ursula von der Leyen, candidata dal Ppe.
Barbara Fiammeri su Sole 24 Ore

Francesi. Gli acquisti di armamenti vengono decisi in funzione del peso delle coalizioni degli attori dei programmi militari.
Antoine Reverchon su Monde

Detriti. Di fronte alla proliferazione dei detriti spaziali, anche i lanciatori iniziano a premunirsi contro il rischio di collisione. Latitude, una pepita di Reims, ha approfittato della fiera di Colorado Springs per arruolare i servizi di Aldoria, una start-up con sede a Tolosa, per garantire la traiettoria del lanciatore e la missione dei satelliti a bordo.
Florine Galéron su Tribune

Spazio. “La forza del Distretto — afferma Luigi Carrino, Presidente del DAC e Coordinatore del Comitato Distretti del CINA — Cluster Nazionale dell’Aerospazio — sta nella dimostrata capacità di operare in sinergia, grazie alla stretta collaborazione tra le diverse entità coinvolte, che ha portato a significativi progressi tecnologici nel corso degli anni. Da oltre dieci anni, con i nostri partner del mondo dell’impresa e della ricerca, con le Università e con il gruppo Leonardo, con Avio, con le PM, sviluppiamo progetti di innovazione e di formazione che, complessivamente, hanno raggiunto un valore di trecento milioni di euro […]”.
su Sole 24 Ore Sud

Mare. Il Ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare Nello Musumeci: «Nei prossimi anni si gioca la competizione nello spazio e nel subacqueo. Sul subacqueo non c’è una legge quadro, una normativa chiara, neanche in sede europea. Ci stiamo lavorando con una squadra ben formata: ho trovato grande disponibilità da parte della Marina Militare, della Guardia di Finanza, della Guardia Costiera, ci stiamo lavorando con la collaborazione della Fondazione Leonardo, Fincantieri, con tutte le competenze necessarie per definire una legge quadro che disciplini il ruolo pubblico e privato sotto il livello del mare, il cui grado di conoscenza per noi si ferma al 20%. L’ignoto fa paura e noi dobbiamo rendere pubblico e patrimonio di tutti quello che c’è nel mondo sottomarino».
su Latina Oggi

Fincantieri. Al Marconi-Galilei di Torre Annunziata full immersion degli studenti nella vita e nei progetti del colosso della cantieristica. Il manager Filippo Greco: «Uniamo la maestria dei nostri lavoratori con la ricerca di innovazioni e nuove fonti energetiche».
Antonino Pane su Mattino Napoli

Landini. A Bologna 15mila in piazza per la sicurezza sul lavoro dopo l’esplosione a Bargi. Si fermano Cgil e Uil, Landini attacca la Cisl: “Davanti ai morti non scioperano”. L’adesione è stata altalenante sulla Penisola, a seconda del luogo. Altissima a Bologna: l’80% nelle fabbriche metalmeccaniche (65% alla Ducati, 85% alla Toyota, 95% Lamborghini, e tutti alla Marelli in mobilitazione permanente per i licenziamenti). Alta a Torino (70% alla Leonardo e 60% alla Thales Alenia Space) o in Abruzzo.
Filippo Fiorini su Stampa

Sicurezza. Sindacati in piazza delusi dall’incontro tenuto nella Prefettura barese. Ha incrociato le braccia il 40% dei dipendenti di Csmopol Foggia, il 40% dei lavoratori di McDonalds Bari, il 40% dei dipendenti di Leonardo a Grottaglie (primo turno) e il 35% di Heineken a Massafra.
su Gazzetta del Mezzogiorno

Boeing e Grottaglie. Allo stato attuale il sito di Grottaglie ha visto perdere un centinaio di unità tra cessioni di manodopera presso altre divisioni e accompagnamenti anticipati alla pensione riducendo in maniera pesante il dato occupazionale. Della rimanente parte nel sito sono circa 200 le maestranze che prestano manodopera in trasferta in altri siti della divisione aerostrutture. Negli ultimi giorni notizie preoccupanti arrivano dalla Boeing-prosegue Rossini- la quale ha comunicato un drastico abbassamento dell’utilizzo mensile di fusoliere.
su Taranto Buonasera

Grottaglie. Sindacati in piazza delusi dall’incontro tenuto nella Prefettura barese. Ha incrociato le braccia il 40% dei dipendenti di Csmopol Foggia, il 40% dei lavoratori di McDonalds Bari, il 40% dei dipendenti di Leonardo a Grottaglie (primo turno) e il 35% di Heineken a Massafra.
su Gazzetta del Mezzogiorno

Università. “Multiversity – si legge nel rapporto di Fic Cgil Il piano inclinato – con oltre 140 mila iscritti 2022/2023 è “il principale soggetto universitario del paese, più esteso della Sapienza anche contando il suo ateneo telematico (Unitelma)”. A settembre 2023 “il gruppo ha nominato presidente Luciano Violante e creato un Advisory board per tutte le sue attività, in cui sono presenti tra gli altri Pierluigi Ciocca (ex vicepresidente Banca d’Italia), Gianni De Gennaro (già Direttore generale della Pubblica Sicurezza, Direttore del Dipartimento Informazioni per la Sicurezza e Presidente di Finmeccanica/Leonardo) […]”.
Virginia della Sala su Il Fatto Quotidiano

Italiani. Ha preso il via ieri a Milano il G7 dei trasporti. A fare gli onori di casa il vicepremier e ministro dei Trasporti Matteo Salvini. Presente anche il collega ucraino Oleksandr Kubrakov, che ha incontrato Salvini nella mattinata per un bilaterale ed è stato il protagonista di una sessione speciale sulla cooperazione con l’Ucraina subito dopo i saluti di benvenuto. I due ministri hanno poi incontrato «una trentina di imprese italiane» per parlare della ricostruzione del Paese. Tra le aziende c’erano Atm, Autostrade per l’Italia, Enac, Enav, Fincantieri, Fs, Mapei, Toto, Trevi, Iveco, Leonardo e Pizzarotti.
su Messaggero

ECONOMIA & FINANZA DALL’ITALIA E DAL MONDO

Eurobond. L’Unione europea «troverà una soluzione» per evitare che gli Stati come l’Italia perdano i soldi del Pnrr in caso di ritardi. E per quanto riguarda il post Recovery, «il dibattito sugli Eurobond è ormai aperto». Così il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel, ieri a Roma.
Marco Bresolin su Stampa

Cina strategica. Il vertice bilaterale di Verona apre la nuova fase dei rapporti d’affari tra i due Paesi. Tajani: l’obiettivo è presentare a Pechino business opportunity.
Angela Zoppo su Mf

Cina. Archiviata la Via della seta, Tajani prova ad aprire «la Via di Marco Polo». Dietro al titolo ad effetto, la strategia del ministro degli Esteri e del governo è chiara: impostare con la Cina una nuova relazione di diplomazia economica, che possa far crescere le esportazioni e attrarre investimenti cinesi.
Filippo Santelli su Repubblica

Pnrr. La richiesta italiana, avanzata nei giorni scorsi dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, è sostanzialmente irricevibile, almeno in questa fase. Perché una decisione del genere richiede l’unanimità e soprattutto una procedura che coinvolgerebbe la ratifica dei 27 parlamenti nazionali. Con modalità e tempi, dunque, piuttosto lunghi.
Claudio Tito su Repubblica

Tassi. L’Fmi promuove la Federal Reserve e raccomanda di non avere fretta ad allentare la politica monetaria, tuttavia riconosce che tassi alti negli Stati Uniti possono diventare un problema per tutti. Secondo la direttrice generale del Fondo, Kristalina Georgieva, «tassi d’interesse più alti rendono gli Stati Uniti più attraenti per i flussi finanziari e questo lascia il resto del mondo un po’ in difficoltà».
Gianluca di Donfrancesco su Sole 24 Ore

Tassi. La presidente Lagarde annuncia che qualche membro del Board avrebbe già tagliato ieri, ma la maggioranza ha preferito aspettare conferme sul calo dell’inflazione. Nel prossimo incontro saranno disponibili le nuove proiezioni macroeconomiche relative all’Eurozona.
Isabella Bufacchi su Sole 24 Ore

20 miliardi. Ritorna il BtpValore. A poche settimane dall’ultima emissione, avvenuta tra fine febbraio e inizio marzo, il Tesoro ripropone l’innovativo titolo di Stato pensato per i piccoli risparmiatori e riservato esclusivamente a loro. La nuova emissione, la quarta della serie e la seconda dell’anno, partirà il 6 maggio.
Sandra Riccio su Stampa

Consob. Federico Cornelli, commissario Consob dal giugno scorso: «Sforzo per rendere tempi e costi dei prospetti competitivi». «In Europa servono non solo regole comuni, ma anche uniformità applicativa».
Laura Serafini su Sole 24 Ore

Landini. Landini accusa Sbarra: Cisl sceglie di non protestare. Il leader replica: centinaia di assemblee. All’Enel per l’azienda l’adesione è dell’8,7%, per i sindacati supera il 50, con punte dell’80.
Claudia Voltattorni su Corriere della Sera

Sostenibilità. Una crescita sostenibile è la sola possibile, tenendo conto non solo del fattore ambientale, ma anche di quello economico e sociale. Principi riaffermati ieri, nella sesta edizione del Sustainable Economy Forum, organizzato da San Patrignano e Confindustria.
Nicoletta Picchio su Sole 24 Ore

Letta. L’Europa ha affidato a due ex primi ministri italiani, Mario Draghi e il socialista Enrico Letta, la ricerca di soluzioni per il futuro economico dell’Unione. Il primo deve fornire una relazione sul declino della competitività nell’UE e il secondo sullo stato del mercato unico. Sono le due facce della stessa medaglia L’economia continentale perde peso a causa dell’aggressiva concorrenza statunitense e cinese e della frammentazione di un grande mercato di 44 milioni di abitanti. Letta riceve Actualldad Económlca/EL MUNDO alla conferenza internazionale di The European HouseAmbrosetti, sul Lago di Como, giorni prima della consegna della sua relazione, il 18. Martedì ha incontrato il presidente della Commissione europea. Ursula von der Leyen, e il primo ministro belga De Croo, e ieri con Pedro Sánchez, i tre grandi promotori della loro opera. La loro ricetta: ridurre la burocrazia e unificare i mercati finanziario, energetico e delle telecomunicazioni per raccogliere fondi sufficienti per finanziare la transizione verde e difendersi dalla Russia… e dagli Stati Uniti.
Francisco Pascual su El Mundo

Tlc. «Ciò che affligge le telecomunicazioni europee è una crisi di sistema competitivo e non di tecnologie: occorre intervenire sul primo, se si vuole che le seconde creino valore – spiega il sottosegretario all’Innovazione Alessio Butti, che si appresta a presentare a Bruxelles una serie di proposte a nome del governo italiano per il Digital network act europeo, attraverso cui verrà ridefinito l’assetto regolamentare del settore -. Spesso si invoca un mercato unico europeo delle telecomunicazioni attraverso un consolidamento che dovrebbe portare ad avere 4-5 grandi operatori a livello continentale. Una richiesta, va ricordato, che non tutti sostengono con convinzione».
Federico de Rosa su Corriere della Sera

Tim. Il fondo candida Laurence Lafont, ex manager Google, al numero tre della lista. Giuseppe Bivona e Marco Taricco contro lo spezzatino, la cessione del Brasile carta di riserva.
Antonella Olivieri su Sole 24 Ore

Tim. Con un colpo di scena o con un botto, la festa di Telecom Italia finirà presto. Il destino dell’ex monopolista di Stato, pesantemente indebitato, dipende dalla vendita della rete fissa al gruppo di private equity KKR per una cifra fino a 22 miliardi di euro. Sostenuta dall’Ad Pietro Labriola, l’operazione ridurrebbe i debiti di circa 14 miliardi di euro e darebbe al gruppo ora noto come TIM la possibilità di partecipare al consolidamento del settore. Una buona notizia per l’Italia, meno per la comunità degli hedge fund, che perderebbe una scommessa record vicina al miliardo di euro.
su Financial Times

Ita-Lufthansa. È scattato il conto alla rovescia per la risposta alla Commissione europea che nello Statement of objections inviato lo scorso 25 aprile al Mef e a Lufthansa aveva dato un mese di tempo per rispondere ai rilievi mossi sull’acquisizione da parte del vettore tedesco di una quota di minoranza di Ita Airways. Il presidente di Ita Airways Antonio Turicchi: «Stiamo rispondendo alle obiezioni sollevate dalla Ue».
Giorgio Pogliotti su Sole 24 Ore

Ryanair. La low cost irlandese pronta ad investire ancora in Italia ma detta le sue condizioni. Criticata l’indagine antitrust su posizione dominante del vettore.
Mara Monti su Sole 24 Ore

Musk. Tesla crolla in Borsa. Si appanna l’immagine di azienda sostenibile. Si moltiplicano i contenziosi giudiziari. La stella dell’imprenditore funambolico non brilla più.
Eugenio Occorsio su Espresso

Canada. Pablo Rodriguez, Ministro canadese dei Trasporti, partecipa al vertice ministeriale G7 a Milano dedicato alla mobilità e alla connettività. I rischi commerciali nel Mar Rosso e in Medio Oriente – spiega – possono essere limitati con l’expertise maturata dal Canada. “Abbiamo la possibilità, anzi la capacità di offrire un programma per rendere i viaggi aerei più sicuri, su larga scala. Nel settore civile e anche nei teatri di guerra. Dobbiamo cambiare le regole, non è tollerabile che vi sia rischio di viaggio”.
Roberto da Rin su Sole 24 Ore

Urso. Le ultime quarantotto ore restituiscono una sintesi dei complicati rapporti tra il governo e Stellantis. L’Alfa Romeo Milano oggi è costruita a Tychy dove è prodotta anche la Fiat 600.
Andrea Ducci su Corriere della Sera

Exor. Nella lettera agli azionisti il ruolo centrale di Ferrari: «Non vediamo l’ora di vincere». Cresce l’impegno nella salute: già investiti quasi 4 miliardi di euro nel settore.
Marigia Mangano su Sole 24 Ore

Mps. Gli azionisti di Mps dicono sì al bilancio 2023. E danno al contempo il via libera allo stacco di una cedola che non si vedeva da 13 anni dalle parti di Siena. Ma a dire sì a tutto ciò è soprattutto il Mef, socio di peso del Montepaschi con il 26% del capitale. Che con una mossa al limite del paradossale, dà il disco verde – come da previsioni – alla proposta del Cda di non pagare la tassa sugli extraprofitti introdotta dal Governo stesso con il Decreto Asset.
Luca Davi su Sole 24 Ore

POLITICA & CRONACA DAL MONDO

Corriere della Sera
12-04-2024 Kiev, passa la nuova leva Ancora raid sulle centrali «Finiti i missili Patriot» (Serafini Marta) pag. 17 [solo testo]

Contro le centrali elettriche. Putin lascia al buio intere regioni dell’Ucraina, l’obiettivo è paralizzare il Paese. II Parlamento di Kiev approva la legge per arruolare i più giovani. Zelensky: “Abbiamo bisogno di difesa aerea, di nuovi sistemi Patriot, non di occhi chiusi e lunghe discussioni”.
Giuseppe Agliastro su Stampa

Aiutare Kiev. Il nuovo presidente della Finlandia ha avvertito gli altri leader della NATO di essere meno “bellicosi” nella loro retorica contro la Russia e di preparare invece i loro eserciti per un potenziale conflitto.
Henry Foy su Financial Times

Russia. Restare o andarsene? Questo è il dilemma che si pongono i circa 120 soldati tedeschi ancora in Niger, dove sono andati per fare squadra con francesi e americani. Ora i francesi se ne sono andati, gli americani sono in un limbo, i russi flettono i muscoli e i tedeschi si chiedono se possono proteggere da soli il fianco meridionale dell’Europa dalla minaccia del caos nel Sahel.
Sylvie Kauffmann su Financial Times

Spie. Egisto Ott, uno dei migliori agenti segreti che l’Austria abbia avuto, è stato arrestato a Vienna. I legami in Russia e la rete in Italia, che porta anche a due carabinieri del Ros.
Mara Gregolet su Corriere della Sera

Iran. Gli 007 Usa: “Imminente l’attacco a Israele”. Lufthansa cancella la tratta su Teheran. Gli F-15 dello Stato ebraico in volo con l’aviazione cipriota: “Pronti a ogni scenario”. La ministra degli Esteri tedesca Baerbock chiama gli iraniani “Evitare l’escalation”.
Nello Gatto su Stampa

Iran. I governi occidentali e arabi si stanno affrettando a convincere l’Iran a mostrare moderazione, dopo che gli Stati Uniti hanno avvertito gli alleati che Teheran è vicina a una rappresaglia militare contro Israele per l’attacco al consolato di Damasco.
Henry Foy su Financial Times

Iran. L’Iran non lo vuole, Hezbollah non lo vuole, gli Stati Uniti non lo vogliono e Israele sembra esitare. Eppure la probabilità che la guerra di Gaza ne provochi un’altra è alta. Finché la tragedia di Gaza continuerà, ogni giorno che passa aumenta il rischio di un secondo conflitto in Medio Oriente, che trascinerebbe il Libano nel tumulto. Ci stiamo avvicinando.
Alain Frachon su Monde

Iran. Paura di bombardamenti da più fronti. Secondo l’intelligence, tra gli obiettivi Tel Aviv, insediamenti sul Golan e il centro di ricerca nucleare nel Negev.
Fabio Tonacci su Repubblica

Ostaggi. Il portavoce dei familiari: «Finché non saranno tutti a casa lotteremo». Secondo il governo, sono 34 quelli morti, per gli Stati Uniti sarebbero di più.
Greta Privitera su Corriere della Sera

Centcom. L’inviato americano per il Medio Oriente Brett McGurk ha chiesto a Riad, Abu Dhabi e Doha di consegnare un messaggio a Teheran per allentare le tensioni. Anche Mosca – che ha sconsigliato i propri cittadini dal viaggiare in Medio Oriente – ha esortato i Paesi della regione alla prudenza.
su Stampa

Tempo scaduto. Di fronte alle crescenti pressioni in patria e all’estero per la guerra a Gaza e per il rischio di un conflitto regionale, il primo ministro israeliano è più che mai ostile. Anche i suoi critici più severi si guardano bene dal liquidarlo.
James Shotter su Financial Times

Europarlamento. In un contesto reso accesissimo dall’incombente campagna elettorale, il Parlamento europeo ha chiesto ieri alla Commissione europea di revocare la nomina di un esponente tedesco a inviato speciale per le piccole e medie imprese.
Beda Romano su Sole 24 Ore

Ue. Dopo una legislatura tanto straordinaria, le elezioni europee di giugno 2024 non possono certo essere ordinarie. Il voto — come in tutte le democrazie — è finalizzato a eleggere e rinnovare le istituzioni che guidano questa comunità tanto «giovane» quanto geograficamente grande. Ma, inevitabilmente, l’esito delle urne influenzerà e forse determinerà il destino stesso dell’Ue.
Claudio Tito su Espresso

Mobilitazione. Ci sono voluti mesi di trattative e tensioni, culminate nello scontro tra il presidente Zelensky e l’allora capo delle forze armate Zaluzny, ma alla fine la legge sulla mobilitazione è realtà. È stata approvata in seconda lettura, annacquata rispetto a premesse insostenibili e sventrata della sua costola più attesa, la norma che avrebbe dovuto sancire il ricambio per i soldati esausti: la “smobilitazione”. Dovranno pazientare insieme alle mogli che da mesi scendono in piazza per il loro ritorno. I russi all’assalto delle centrali elettriche.
Paolo Brera su Repubblica

POLITICA & CRONACA DALL’ITALIA

Meloni. Ancora in campo le ipotesi di un bis di von der Leyen e di una promozione di Roberta Metsola. Giro di consultazioni sulle posizioni-chiave dei prossimi 5 anni: una rosa di nomi per Commissione, Consiglio e Parlamento. C’è anche Draghi.
Tommaso Ciriaco su Repubblica

Draghi. In un’ora di colloquio a Palazzo Chigi, la premier Giorgia Meloni e il presidente del Consiglio europeo Charles Michel hanno avuto modo anche di sfiorare il tema dei futuri vertici europei, quelli che sorgeranno dai nuovi equilibri dell’Europarlamento. D’altronde una delle ragioni delle visite di Michel nelle capitali dell’Ue è anche quella di sondare le intenzioni dei leader sulle nomine.
Ilario Lombardo su Stampa

Draghi. Aumentano le possibilità che l’ex primo ministro italiano Mario Draghi diventi il prossimo presidente della Commissione europea dopo le elezioni europee di giugno. Lui Il presidente francese Emmanuel Macron vorrebbe che “un peso massimo”, dotato di credibilità internazionale, affrontasse le sfide dell’Ue nei prossimi anni. Mario Draghi (Roma, 76 anni), ex presidente della Banca centrale europea, a cui va il merito di aver salvato l’euro, è considerato una delle figure più importanti dell’UE per la sua esperienza, credibilità e prestigio internazionale. Secondo il quotidiano ‘La Repubblica, sono iniziati i colloqui informali tra i leader europei, rilanciando la lettera di Draghi, vista la caduta delle opzioni dell’attuale presidente della Commissione, Von der Leyen, che ha già annunciato la sua candidatura alla rielezione. Sul tavolo c’è sempre anche un terzo nome: quello della maltese Roberta Metsola, presidente del Parlamento europeo.
su Abc

Strappo. In Puglia lo strappo di Conte: «Cinquestelle fuori dalla giunta Emiliano». E così, a un giorno dalla terza ondata di arresti in meno di due mesi, si è dimessa l’assessora al Welfare Rosa Barone e hanno rimesso le deleghe i consiglieri grillini. «No a due pesi e due misure», ha rincarato Conte, che conferma il sostegno a Michele Laforgia contro il candidato pd Vito Leccese. Anche Fratoianni, di Sinistra italiana, chiede a Emiliano di «azzerare la giunta». Schlein furente. Le carte degli arresti: «Profili di allarme sociale e mercimonio».
Francesco Strippoli su Corriere della Sera

Schlein. La strategia di Conte per lucrare consensi sulla questione morale. Telefonata di fuoco tra la leader dem e il governatore “Ci ho messo la faccia”.
Lorenzo de Cicco su Repubblica

Calenda. «Noi siamo coerenti, gli altri fanno le ammucchiate», afferma Carlo Calenda. «I nostri eletti alla fine finiranno tutti nello stesso gruppo, il Renew Europe. Mentre Maraio finirà nel Pse, Bonino nei Liberali, Cuffaro nel Ppe».
Concetto Vecchio su Repubblica

Autonomia. Accordo segreto in maggioranza: la Lega incassa la discussione generale ma l’ok arriverà da giugno in poi. Paga il prezzo della rivolta di FI che arriva dal Sud. Incognita premierato: FdI sospetta che il Carroccio voglia annacquare la riforma.
Emanuele Lauria su Repubblica

Migranti. Frattura nella maggioranza dopo l’approvazione delle nuove norme da parte dell’Europarlamento. Piantedosi: “Sono soddisfatto”. Critiche da Lega e Fratelli d’Italia: “Serve una posizione più dura”.
Francesco Grignetti su Stampa

Università. Il costituzionalista: “I valori devono essere indirizzati a un impegno costruttivo, non distruttivo. Le proteste partono da venature di antisionismo che prima o poi diventano forme di antisemitismo”.
Serena Riformato su Stampa

Centrale. Ora le vittime nel disastro della centrale elettrica di Suviana, sull’Appennino bolognese, sono arrivate a sei. Il lavoro dei soccorritori, al buio, nel ventre della struttura allagata e sventrata dallo scoppio, è andato avanti senza sosta e ha permesso il recupero dei corpi di Paolo Casiraghi, Adriano Scandellari e Alessandro D’Andrea. Resta un disperso da ritrovare. Intanto, a Bologna e anche in altre città i lavoratori hanno riempito le piazze e le strade: «Basta stragi sul lavoro».
Alfio Sciacca su Corriere della Sera

Subappalti. Quattro le società a cui erano stati affidati i lavori Abb, Voith Hydro, Lab Engineering e Siemens Quest’ultima aveva coinvolto altre due aziende. Per la perizia tecnica bisognerà aspettare che i locali siano liberati dall’acqua. Della centrale messi sotto sequestro solo i due piani dove avvenuta la tragedia.
Grazia Longo su Stampa

Nessun allarme. «Non ci risultano segnalazioni di problemi sulla sicurezza». L’ad di Enel Green Power Salvatore Bernabei risponde agli allarmi lanciati dai sindacati dopo l’incidente alla centrale di Suviana. Assicura che «stanno facendo tutto per sostenere le famiglie coinvolte», ma sulla cause non si sbilancia: «È troppo presto per parlarne».
Marco Bettazzi su Repubblica

Pisicchios’. ll duo di Alfonsino e Enzo Pisicchio, arrestati per corruzione e altri reati: avevano elenchi di parenti da piazzare. Un lavoro già ce l’aveva Enzo Pisicchio, dipendente di Leonardo Spa (totalmente estranea all’indagine). Impiego che forse, per via del suo attivismo politico, trascura un po’. Il 22 ottobre 2019, intercettato, il fratello Alfonsino chiede: “Dice che vai a Roma. Che vai a fare?”. E lui risponde: “In azienda, ogni tanto. E’ un anno e mezzo che non mi vedono”.
Vincenzo Bisbiglia su Il Fatto Quotidiano

Stessi errori. L’ex presidente della Camera e magistrato disconosce la «questione morale». «Ma tutta la politica si è sdraiata sul lettino del pm. Troppe intercettazioni».
Aldo Torchiaro su Riformista

COMMENTI E CONTRIBUTI

Tassi. La Bce non muove i tassi e non spiega. Non fare e non parlare significa ritardare. Il ritardo se va bene è inutile, se vale male è dannoso. Già a marzo la Bce ha fatto l’errore di non fare e non parlare. Ieri ha continuato a sbagliare. L’unica buona notizia è che hanno smesso a decidere all’unanimità.
Donato Masciandaro su Sole 24 Ore

In bilico. La partita non è chiusa. Per Biden esiste un sentiero che porta alla vittoria. È un sentiero stretto che passa per Michigan, Wisconsin e Pennsylvania e che dipende molto dalla sua capacità di ridestare speranze e paure, per non parlare di quel pizzico di fortuna che tante volte decide le vicende umane.
Roberto D’Alimonte su Sole 24 Ore

Strappo. Lentamente la cosiddetta questione morale sta investendo anche il M5S. Il trionfalismo col quale Giuseppe Conte ieri ha annunciato l’uscita di quattro consiglieri, tra cui un’assessore, dalla giunta regionale pugliese non cancella un imbarazzo evidente.
Massimo Franco su Corriere della Sera

Alleato nemico. Le indagini giudiziarie sono per il Movimento 5 Stelle quel che gli sbarchi di migranti sono per la Lega: un sempreverde, un cavallo di battaglia, un ricostituente. Da Bibbiano il M5S non è mai uscito del tutto. Il Pd faccia pulizia al suo interno, ché serve senz’altro. Poi decida con calma se si può mettere in piedi un’alleanza con un leader il cui obiettivo principale è spianare l’alleato con questi mezzi.
Stefano Cappellini su Repubblica

Migranti. Non è stato un bello spettacolo, ma alla fine il Parlamento europeo ha votato sì: tutte e dieci le misure del nuovo Patto sull’Immigrazione e l’Asilo sono state approvate l’altro ieri. Le reazioni sono state molto diverse, dal trionfalismo acritico alla condanna senza appello. I socialisti e democratici si sono sempre distinti per la capacità di votare uniti, componendo ex ante eventuali differenze di orientamenti. Speriamo si tratti solo di un incidente di percorso: è importante che la tradizione continui.
Maurizio Ferrera su Corriere della Sera

Draghi. Basta osservare la Bce dell’oggi e del suo vertice per rilevare l’enorme differenza a favore di quella dell’era Draghi e della presidenza di quest ultimo, sotto tutti gli aspetti. È questa parte del cursus honorum di Draghi da tener presente.
Angelo De Mattia su Mf

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