Rassegna stampa 21 maggio

SICUREZZA

Grottaglie, lo Spartan sostituirà il Canadair. Si chiama Spartan il super aereo messo a punto da Leonardo a Grottaglie nel contrasto agli incendi. II velivolo è stato provato ieri. E sono già molti gli ordini che stanno arrivando all’azienda dall’estero. Lo Spartan potrebbe prendere il posto dei Canadair, gli aerei in servizio dagli anni Novanta contro l’emergenza incendi.
Cesare Bechis su Corriere del Mezzogiorno Puglia

Dubbi sul tavolo in Regione. La Regione Puglia convoca per il 30 maggio un tavolo sullo stabilimento Leonardo di Grottaglie, alla luce della crisi che investe la commessa Boeing del 787 (a Grottaglie si produce parte della fusoliera), ma i sindacati ne chiedono subito il rinvio per avere l’azienda presente.
su Nuovo Quotidiano di Puglia edizione di Taranto

Saudia Airlines compra 105 Airbus. Airbus ha conquistato il primo posto nella prima giornata del Future Aviation Forum, la cui seconda edizione si tiene a Riyadh, in Arabia Saudita. Lunedì Saudia Airlines ha annunciato di aver ordinato al costruttore europeo 105 aeromobili a corridoio singolo della Famiglia A320.
Anne Bauer su Echos

Airbus. Un “accordo storico”, valutato in 19 miliardi di dollari, il più grande nella storia della ricca monarchia del Golfo.
Florentin Collomp su Figaro

Titanio e alluminio arabi per Boeing e Airbus. L’Arabia Saudita punta sul settore aeronautico per attrarre investimenti nei prossimi anni, un obiettivo annunciato al Forum sull’Aviazione di Riyad a partire dalla collaborazione con i principali costruttori di aerei Boeing e Airbus sull’utilizzo delle risorse di alluminio e titanio, materie prime per eccellenza per la fabbricazione degli aerei.
Mara Monti su Sole 24 Ore

Joint venture. Entra nel vivo la joint venture annunciata tre mesi fa tra Fincantieri ed Edge, gruppo della difesa emiratino con base ad Abu Dhabi. Si chiamerà Maestral e ha già ricevuto un ordine da 400 milioni di euro per dieci pattugliatori destinati alla Guardia Costiera degli Bnirati Arabi Uniti. Edge detiene una partecipazione del 51% mentre la direzione gestionale è affidata al colosso italiano della cantieristica guidato da Pierroberto Folgiero. E la joint venture, con diritti di prelazione per gli ordini esterni al perimetro Nato, può mettere le mani su una pipeline commerciale legata alle navi militari con base negli Emirati dal valore stimato di 30 miliardi di euro. L’accordo che formalizza la nascita della jv, annunciata perla prima volta a febbraio, è stato firmato ieri, dopodiché è stato annunciato anche l’importante ordine per dieci pattugliatori d’altura (Opv) tecnologicamente avanzati di 51 metri.
Andrea Deugeni su Mf

Un nuovo mercato strategico. La joint venture parte con una commessa da 400 milioni. Il Ceo Folgiero: «Si apre un nuovo mercato strategico». Lo scenario nel settore della difesa comincia a farsi affollato. Fra i colossi europei in prima fila, oltre all’italiana Leonardo, ci sono i francesi di Safran e Thales, gli inglesi di Bae System e la tedesca Rheinmetall. A complicare il quadro c’è la crisi del Mar Rosso.
Piercarlo Fiumanò su Piccolo

Difesa e dazi, l’attualità di parole desuete. Difesa e dazi: tra queste due parole, che si pensava fossero ormai uscite dal nostro vocabolario, ruota oggi il destino dell’Europa, tra evoluzione, verso una forte e nuova entità politica, o lenta e progressiva dissoluzione, come è stato al principio del 900, se pure su scala minore, con la lenta sofferta decadenza dell’esperimento «federale» austro-ungarico.
Giulio Tremonti su Corriere della Sera

Ala, certificazione legale. Sistema innovativo frutto di un’intesa con Toshiba e con la startup Tolemaica. Il gruppo napoletano è tra i principali player mondiali nella logistica per aerospazio. Annunciata l’apertura di una branch italiana della controllata Sintersa (sistemi di cablaggio) nei prossimi mesi.
Vera Viola su Sole 24 Ore

Argotec. Argotec lavorerà al programma innovativo Rapid Spacecraft Acquisition Services. Il fondatore David Avino: «Per noi è una svolta, premiata la nostra visione strategica». Selezionate solo quattro aziende, la Pmi torinese può contare sulle sue due strutture presenti in Maryland e Florida.
Luca Orlando su Sole 24 Ore

Space Meeting Veneto. Oltre 250 aziende del settore aerospazio provenienti da 25 Paesi, 150 buyer tra italiani e internazionali e 25 startup parteciperanno a Space meetings Veneto. Più di 5mila incontri d’affari B2B (erano stati 3mila nel 2023) e oltre 2.200 visitatori, tra cui 500 studenti iscritti. Sono numeri in crescita quelli della seconda edizione di Space meetings Veneto, da ieri al Venezia Terminal Passeggeri.
Barbara Ganz su Sole 24 Ore

Droni per le merci. È veneto il primo volo mai realizzato in Italia con un drone a idrogeno verde per il trasporto di merci. Lo testimonia un suggestivo filmato mostrato al termine della firma dell’accordo di collaborazione tra Enac, Regione Veneto e Save. A partire dal prossimo anno i materiali biomedicali potranno essere così trasportati in volo verso gli ospedali. Prevista la realizzazione di due vertiporti a Venezia e a Chioggia a partire dal 2026.
Giorgio Barbieri su Nuova Venezia – Mattino di Padova – Tribuna di Treviso

Un drone per la luna. “Con il nostro drone puntiamo a navigare tra le cavità lunari per capire come usarle per le missioni spaziali. Il primo lancio ci sarà nel 2026”: Stefano Pescaglia non ha nemmeno trent’anni ma con Evolunar vuole rivoluzionare il futuro dell’esplorazione della Luna. Un drone, LuNaDrone, che pesa meno di 20 kg, per guardare all’interno delle caverne del nostro satellite.
Fabrizio Goria su Nord Ovest Economia

Atos e Bce. Secondo le informazioni riportate da “La Lettre”, la Banca Centrale Europea detiene circa il 20% del debito obbligazionario del gruppo informatico francese Atos, che attualmente si trova in difficoltà. Ciò equivale a mezzo miliardo di euro di obbligazioni. Questo fa della Bce il più grande creditore singolo di Atos.
Anne Drif su Echos

ECONOMIA & FINANZA DALL’ITALIA E DAL MONDO

Debito. Altolà dal Fmi: «In Italia debito troppo alto, l’Italia ritiri le misure le misure fiscali anti-crisi inefficienti». Un attacco al Superbonus. La raccomandazione del Fondo monetario internazionale nel rapporto stilato alla fine della missione a Roma. Crescita del Pil in frenata.
Federico Fubini su Corriere della Sera

Piano casa. Ultimi ritocchi per il decreto salva casa, destinato a sanare piccole modifiche interne ed esterne , come lo spostamento di muri o tramezzi, l’ampliamento di finestre, l’installazione di tende esterne. In tutto saranno toccati tre livelli di irregolarità, da quello solo formali fino a quelle più incisive, che sarà possibile regolarizzare grazie alle eccezioni alla doppia conformità. Il Consiglio dei ministri slitta da domani a venerdì.
Giuseppe Latour su Sole 24 Ore

Ascensore bloccato. Rapporto Cida-Censis. Ceto medio in crisi, quasi il 50% teme il declassamento. Il 74,4% ritiene bloccato l’ascensore sociale. Il 75% è convinto di peggiorare. L’80,6% degli italiani ritiene che il sistema fiscale deve premiare chi crea impresa, lavoro, opportunità.
Claudio Tucci su Sole 24 Ore

Stato azionista. È di oltre 275 milioni il costo del salvataggio di 27 imprese in crisi nelle quali lo Stato è azionista o sta per diventarlo. Altri 127 milioni pronti per definire 8 operazioni.
Carmine Fotina su Sole 24 Ore

Meno costruzioni più elettronica. Il fatturato dell’industria italiana dovrebbe stabilizzarsi sui 1.160 miliardi di euro a fine anno, a prezzi correnti, con un incremento di 25o miliardi rispetto al 2019, a chiusura di un ciclo post-Covid da record. A dirlo è il rapporto sui settori industriali realizzato dal centro studi di Intesa Sanpaolo e da Prometeia. A prezzi costanti, le attese sono di moderato rimbalzo (+0,6%), che consentirà di recuperare solo in parte quanto perso nel corso del 2023 (-2,1%).
Andrea Rinaldi su Corriere della Sera

Scontro legale con Putin. Unicredit vuole opporsi alla decisione con cui venerdì 17 il tribunale arbitrale di San Pietroburgo e della regione di Leningrado ha sequestrato 463 milioni di euro di asset del gruppo italiano. La banca ha allo studio diverse opzioni legali per cercare di ribaltare il provvedimento che ha colpito conti e proprietà nell’ambito di una vertenza che si trascina da quasi un anno.
Luca Gualtieri su Mf

Ryanair da record. Un anno da record per Ryanair che ha chiuso a marzo il 2024 con utili netti in crescita del 34% a 1,92 miliardi di euro, il fatturato a 13,44 miliardi di euro (+25%) e un traffico di 184 milioni di passeggeri in crescita del 9% rispetto all’anno precedente e oltre il 23% rispetto al pre-Covid. I risultati sono in linea con le aspettative dal momento che il vettore aveva già rivisto al ribasso la guidance dell’utile netto in un range compreso tra 1,85 e 1,95 miliardi di euro a causa della chiusura del business con alcune agenzie online e della consegna di un numero minore di aerei da parte della Boeing.
Mara Monti su Sole 24 Ore

Rotte green. Pasqualino Monti ad dell’Enav: “Scattano le nuove norme per tratte nazionali semplificate e senza deviazioni. Novanta milioni di chili di cherosene in meno all’anno. Traffico oltre i livelli pre-Covid, nel 2024 crescita del 12%”. “Per il nostro gruppo il bilancio del 2023 è stato da record sia per il fatturato sia per il dividendo”.
Luigi Grassia su Stampa

Enel. Addetti alla rete elettrica, specialisti per la transizione energetica e tecnici specializzati nell’assemblaggio e produzione di moduli e celle fotovoltaici. Sono alcuni dei profili di cui Enel è alla ricerca per rafforzare l’organico: nel triennio la società farà 2mila assunzioni che andranno a sostenere il piano di investimenti di circa 12,2 miliardi per l’evoluzione e il rafforzamento della rete.
Cristina Casadei su Sole 24 Ore

POLITICA & CRONACA DAL MONDO

Arrestate Netanyahu e Sinwar. La Corte dell’Aia ha chiesto l’arresto per i capi di Hamas, per il premier israeliano Netanyahu e per il ministro della Difesa Gallant. L’accusa è di «crimini contro l’umanità». Per Hamas riguarda i massacri del 7 ottobre e lo «sterminio, presa di ostaggi, violenza sessuale, tortura». Ai politici israeliani viene imputata l’offensiva a Gaza che ha portato a «denutrizione come strumento di guerra, sterminio, assassinio, attacchi contro la popolazione civile».
Davide Frattini su Corriere della Sera

La rabbia di Biden. Il presidente americano Joe Biden sceglie la parola «oltraggiosa» per definire la decisione del procuratore della Corte Penale Internazionale di chiedere il mandato d’arresto per crimini contro l’umanità peril premier israeliano Benjamin Netanyahu; il segretario di Stato Antony Blinken parla di scelta «vergognosa». E dal Consiglio per la Sicurezza nazionale il portavoce John Kirby dice che è «ridicola l’equivalenza fra Hamas e Israele».
Alberto Simoni su Stampa

Subito a Kiev 50 miliardi. La Casa Bianca pretende dalla presidenza italiana del G7 di utilizzare gli extraprofitti degli asset russi congelati in Europa per aiutare l’Ucraina a difendersi e ricostruire il Paese. E non si accontenta dei 3 miliardi di interessi generati dai fondi bloccati nelle banche europee, ma immagina di anticipare fino a 50 miliardi di euro, calcolando che quel canale di approvvigionamento possa continuare a garantire risorse per i prossimi 15 o 20 anni.
Tommaso Ciriaco su Repubblica

Tajani e la stabilità dell’Iran. Tra Iran e Israele, tra Palestina e Russia, sono tanti e delicatissimi i dossier internazionali che coinvolgono anche l’Italia. Antonio Tajani segue ogni vicenda con la stessa parola d’ordine: «Pace». E sulla scomparsa di Raisi dice: «Speriamo prevalga in tutti l’interesse a stabilizzare l’area, perché il conflitto non si allarghi e si possa al più presto arrivare a una pace che garantisca i diritti di tutti».
Paola di Caro su Corriere della Sera

Iran, tra lutto e proteste. Nel relitto ritrovato a 20 chilometri dal confine con l’Azerbaigian i corpi carbonizzati di altre 7 persone: tra di loro il ministro degli Esteri. A fine mese le elezioni per scegliere il suo successore. II Paese resta sempre diviso tra il dolore e le proteste.
Monica Sargentini su Corriere della Sera

I falchi a caccia di un leader da imporre al Paese. Khamenei non lascerà spazio ai riformisti al voto del 28 giugno. Pochi margini anche per la piazza, massacrata dopo le proteste per Mahsa. Si fa strada il nome di Ghalibaf come possibile candidato dei conservatori.
Gabriella Colarusso su Repubblica

Guasto tecnico. L’agenzia di Stato Irma si è affrettata a chiudere il caso: «Il presidente ha trovato il martirio nello schianto di un elicottero causato da un guasto tecnico». Una versione netta, diffusa anche in lingua inglese, che cerca di spazzare via qualsiasi sospetto. Ma dubbi, illazioni e teorie complottiate sono destinate ad aleggiare a lungo sopra i rottami.
Gianluca di Feo su Repubblica

Improbabile che il regime vacilli. La morte del presidente iraniano Ebrahim Raisi in un incidente in elicottero ha inferto un duro colpo al regime islamico e alla sua guida suprema, l’ayatollah Ali Khamenei. Khamenei ha perso un fidato luogotenente, ma è improbabile che la morte del presidente possa far vacillare il regime.
Andrew England su Financial Times

Nuovo ricorso per Assange. Julian Assange potrà presentare un nuovo ricorso contro l’estradizione negli Stati Uniti. A stabilirlo ieri l’Alta Corte britannica che scongiura così la possibilità che l’attivista australiano venga consegnato alla giustizia statunitense.
Marta Serafini su Corriere della Sera

POLITICA & CRONACA DALL’ITALIA

Rifare in Europa quello che ho fatto in Italia. Giorgia Meloni è «fiera» che dopo un anno e mezzo a Palazzo Chigi la gente comune le dia ancora del tu, segno che il governo «non ha creato distanza e sono ancora una persona del popolo». Il mancato confronto con Schlein? Un’occasione persa, ha dato fastidio a qualcuno. L’obiettivo è una maggioranza di centrodestra.
Monica Guerzoni su Corriere della Sera

Boomerang per il centrodestra. Dario Franceschini mette in guardia la maggioranza sul premierato: «Noi siamo contro questa riforma e faremo di tutto per fermarli perché riteniamo che sia devastante per l’equilibrio del sistema democratico italiano. Però, se guardassimo solo alla nostra convenienza, paradossalmente dovremmo ringraziarli, perché il loro è un atto di autolesionismo politico e sarà un boomerang per il centrodestra».
Maria Teresa Meli su Corriere della Sera

Prodi. Un’internazionale progressista, in risposta a quella «reazionaria, di estremismo internazionale» organizzata a Madrid da Vox, con la partecipazione della premier Meloni. È l’idea lanciata dall’ex presidente della Commissione europea, Romano Prodi, che non si stanca di chiedere al Pd «proposte forti, concrete, precise, che diano un senso di futuro».
Eleonora Capelli su Repubblica

Toti. Nell’indagine genovese sul sistema Toti entra in scena il cervellone tecnologico. Lo stesso già usato per processare i dati del procedimento riguardante il disastro del ponte Morandi. Lo chiamano «la Bestia» perché è in grado di processare una mole imponente di documenti (60 terabyte), come quelli raccolti dalla Guardia di Finanza che sta lavorando sul campo.
Giuseppe Guastella su Corriere della Sera

Spinelli. Aldo Spinelli cita come destinatari dei suoi aiuti «Pd, Lega, Forza Italia, Bonino» e rivendica: «Io ho fatto la campagna elettorale per la Paita». Un cognome che pesa tantissimo, in Liguria quello di Raffaella, 49 anni, senatrice di Italia viva, partito per il quale riveste il ruolo di coordinatrice nazionale.
Alessandro Fulloni su Corriere della Sera

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