Rassegna stampa 24 maggio

SICUREZZA

Partnership. Roberto Cingolani, amministratore delegato di Leonardo, sostiene la necessità di una partnership paritaria tra Italia, Giappone e Regno Unito nel Global Combat Air Programme (GCAP) per lo sviluppo di un jet da combattimento di sesta generazione, sfidando la ripartizione della proprietà che, secondo quanto riferito, è di 4:4:2 a favore di Regno Unito e Giappone. Il programma, che mira a creare un sistema aereo da combattimento con elementi con e senza equipaggio entro il 2035, è attualmente in fase di valutazione delle competenze per determinare il contributo di ciascun Paese. Cingolani sottolinea l’importanza della tecnologia e delle considerazioni industriali rispetto alla politica nel determinare la catena di fornitura, suggerendo che il coinvolgimento di più partner potrebbe aiutare a gestire l’onere finanziario e ad espandere il mercato.
su sia.nikkei.com

Equa ripartizione. Roberto Cingolani, amministratore delegato dell’azienda italiana di difesa Leonardo, si è espresso a favore di un’equa ripartizione degli investimenti e del lavoro tra Giappone, Regno Unito e Italia nello sviluppo congiunto del jet da combattimento di nuova generazione nell’ambito del Global Combat Aviation Program (GCAP). Il programma, che mira a un impiego entro 35 anni, sarà gestito dall’organizzazione internazionale GIGO, con sede nel Regno Unito, con leadership e personale a rotazione dai tre Paesi. Sebbene Leonardo porti con sé una significativa esperienza nel campo dell’aviazione, i negoziati sugli investimenti e sulla condivisione dei costi sono in corso, con problemi di allineamento degli interessi di ciascun Paese e di gestione delle informazioni sensibili.
su nikkei.com

La spinta della AI. Simone Ungaro di Leonardo ha illustrato l’uso di un supercomputer per analizzare dati di volo di elicotteri, creando un “gemello digitale” che aiuta nella manutenzione predittiva, parte di un obiettivo più ampio di sostenibilità e integrazione multidominio nelle forze armate. L’evento ha anche affrontato la sfida della carenza di competenze STEM in Italia e l’importanza di competenze non solo tecnologiche ma anche logiche e etiche per gestire l’intelligenza artificiale. Ungaro e Frank Pagano hanno sottolineato l’importanza di rimanere aperti al cambiamento e di considerare l’IA come uno strumento da comprendere e testare, promuovendo l’informazione e la collaborazione attraverso piattaforme come Solvers Wanted.
Anna Marino su Sole 24 Ore Festival dell’Economia

Galileo. Approfondimento a tutta pagina dedicato alle tecnologie sviluppate da Leonardo a Genova per il servizio criptato PRS del programma satellitare Galileo, con interviste ai tecnici dell’azienda. In uno scenario geopolitico che, come ricordato da Roberto Cingolani anche durante la presentazione del nuovo Piano Industriale, impone un nuovo paradigma della sicurezza globale, il contributo di Leonardo al PRS – dai ricevitori resistenti a interferenze malevole e cyber-attacchi fino al software dei centri di sicurezza del servizio – supporta l’interoperabilità multi-dominio facendo leva su tecnologie come elettronica, cyber security, comunicazioni, comando e controllo e cifratura, storicamente fiori all’occhiello di Leonardo a Genova. Sul quotidiano, spazio anche agli altri contributi tecnologici forniti dal Gruppo Leonardo per Galileo, che coinvolgono diversi stabilimenti italiani.
Simone Gallotti su Secolo XIX

Le immagini di Euclid. Svelate dall’Agenzia Spaziale Europea immagini inedite dell’universo raccolte dal telescopio spaziale Euclid. In evidenza sui media toscani e lombardi il contributo di Leonardo alla missione. Sono stati infatti realizzati tra Nerviano (MI) e Campi Bisenzio (FI) i micro propulsori a gas freddo che consentono a ESA di controllare l’orientamento della sonda con correzioni di direzione di osservazione infinitesimali. A Nerviano nascono i pannelli fotovoltaici che assicurano l’alimentazione di tutti i sistemi del satellite.
su Giorno e locali toscani

Il futuro nello spazio parla italiano. L’Italia sta giocando un ruolo sempre più importante nel futuro dell’esplorazione spaziale, con l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) che ha commissionato due contratti per lo sviluppo di un servizio cargo riutilizzabile, destinato a rifornire le stazioni spaziali entro il 2028, con un’importante partecipazione italiana attraverso la joint venture Thales Alenia Space e Altec. La prima fase del progetto si concentrerà sullo sviluppo economico-finanziario e tecnologico del veicolo spaziale, mentre la seconda fase culminerà con una missione dimostrativa di consegna e rientro di carico pressurizzato alla ISS. L’industria spaziale italiana si dimostra robusta e in crescita, con oltre 400 aziende che contribuiscono a un valore di circa tre miliardi di euro nel 2021 e prospettive di investimenti significativi nei prossimi anni, inclusi fondi dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
Marco Battaglia su La Verita’

Piano europeo per la sfida nello spazio. Paola Severino e Roberto Battiston hanno sottolineato l’importanza di un programma europeo unitario per affrontare le sfide dello spazio, evidenziando la necessità di superare le rivalità tra Stati e coinvolgere il settore privato, in particolare il venture capital, per non rimanere indietro rispetto a USA e Cina. Severino ha messo in luce i rischi e le opportunità dell’economia spaziale, tra cui il potenziale monopolio nelle comunicazioni satellitari e la questione dei rifiuti spaziali, sottolineando la necessità di un ente internazionale per la regolamentazione. Infine, hanno discusso l’evoluzione della percezione dello spazio, da bene comune a terreno di contesa, e l’importanza del diritto internazionale nel mantenere la pace e gestire le risorse spaziali, con previsioni di una space economy in forte crescita.
Manuela Perrone su Sole 24 Ore

Il meno pagato. L’Assemblea di Leonardo voterà sulla nuova politica di remunerazione per il 2024, che prevede aumenti per l’amministratore delegato Roberto Cingolani e altri dirigenti, al fine di ridurre il divario retributivo rispetto al mercato. Nonostante gli aumenti, il CEO di Leonardo rimarrà tra i meno pagati rispetto ai suoi colleghi internazionali e italiani, con l’obiettivo di una politica salariale più competitiva. La nuova politica include un incremento della parte variabile del compenso, con premi a breve termine che possono raggiungere l’80% della retribuzione fissa e azioni gratuite fino al 100% della retribuzione fissa per il lungo termine, ma il pacchetto complessivo rimane sotto il primo quartile del mercato di riferimento.
Angela Zoppo su Mf

Test e deterrenza. La Francia ha condotto un’esercitazione militare, denominata “Operazione Durandal”, per dimostrare la sua capacità nucleare e rispondere alle manovre russe, lanciando un missile aria-terra ASMPA rinnovato senza testata nucleare, costruito da Mbda e in particolare al 25% da Leonardo e al 75% da Airbus e Bae Systems. Il ministro della Difesa francese, Sebastien Lecornu, ha enfatizzato l’importanza della credibilità della deterrenza nucleare francese, che sarà ulteriormente rafforzata con l’introduzione del nuovo missile nucleare di quarta generazione entro il 2035. La Francia sta aggiornando la sua intera forza nucleare, inclusi i sottomarini balistici nucleari, con l’obiettivo di diventare il pilastro della difesa europea, specialmente in un contesto di possibile riduzione dell’impegno americano nella NATO.
Alessandro Farruggia su Giorno – Carlino – Nazione

Boeing sotto controllo dice l’Aesa. Dopo una serie di incidenti atipici e problemi di sicurezza, l’Agence européenne de la sécurité aérienne (AESA) ritiene che Boeing stia migliorando la situazione, con il primo piano d’azione che sta dando risultati positivi e un secondo piano previsto per la fine di maggio. Il direttore esecutivo dell’AESA, Florian Guillermet, ha espresso ottimismo riguardo le misure correttive adottate da Boeing, pur precisando che il controllo diretto del costruttore aeronautico è di competenza della Federal Aviation Administration (FAA) americana, con cui l’AESA collabora attraverso uno scambio di informazioni. Nonostante i recenti problemi di qualità e sicurezza, inclusi incidenti come componenti mal fissati e non conformità nei fuselaggi, l’AESA si dice fiduciosa nella capacità di Boeing di risolvere le questioni e migliorare la propria cultura della sicurezza.
Léo Barnier su Tribune

Un nuovo direttore civile per le armi alla Difesa. Un nuovo Dpcm in esame preliminare dal Consiglio dei ministri mira a rafforzare i poteri del ministero della Difesa nella politica industriale delle armi, introducendo la figura di un direttore civile, nominato dal ministro, per gestire le iniziative nel settore militare-industriale. Questo cambio segna una svolta rispetto al passato, dove la politica industriale della Difesa era coordinata da un generale, spostando maggior peso decisionale in ambito civile e politico. Il documento prevede anche la creazione di un comitato di esperti per promuovere la cultura della Difesa nei campi della comunicazione, cultura e ricerca scientifica e tecnologica.
su Sole 24 Ore

Atos. Il gruppo informatico Atos è al centro di intense discussioni e dissensi tra i creditori riguardo alle strategie di salvataggio, con il presidente Jean-Pierre Mustier che richiede rispetto per la procedura in atto. La banca BNP Paribas, ritenuta vicina al miliardario ceco Daniel Kretinsky, è stata esclusa dal comitato di negoziazione, mentre i creditori si dividono tra il sostegno alla proposta di Kretinsky, che prevede un taglio radicale del debito, e quella meno dolorosa per i creditori del primo azionista David Layant. Atos, confrontandosi con una rapida erosione delle proprie attività e un debito finanziario di 4,8 miliardi di euro, ha tempo fino al 31 maggio per trovare un piano di salvataggio che garantisca la continuità aziendale e ottenga l’approvazione della maggioranza dei creditori, con il sindacato CFE-CGC che sollecita attenzione per il futuro dei dipendenti.
Gwenaelle Barzic su Echos

Sparisce la Difesa tra i candidati. In vista delle imminenti elezioni europee, si è tenuto un dibattito tra i cinque principali candidati alla presidenza della Commissione Europea, affrontando temi cruciali come economia, lavoro, sicurezza, ambiente, democrazia, migrazione e innovazione, ma con una notevole assenza di discussione sulla difesa comune, nonostante il contesto della guerra in Ucraina. La presidente uscente Ursula von der Leyen del Partito Popolare Europeo si è confrontata con candidati di varie fazioni politiche, ma senza la partecipazione dei conservatori di Ecr e dei sovranisti di Identità e Democrazia. La ricerca di una guida per la Commissione europea per la prossima legislatura è in corso, con una leadership chiara ancora da definire.
Silvia Valente su Mf

Difesa dividendo di pace. È stata una pura coincidenza che cinque anni fa Ursula von der Leyen, ex ministro della Difesa, sia diventata presidente della Commissione europea. Il principale fattore decisivo per la politica della CDU è stato il fatto di essersi inserita bene nel puzzle del personale, particolarmente complesso dopo le elezioni europee del 2019. Il presidente francese Emmanuel Macron, che allo stesso tempo voleva sostituire la sua connazionale Christine Lagarde alla presidenza della Banca centrale europea, trovò in von der Leyen un tedesco che gli piaceva, e l’allora cancelliere Angela Merkel (CDU) non ebbe obiezioni al suo partito comunque collega. Le prequalificazioni di Von der Leyen come ministro della Difesa non hanno avuto alcun ruolo. All’epoca nessuno poteva o voleva prevedere che presto l’UE avrebbe dovuto svolgere un ruolo serio nella difesa nazionale. Da un lato ciò è dovuto al fatto che la politica di difesa e di sicurezza non rientrava nell’agenda politica.
Werner Mussler su Frankfurter Allgemeine

Esercito europeo. La discussione sull’istituzione di un esercito europeo è tornata alla ribalta a causa delle tensioni geopolitiche e della necessità di una difesa comune europea, con proposte come la Strategia industriale per la difesa dell’Unione europea (Edis). Tuttavia, ci sono ostacoli significativi, come la mancanza di una politica estera comune e la resistenza di alcuni Stati membri, oltre alla necessità di unanime consenso per l’istituzione di una difesa comune. Nonostante ciò, l’UE mira a ridurre la dipendenza dalle importazioni di armi e a incrementare gli acquisti congiunti per migliorare l’efficienza e l’autonomia strategica, con l’obiettivo di rafforzare la difesa europea senza compromettere la collaborazione con la NATO.
Giulio Alibrandi su The Post Internazionale-TPI

Grottaglie. Lo stabilimento Leonardo di Grottaglie, che produce fusoliere per aerei, sta affrontando una grave crisi occupazionale con 1.300 addetti diretti e 350 dell’indotto in bilico a causa della riduzione della produzione e della dipendenza da un unico committente. I lavoratori, preoccupati per il futuro, hanno già visto alcuni colleghi trasferirsi in altri stabilimenti e temono ulteriori riduzioni di personale, mentre i sindacati spingono per una diversificazione produttiva per uscire dalla crisi.
Gabriella Casabona su L’Edicola del Sud Taranto

Venti giorni in più. Il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha concesso altri 20 giorni per valutare le offerte integrative per salvare e rilanciare Industria Italiana Autobus, evitando la liquidazione e mantenendo l’asset strategico per l’Italia. Durante l’incontro con i rappresentanti sindacali e delle regioni interessate, è stata discussa l’unica proposta vincolante ricevuta dal Gruppo Seri, con il Ministero che valuta la proposta di Invitalia e impone due clausole per garantire la continuità produttiva. Il processo di cessione coinvolge anche gli assessori regionali di Emilia-Romagna e Campania per assicurare il rilancio degli stabilimenti, con un impegno economico significativo richiesto ai soci uscenti per sostenere il piano industriale e il riequilibrio finanziario.
su Gazzetta di Modena-Reggio-Nuova Ferrara

ECONOMIA & FINANZA DALL’ITALIA E DAL MONDO

Parte la nuova Confindustria. Emanuele Orsini è stato eletto presidente di Confindustria con il 99% dei voti, promuovendo un approccio più informale e diretto, con l’intenzione di dialogare e unire. Orsini sostiene l’energia nucleare, propone la formazione dei lavoratori stranieri nei loro paesi e l’accesso a alloggi a prezzi accessibili, e si impegna a presentare proposte a costo zero per stimolare gli investimenti. Tra le sue priorità vi sono anche la ripresa del dialogo con i sindacati, la contrarietà ai referendum sul Jobs Act, e la promozione di una legge di bilancio che rinnovi il taglio del cuneo fiscale, nonché il sostegno al progetto del Ponte sullo Stretto di Messina, a condizione che vengano realizzate le infrastrutture necessarie.
Rita Querzè su Corriere della Sera

Oggi il salvacasa. Il decreto Salva casa, in discussione oggi in Cdm, prevede la possibilità di sanare violazioni edilizie fino al 5% della superficie per immobili fino a 100 metri quadrati, con una tolleranza minore per strutture più grandi. Il decreto modifica la disciplina della doppia conformità per gli abusi meno gravi, mantenendo il requisito per gli interventi realizzati senza titolo o in totale difformità. Inoltre, il decreto Superbonus stabilisce la durata di dieci anni per le nuove detrazioni fiscali legate ai lavori edilizi e affronta la questione del redditometro, orientandosi verso una riforma che ne limiti l’applicazione
Mario Sensini su Corriere della Sera

Meno bonus, il governo in cerca di risorse. Il governo italiano è sotto pressione per trovare risorse finanziarie in risposta alle richieste di correzione fiscale da parte del Fondo Monetario Internazionale (FMI), che chiede una correzione di 60 miliardi di euro, e della Commissione Europea, che si appresta ad avviare una procedura per deficit eccessivo a causa di un disavanzo che ha superato il 7,4% del PIL. Mentre il FMI suggerisce tagli significativi, inclusi quelli ai bonus fiscali e all’edilizia, e raccomanda di aumentare l’età pensionabile, il governo Meloni si impegna a mantenere il taglio del cuneo fiscale e la riduzione delle aliquote Irpef, con un pacchetto del valore di 15 miliardi di euro. La Commissione Europea presenterà presto una traiettoria di riduzione del debito e del deficit che l’Italia dovrà seguire, portando a misure di austerità che includeranno tagli alle spese pubbliche e privatizzazioni, mentre il governo spera di aumentare le entrate attraverso nuovi strumenti anti-evasione.
Giuseppe Colombo su Repubblica

Ita-Lufthansa, Bruxelles si sbaglia. Uno studio dell’Università Bicocca di Milano mette in dubbio le preoccupazioni della Commissione Europea riguardo l’acquisizione di Ita Airways da parte di Lufthansa, sostenendo che il mercato italiano dell’aviazione rimarrebbe altamente competitivo anche dopo la fusione. Utilizzando l’indice Herfindahl-Hirschman, lo studio evidenzia che Ita detiene meno del 10% del mercato e che l’indice di concentrazione per i voli intercontinentali rimarrebbe intorno ai 1.600 punti, indicando una competizione sana e non molto diversa dall’attuale situazione senza l’acquisizione. Inoltre, lo studio sottolinea la crescente connettività indiretta e la concorrenza da parte di altri vettori e modalità di trasporto, come il treno ad alta velocità, mentre riconosce la difficoltà per Ita Airways di operare con successo in modo indipendente, data la sua marginalità negativa rispetto alla media dei vettori europei.
Angela Zoppo su Mf

A Fiumicino crescono le merci. L’aeroporto di Roma Fiumicino ha guidato la crescita del traffico merci aereo in Italia nel primo trimestre del 2024, con un incremento del 68% rispetto allo stesso periodo del 2023, raggiungendo 54.603 tonnellate. Nonostante Milano Malpensa rimanga lo scalo principale per il cargo con 178.945 tonnellate, la crescita complessiva del trasporto merci aereo negli scali italiani è stata del 16,8%. I dati, presentati durante il convegno dell’Osservatorio cargo aereo, evidenziano l’importanza delle rotte verso l’Asia e le Americhe e sottolineano la necessità per l’Italia di attrarre una maggiore quota di traffico merci che attualmente va ad altri aeroporti europei.
Gianni Dragoni su Sole 24 Ore

POLITICA & CRONACA DAL MONDO

Mosca non tocchi i confini del Baltico. Il ministro degli Esteri lituano Gabrielius Landsbergis esorta l’Unione Europea e la NATO a rispondere con fermezza alle minacce russe di modificare unilateralmente i confini marittimi sul Baltico, coinvolgendo anche altri Paesi come Estonia, Svezia e Polonia. Landsbergis sottolinea la necessità di una risposta politica e misurata, e suggerisce un maggiore supporto all’Ucraina, incluso l’invio di armamenti non ancora forniti, come missili a lunga gittata. Inoltre, evidenzia l’importanza di mantenere aperte tutte le opzioni, compresa la possibilità di un intervento militare europeo, in risposta all’escalation russa e per sostenere l’Ucraina.
Federico Fubini su Corriere della Sera

Ukraine bond. Al vertice del G7 a Stresa, la segretaria al Tesoro degli Stati Uniti, Janet Yellen, ha proposto l’emissione di “Ukraine Bonds” per finanziare le necessità dell’Ucraina, utilizzando i proventi degli asset russi congelati. Il piano, che potrebbe arrivare fino a 50 miliardi di dollari, ha ricevuto il sostegno di Canada e Regno Unito, ma incontra resistenze tecniche, legali e politiche da parte dei paesi dell’Unione Europea, con la Germania in prima linea. La decisione finale sul meccanismo e l’ammontare del debito sarà discussa al summit di giugno in Puglia, con l’obiettivo di raggiungere un accordo politico di massima e lasciare i dettagli ai negoziati successivi
Filippo Santelli su Repubblica

Confisca dei beni Usa in Russia. Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato un decreto che autorizza la confisca di beni statunitensi in Russia, come risposta alle azioni considerate ostili da parte degli USA, inclusi gli espropri subiti dai russi in America. Sul fronte militare, la situazione in Ucraina si aggrava con l’attacco russo a Kharkiv che ha causato vittime e distruzione, mentre Kiev chiede sistemi di difesa Patriot e la possibilità di usare armi americane contro il territorio russo, una mossa che il segretario di Stato USA Blinken sta spingendo Biden a considerare. Il ministro degli Esteri ucraino Kuleba sottolinea l’urgenza di ricevere supporto militare per prevenire un’escalation del conflitto in Europa, evidenziando che ogni ritardo aumenta il rischio di una guerra più ampia e il numero di vittime.
su Sole 24 Ore

Raid di Kiev in Russia con armi Usa, Washington verso il si. Gli Stati Uniti e il Regno Unito stanno valutando di permettere all’Ucraina di utilizzare le loro armi per colpire obiettivi in Russia, una mossa che potrebbe intensificare significativamente il conflitto e che ha già provocato minacce di ritorsione da parte di Mosca. Il Segretario di Stato americano Blinken, dopo una visita a Kiev, è incline a cambiare la politica di fornitura di armi per consentire all’Ucraina di difendersi meglio contro l’offensiva russa, specialmente nelle regioni settentrionali. Queste considerazioni arrivano mentre la Francia mostra la sua forza con un test missilistico nucleare e il G7 discute l’utilizzo dei beni russi congelati per sostenere l’Ucraina, segnali di un sostegno occidentale deciso a Kiev nonostante le minacce di Putin.
Paolo Mastrolilli su Repubblica

Biden pensa all’Ue per il valico di Rafah. La Casa Bianca sta negoziando con l’Unione Europea per gestire il valico di Rafah, mentre il Primo Ministro israeliano Netanyahu avverte di conseguenze per i Paesi europei che hanno riconosciuto lo Stato palestinese e si prepara a fronteggiare un’indagine sulle responsabilità della strategia di difesa. Netanyahu respinge le accuse di non aver previsto l’invasione di Hamas e si difende dalle critiche, mentre l’opposizione chiede un’inchiesta di Stato e aumenta la pressione per un cambiamento di rotta del governo. Le trattative per la liberazione degli ostaggi riprendono, nonostante l’ultimo tentativo sia fallito a causa di una proposta dei mediatori egiziani accettata da Hamas ma non condivisa dalle altre parti coinvolte.
Davide Frattini su Corriere della Sera

Pechino assedia Taiwan. Pechino ha lanciato un’esercitazione militare a sorpresa intorno a Taiwan, denominata “Spada congiunta 2024-A”, per simulare attacchi e prendere il controllo dell’isola, in risposta a quello che considera il tradimento indipendentista del presidente taiwanese William Lai. Le manovre hanno coinvolto il dispiegamento di forze cinesi in cinque aree strategiche e sono state interpretate come una punizione per Lai e un avvertimento contro l’interferenza straniera, con gli Stati Uniti che hanno chiesto moderazione di fronte a questa mossa ritenuta sconsiderata. Il governo taiwanese ha risposto mobilitando le proprie forze e mantenendo la posizione di non sottomissione alla Repubblica Popolare Cinese, mentre Pechino suggerisce che queste esercitazioni saranno solo l’inizio di una serie di azioni simili.
Guido Santevecchi su Corriere della Sera

POLITICA & CRONACA DALL’ITALIA

Von der Leyen sulla Meloni: con lei lavoro bene. Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, ha espresso apprezzamento per il lavoro svolto con la premier italiana Giorgia Meloni, riconoscendola come europeista, ma ha sottolineato divergenze sui diritti LGBT. Nel contesto della campagna elettorale, il partito tedesco di estrema destra Afd è stato espulso dal gruppo Identità e Democrazia per commenti controversi, mentre Forza Italia ha ribadito il rifiuto di alleanze con Marine Le Pen, che a sua volta nega di voler uscire dalla NATO e distruggere l’UE, proponendo invece un riorientamento delle politiche europee. La situazione politica europea rimane complessa, con alleanze e identità politiche in discussione, e la posizione di Meloni è chiara nel promuovere un’Europa che valorizzi le specificità nazionali senza eccessiva burocratizzazione.
Paola di Caro su Corriere della Sera

Salvini: meno Europa e niente Draghi. Matteo Salvini, leader della Lega, invoca unità nel centrodestra per influenzare un cambiamento nell’Unione Europea, opponendosi alle politiche attuali e sostenendo una “svolta green” solo se graduale. Critica le politiche europee su auto elettriche e tasse sulla casa, proponendo un approccio meno invasivo e più graduale, e rifiuta di sostenere Mario Draghi a livello europeo, puntando a una maggioranza di centrodestra. Salvini enfatizza l’importanza delle prossime elezioni per il futuro dei suoi figli e si oppone fermamente all’idea di inviare truppe italiane in Ucraina, allineandosi con le posizioni del Papa per la pace.
Marco Iasevoli su Avvenire

Weber: Afd è partito nazista e Salvini l’ha aiutato. Manfred Weber, presidente del Partito Popolare Europeo (PPE), sottolinea l’importanza di una nuova difesa e di un’economia più forte per l’Europa, identificando come priorità il rafforzamento dell’industria e la sicurezza contro le minacce esterne, come quella russa. Critica il partito Alternative für Deutschland (AfD), definendolo neonazista e accusa Salvini di averlo rafforzato con la sua collaborazione, mentre ora lo considera isolato in Europa. Weber invita al compromesso serio, soprattutto rivolgendosi al Partito Democratico italiano, e sostiene la necessità di una gestione efficace dell’immigrazione, evidenziando il nuovo Patto sulla migrazione e l’asilo approvato dall’UE.
Francesca Basso su Corriere della Sera

Tajani: nessun dialogo con Le Pen. Antonio Tajani, leader di Forza Italia, ha escluso un dialogo con Marine Le Pen durante la convention del partito a Roma, sottolineando la sua volontà di riproporre un’intesa fra popolari, liberali e conservatori, nonostante i sondaggi suggeriscano che raggiungere il 10% sia un obiettivo difficile. Tajani ha aperto la possibilità di collaborazione con Salvini, pur essendo in contrasto con lui nei giorni precedenti, e ha ribadito la distanza dalle posizioni di estrema destra, evocando lo spirito europeista e distinguendosi dal leader della Lega. L’evento ha avuto un tono nazional-popolare, con esibizioni musicali e la presenza di varie personalità, riflettendo un mix di orgoglio berlusconiano e spettacolo, con Tajani che ha sottolineato l’importanza di portare voti al partito.
Emanuele Lauria su Repubblica

La versione di Toti. Il governatore della Liguria, Giovanni Toti, è stato interrogato per otto ore dai pm a Genova, rispondendo a 180 domande e presentando una memoria difensiva di 17 pagine, sostenendo di aver agito nell’interesse pubblico e che ogni euro ricevuto è stato usato per la politica in modo tracciabile. Le accuse nei suoi confronti includono corruzione e voto di scambio, con particolare attenzione ai finanziamenti ricevuti dai Comitati Toti da imprenditori, come Aldo Spinelli per la concessione del terminal Rinfuse. Toti respinge le accuse, affermando che non ci sono collegamenti tra i finanziamenti e gli atti della Regione, mentre Antonio Tajani afferma che la decisione sulle dimissioni spetta a Toti stesso.
Giuseppe Guastella su Corriere della Sera

(Associated Medias) – Tutti i diritti sono riservati