Rassegna stampa 27 giugno

SICUREZZA

Rutte. Il primo ottobre, il premier uscente dei Paesi Bassi, Mark Rutte, assumerà l’incarico di segretario generale della Nato, come annunciato sul sito dell’organizzazione. Rutte, noto per il suo stile informale e le capacità diplomatiche, ha ricevuto l’approvazione degli alleati e ha elogiato il lavoro del suo predecessore Jens Stoltenberg. Affrontando sfide come la guerra in Ucraina e le tensioni con Turchia e Ungheria, Rutte dovrà utilizzare la sua esperienza per guidare l’Alleanza in un periodo complesso, mantenendo la sua reputazione di mediatore efficace.
su Corriere della Sera

Incognita Trump. Mark Rutte, primo ministro olandese da 14 anni, è stato nominato nuovo Segretario generale della NATO, con insediamento previsto per il primo ottobre, succedendo al norvegese Jens Stoltenberg. Rutte, sostenuto dagli USA e dalla Gran Bretagna, è riconosciuto come un pragmatico e un costruttore di consenso, e si impegna a mantenere un forte sostegno all’Ucraina, in linea con la politica del predecessore. La sua nomina, tuttavia, porta con sé incertezze legate alle future elezioni presidenziali USA e alla posizione di Donald Trump, oltre alle sfide rappresentate dai movimenti nazionalisti e populisti e dalle tensioni con la Cina.
Luca Miele su Avvenire

Convertiplano. Leonardo ha condotto con successo una serie di voli dimostrativi del suo convertiplano AW609, decollando dallo stabilimento di Cascina Costa di Samarate (Varese) e atterrando sulla portaerei Cavour, grazie alla collaborazione con la Marina Militare e la Guardia di Finanza. Il convertiplano AW609 unisce la capacità di decollo e atterraggio verticale di un elicottero con la velocità e l’autonomia di un aereo, mirando a rivoluzionare il trasporto rapido punto-punto e le missioni governative grazie alle sue prestazioni e alla cabina pressurizzata. Il programma AW609, che ha già accumulato oltre 1900 ore di volo, beneficia delle competenze uniche di Leonardo nel settore dei fast rotorcraft e le recenti prove rappresentano un passo avanti nello sviluppo di applicazioni governative e nella valutazione delle capacità del convertiplano.
su Gazzetta del Mezzogiorno

Appontaggio. Dal 3 al 12 aprile 2024, il convertiplano AW-609 di Leonardo ha completato con successo i primi test di appontaggio sulla portaerei CAVOUR della Marina Militare, volando dalla base di Samarate a Grottaglie e poi alla portaerei. Le prove hanno incluso 15 diverse condizioni di avvicinamento e decollo, contribuendo a migliorare le capacità operative del convertiplano per impieghi navali e marittimi. Il convertiplano Leonardo AW609 ha dimostrato la sua efficacia in ambiente marittimo e la sua configurazione finale di produzione. Le attività dimostrative hanno mostrato i vantaggi del convertiplano in termini di capacità, sicurezza e versatilità, con l’obiettivo di rispondere a esigenze governative e di pubblica utilità. Leonardo sta ora esaminando i dati delle prove per determinare le potenziali modifiche per le operazioni in mare e sta discutendo con le autorità italiane in merito alla certificazione, con l’obiettivo di aderire alle normative FAA statunitensi.
_su analisidifesa.it, su rid.it, su aviationweek.com _

Spartan. Cerimonia istituzionale di consegna a Baku del C27J di Leonardo per l’Azerbaijan. La cooperazione bilaterale si estende oltre la sfera militare, con l’Italia come principale partner economico europeo dell’Azerbaijan, enfatizzata dal ruolo cruciale del gasdotto Trans Adriatico (TAP) nella diversificazione delle fonti energetiche europee. Il partenariato strategico tra Azerbaijan e Italia si manifesta anche nella ricostruzione del Karabakh, nella cooperazione nel settore dell’educazione e in prospettive di sviluppo in settori emergenti come le energie rinnovabili e l’innovazione digitale, promettendo un ulteriore rafforzamento delle relazioni bilaterali e contribuendo alla stabilità e alla prosperità regionale.
su aliber.az

Docuserie. Terza puntata di “Piloti Caccia – International Flight Training School” su Raidue, docuserie in quattro puntate prodotta da Panamafilm, in collaborazione con Aeronautica Militare, Leonardo, Difesa Servizi e con il contributo di CAE Defense & Security per la regia di Annalisa Mutariello. La serie racconta un anno di vita all’interno della scuola di addestramento avanzato al volo nella base militare di Decimomannu, punto di riferimento in Europa e nel mondo per l’addestramento avanzato dei piloti destinati ai caccia di nuova generazione.
su Raidue

Maggior difesa. Durante un discorso alla Camera, la Presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni ha enfatizzato la necessità per l’Europa di assumersi maggiori responsabilità in termini di sicurezza e difesa, in risposta all’aggressione russa all’Ucraina, sottolineando l’importanza di una politica industriale comune e la costruzione di un solido pilastro europeo della NATO. Tuttavia, nonostante il discorso assertivo, l’Italia è uno dei pochi paesi NATO che non solo non raggiungerà l’obiettivo del 2% del PIL in spese militari, ma vedrà addirittura una diminuzione della spesa, passando dall’1,50% del 2023 all’1,49% del 2024. Questa incongruenza tra le dichiarazioni di Meloni e l’azione del governo italiano solleva dubbi sulla coerenza tra le parole e i fatti, con un appello a dimostrare un impegno concreto in linea con gli obiettivi dichiarati.
su Foglio

Digital twin. Il “digital twin” rappresenta l’ultima frontiera delle tecnologie digitali per la modellizzazione, simulazione e previsione, essenziale per anticipare malfunzionamenti e pianificare la manutenzione in sistemi complessi come quelli industriali. Leonardo, azienda leader nel settore Aerospazio, Difesa e Sicurezza, utilizza il digital twin e altre tecnologie avanzate per analizzare dati e migliorare la sicurezza e l’efficienza dei suoi prodotti e servizi. L’azienda, fondamentale per lo sviluppo del Paese, affronta le sfide del business e della sicurezza globale, integrando tecnologie digitali lungo tutta la filiera del valore, dallo sviluppo alla consegna, e giocando un ruolo chiave nell’industria continentale.
su MF Speciale 35 Anni

Pomigliano. Il settore aerospaziale di Leonardo a Pomigliano d’Arco aspetta il progetto Nemesi, destinato a modernizzare lo stabilimento con un investimento totale di 113 milioni di euro, di cui 52 milioni in aiuti di Stato. Essenziali per la transizione digitale dello stabilimento, assunzioni e commesse. La situazione preoccupa i lavoratori e il vescovo di Nola ha espresso solidarietà, sottolineando i rischi occupazionali e la necessità di nuovi piani industriali per garantire il futuro dell’industria aerospaziale campana.
Antonio Averaimo su Avvenire

Incertezza. I lavoratori delle aziende Jabil e Leonardo in Campania affrontano un’estate di incertezza e preoccupazione per il futuro dei loro posti di lavoro. Sindacati e rappresentanti dei lavoratori stanno lottando per la difesa dei posti di lavoro e richiedono maggiori attenzioni e investimenti, sottolineando l’importanza delle aziende per l’economia regionale e la necessità di assunzioni per rinnovare la forza lavoro. La vertenza ha ricevuto solidarietà da esponenti politici e dal vescovo di Nola, con la speranza che le istituzioni continuino a supportare la causa dei lavoratori.
Raffaella Cetta su Conquiste del Lavoro

MotoreItalia. Civitanavi Systems, azienda marchigiana fondata nel 2012 e quotata dal 2022, specializzata nella produzione di sistemi e sensori inerziali per la navigazione in condizioni critiche, ha attirato l’attenzione del colosso americano Honeywell, che ha lanciato un’OPA milionaria. La tecnologia inerziale di Civitanavi, che integra l’uso di fibra ottica, si rivela cruciale quando il segnale GPS è inaffidabile, conquistando il mercato grazie a costi contenuti e innovazione. Il successo dell’azienda è attribuito al suo team di eccellenza, radicato nelle Marche ma esteso a livello nazionale, e alla filosofia di trattare i clienti come partner, offrendo un servizio clienti proattivo e personalizzato, che fa sì che aziende con Leonardo la considerino “a breath of fresh air”.
Alberto Gerosa su Mf

IA. In Italia, solo il 15% delle aziende ha completato il trasferimento al digitale, mentre molte si sono fermate alla fase pilota, nonostante l’investimento di 5 miliardi di euro in smart factory, secondo in Europa dopo la Germania. Il seminario organizzato da Porsche Consulting e Philip Morris Manufacturing e Technology, in cui hanno partecipato le principali imprese italiane come Barilla, Campari, Ferrero, Fincantieri, Gsk (GlaxoSmithKlein) e Leonardo, ha evidenziato la necessità di un approccio olistico all’innovazione, che integri tecnologia e capitali umani, e non si limiti a copiare azioni umane. L’intelligenza artificiale, se correttamente implementata, può migliorare l’efficienza produttiva e il lavoro, ma in Italia manca ancora il coraggio di rischiare e un uso più efficace dell’intelligenza artificiale per potenziare le capacità umane.
Stefano Cingolani su Foglio

Aerospazio. Ala, società del gruppo Egm specializzata in logistica e distribuzione per l’industria aeronautica e aerospaziale, ha inaugurato un nuovo impianto produttivo a Siviglia, Spagna, attraverso la controllata Sintersa, acquisita nel 2022. Il nuovo stabilimento, che si estende su 5.000 metri quadrati, rafforza la presenza internazionale di Ala, che negli ultimi anni ha aperto sedi in UK, Germania e un hub logistico in Francia. Questa espansione è guidata dalla crescente domanda nel settore della difesa e dell’aerospazio, con l’Andalusia che si distingue per la presenza di importanti attori e una domanda in aumento per programmi aeronautici e di difesa.
su Sole 24 Ore

Gabriel. Blackshape ha ottenuto la certificazione dalla Federal Aviation Administration (FAA) per il suo aereo Gabriél BK160-200, permettendo l’inizio delle consegne negli Stati Uniti entro la fine del 2024. Il CEO Niccolò Chierroni esprime orgoglio per il traguardo che apre le porte al mercato aeronautico americano, con già in atto una rete di partner e servizi di manutenzione. Questo successo segue la recente approvazione dell’EASA, dopo un’indagine su un incidente in Malesia che aveva escluso difetti di progettazione o fabbricazione, e ora l’azienda mira alla certificazione Duly per il suo modello Prime Veloce in Germania
su Repubblica Bari

Germania contro gli eurobond difesa. L’Europa ha bisogno di miliardi di investimenti a tre cifre per prepararsi alla difesa. Tuttavia, è molto controverso.In realtà, l’esperimento con il debito dell’UE dovrebbe rimanere un’eccezione una tantum. Questo è quanto hanno concordato i capi di governo europei durante la pandemia di Corona quando hanno approvato il fondo per la ricostruzione da 800 miliardi di euro. Ma ora si rinnova il dibattito sull’assunzione di debito congiunto, questa volta per la difesa. Giovedì, al vertice dei 27 capi di governo, la Commissione europea proporrà diverse opzioni su come soddisfare le enormi esigenze finanziarie nella politica di sicurezza. Un’opzione sono le nuove obbligazioni dell’UE, note anche come EuroBond. Il dibattito sulla spesa per gli armamenti determinerà la prossima legislatura. Nel corso dell’incontro i capi di governo vogliono decidere l’agenda strategica della nuova commissione, che inizierà i lavori a novembre o dicembre. La capacità di difesa dovrebbe essere una delle tre priorità, insieme alla competitività economica, alla tutela della democrazia e dello Stato di diritto.
Carsten Volkery su Handelsblatt

Migliori prospettive. All’inizio della settimana il produttore di motori Deutz ha annunciato il suo ingresso nel settore della difesa, catapultando così le proprie azioni di circa il 18%. L’esempio mostra: l’armamento è ormai una parola d’ordine quasi quanto l’intelligenza artificiale. Motivo sufficiente per dare un’occhiata più da vicino ad alcune aziende in questo settore. Innanzitutto in tempo di guerra le condizioni generali per le imprese produttrici di armi sono buone. Tutti gli sforzi per la pace in Ucraina, nella misura in cui avrebbero dovuto essere seri, sono falliti. La contraddizione politica che sta guidando la guerra è inconciliabile: la Russia vuole distruggere l’Ucraina come Stato e gli ucraini come nazione – e l’Ucraina vuole proprio impedire questo. Il tentativo dell’Occidente di costringere la Russia a ritirarsi con sanzioni non ha finora ottenuto grandi risultati, soprattutto perché in molti casi i flussi commerciali vengono semplicemente reindirizzati attraverso paesi terzi, come critica ad esempio l’economista Robin Brooks del Brookings Institute di Washington. La speranza dell’Ucraina di respingere le truppe russe con un contrattacco su larga scala è fallita, così come il tentativo delle truppe russe di conquistare terreno su larga scala con nuovi attacchi. Ciò che resta è una guerra di logoramento e con essa una battaglia sui materiali. Ne traggono vantaggio i produttori di armi.
Frank Wiebe su Handelsblatt

Atos. La proposta di salvataggio per il gruppo francese di servizi IT Atos, guidata dal suo maggior azionista Onepoint, è fallita, mettendo nuovamente in dubbio il futuro dell’azienda. Atos, che sta cercando di raggiungere un accordo di ristrutturazione mentre affronta un debito di €4,8 miliardi, ha ricevuto una nuova proposta dai suoi obbligazionisti e sta continuando le discussioni per raggiungere un accordo il prima possibile. Il governo francese è intervenuto nella crisi di Atos, cercando di acquisire tre parti dell’azienda ritenute importanti per la sicurezza nazionale e ha concluso un accordo che gli conferisce azioni d’oro in una sussidiaria di Atos, Bull SA.
Sarah White su Financial Times

Onepoint getta la spugna. David Layani, patron di Onepoint e primo azionista di Atos, indebitata di 4,8 miliardi di euro, si ritira dalle trattative di salvataggio dell’azienda, lasciando il campo libero al miliardario ceco Daniel Kretinsky che propone una nuova offerta. I suoi principali sostenitori finanziari, tra cui il fondo Butler, si sono ritirati a causa della complessità e dell’entità del salvataggio richiesto, mentre i creditori rimangono in lizza per la ripresa del gruppo. Atos, che sta cercando di raggiungere un accordo finanziario entro breve, potrebbe subire una significativa diluizione degli azionisti esistenti, mentre Kretinsky si offre di rilevare il 49% del capitale in cambio di nuovo finanziamento, nonostante le resistenze dei creditori.
Florian Dèbes su Echos

Indra accelera. Indra, un’azienda tecnologica spagnola, sta per segregare la sua divisione spaziale, Indra Espacio, come filiale al 100%, mirando a farla diventare un elemento chiave del gruppo e a raggiungere il 10% del fatturato totale entro il 2030. La crescita prevista sarà ottenuta attraverso una combinazione di sviluppo organico e acquisizioni, con Hispasat come principale candidato, nonostante le difficoltà di negoziazione del prezzo. Indra mira a espandersi nei settori della Difesa e dello Spazio, in linea con gli obiettivi del governo spagnolo, e considera anche l’incremento della partecipazione in ITP e l’acquisizione del produttore di veicoli blindati Santa Bárbara.
su Expansión

ECONOMIA & FINANZA DALL’ITALIA E DAL MONDO

Roma, una Ferrari senza benzina. Roma è paragonata a una Ferrari senza benzina, simboleggiando una città che ha perso risorse finanziarie essenziali per il suo sviluppo e benessere. Francesco Gaetano Caltagirone, Presidente del Messaggero, evidenzia la necessità di reintegrare tali risorse per evitare una crisi demografica e il declino economico della capitale. Il discorso di Caltagirone sottolinea anche le politiche passate che hanno contribuito a questo svuotamento, come la fine dell’industria pubblica, basta guardare a quello che è successo alle partecipate statali come Leonardo o Fincantieri, il decentramento della finanza e l’azzoppamento dei dipendenti pubblici, e chiama a misure compensative per ristabilire l’equilibrio.
Andrea Bassi su Messaggero

Faremo crescere l’Africa. Il ministro delle imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, al ritorno dalla missione in Eritrea, ha discusso le opportunità per l’economia italiana in Africa, enfatizzando la cultura di “portare e crescere insieme” e la lotta all’immigrazione clandestina attraverso lo sviluppo e la cooperazione. In Eritrea, l’Italia punta su settori come energia rinnovabile, infrastrutture, agricoltura e minerario, con l’obiettivo di aiutare il paese a svilupparsi e a diventare più autonomo energeticamente. Urso respinge le critiche di chi vede il “Piano Mattei” come una “scatola vuota”, sottolineando l’accoglienza positiva ricevuta in Africa e l’importanza di una politica italiana chiara e condivisa per una partnership reciprocamente vantaggiosa. – Intervista a Adolfo Urso – «Imprese, migranti e sviluppo Così faremo crescere l’Africa» (Campigli Christian)
Christian Campigli su Tempo

Più fatturato. Nel biennio 2021-2023, le imprese italiane hanno mostrato un miglioramento in termini di produzione e redditività, con oltre il 30% delle aziende che segnalano un incremento del fatturato; tuttavia, la percentuale di quelle che investono in ricerca e sviluppo è scesa al 12,5%. L’innovazione di processo rimane solida, con l’11,4% delle imprese che adottano tecnologie 4.0, mentre un quinto delle aziende innovative affronta una carenza di personale tecnico qualificato. Infine, si osserva un preoccupante segnale di possibile nuovo razionamento del credito, con un aumento delle richieste di prestito rifiutate nel 2023 rispetto al 2021.
Carmine Fotina su Sole 24 Ore

Superbonus lavoro. Il governo italiano ha introdotto un maxisconto fiscale del 120% per le imprese e i professionisti che assumono lavoratori a tempo indeterminato, con un ulteriore aumento al 130% per categorie svantaggiate come disabili e giovani. Questa deduzione, parte della riforma dell’Irpef, è in vigore dall’1° gennaio e mira a stimolare l’occupazione stabile, con una stima iniziale di coinvolgimento di circa 380mila imprese. Il finanziamento dell’incentivo è previsto a 1,3 miliardi di euro, con l’obiettivo di sostenere la crescita del sistema produttivo e l’occupazione di qualità.
Claudio Tucci su Sole 24 Ore

Rischio shock geopolitici. l governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, ha sottolineato la necessità per le banche centrali di essere preparate a gestire le conseguenze di shock geopolitici, soprattutto in vista di un 2024 ricco di elezioni che potrebbero aumentare l’incertezza politica e influenzare l’economia dell’eurozona. Panetta ha enfatizzato l’importanza di un approccio cauto e basato sui dati nella normalizzazione della politica monetaria, evitando comunicazioni errate e sottolineando la necessità di essere pronti a usare tutti gli strumenti disponibili, inclusi il TPI e le OMT, per proteggere la stabilità dei prezzi e il meccanismo di trasmissione della politica monetaria. Infine, ha evidenziato che, nonostante l’attuale fase discendente dell’inflazione e la ripresa economica, le banche centrali devono rimanere vigilanti e flessibili di fronte ai rischi politici e agli shock esterni, mantenendo una comunicazione chiara e una politica monetaria reattiva alle condizioni in evoluzione.
Isabella Bufacchi su Sole 24 Ore

Rischio rinvio. Le assemblee per il rinnovo dei consigli di amministrazione della Cassa Depositi e Prestiti (Cdp) e delle Ferrovie dello Stato (Fs) potrebbero essere rinviate a causa di tensioni all’interno della maggioranza, in particolare tra la premier Giorgia Meloni e il vicepremier Matteo Salvini. Mentre per la Cdp si cerca ancora un accordo dopo la richiesta di Meloni di inserire un suo consigliere nel cda, per le Fs sembra esserci un’intesa con Tommaso Tanzilli di Fratelli d’Italia come presidente e Stefano Donnarumma come amministratore delegato. Le divergenze tra Meloni e Salvini si estendono anche ad altre nomine pubbliche e a disaccordi su temi energetici, rischiando di influenzare l’equilibrio del governo.
Giovanni Pons su Repubblica

Nomine. Oggi si attendono le nomine ai vertici di importanti aziende controllate dallo Stato italiano, con conferme e nuovi ingressi previsti: Dario Scannapieco e Giovanni Gorno Tempini dovrebbero mantenere le loro posizioni in Cassa depositi e prestiti, mentre Luigi Ferraris lascia la guida di Ferrovie dello Stato per diventare amministratore delegato di NetCo e Stefano Donnarumma è previsto come suo successore. Altre nomine di rilievo includono la presidenza di Fincantieri, con Teo Luzi come favorito, e la possibile guida di Giuseppe De Mita a Cinecittà, mentre le nomine per il consiglio di amministrazione della Rai potrebbero slittare a settembre con candidati supportati dai principali partiti politici.
Marcello Astorri su Giornale

Investimento. La Spagna ha investito quasi 15 miliardi di euro in Italia nel 2022, segnando un incremento del 62% rispetto agli anni precedenti e creando 71 mila nuovi posti di lavoro, soprattutto nei settori delle telecomunicazioni, assicurazioni, energia e commercio. Questi dati emergono dal primo Barometro sugli investimenti spagnoli in Italia, presentato a Roma dalle Camere di Commercio di Spagna e dall’Ambasciata spagnola, in occasione del 70° anniversario della Camera di Commercio di Spagna in Italia. Il rapporto sottolinea l’importanza strategica dell’Italia per le imprese spagnole, con un flusso cumulativo di 25 miliardi di euro di investimenti dalla Spagna dal 1993, di cui 14,9 miliardi solo nel 2022.
Andrea Ducci su Corriere della Sera

Tim. Il 1° luglio oltre 20.000 lavoratori italiani diventeranno parte di FiberCop, in seguito alla vendita della rete Tim a una nuova società infrastrutturale Netco, con un appuntamento fissato per il closing della vendita. FiberCop, che diventerà proprietaria dell’intera infrastruttura di trasmissione telefonica, sarà poi venduta a una holding composta da Kkr, Abu Dhabi Investment Authority, Canada Pension Plan Investment Board, il ministero dell’Economia e F2i, per un valore che potrebbe raggiungere i 22 miliardi di euro. Luigi Ferraris è stato scelto come CEO di FiberCop, mentre Tim, sotto la guida del CEO Pietro Labriola, si concentrerà sulle attività in Brasile e sui servizi alle imprese, con l’obiettivo di ridurre il debito e potenziare gli investimenti.
Federico di Rosa su Corriere della Sera

Elettronica, export record. Il settore elettrotecnico ed elettronico italiano, rappresentato dall’associazione Anie di Confindustria, ha registrato nel 2023 un incremento del fatturato del 10%, raggiungendo i 102,7 miliardi di euro, grazie all’alta intensità tecnologica e alle tecnologie avanzate. L’export verso i paesi extra-europei ha sostenuto la crescita, nonostante un rallentamento generale in Europa, e si prevede un ulteriore aumento del fatturato nel 2024, con un’attenzione particolare alla domanda estera. La transizione energetica e digitale, insieme alle iniziative del Pnrr, sono fattori chiave per la crescita del settore, che vede anche un investimento in ricerca e sviluppo pari al 4% del fatturato, superiore alla media nazionale.
Nicoletta Picchio su Sole 24 Ore

Vola Amazon. Amazon ha raggiunto una capitalizzazione di mercato di oltre 2.000 miliardi di dollari, entrando nel prestigioso gruppo delle “big 5” aziende hi-tech, che comprende Microsoft, Apple, Nvidia e Alphabet. Il gigante dell’e-commerce e del cloud ha visto le sue azioni crescere del 25% nell’anno e del 50% negli ultimi dodici mesi, grazie anche al crescente interesse degli investitori per l’intelligenza artificiale. Il CEO Andy Jassy sta guidando Amazon verso una nuova era di crescita, con un focus sull’intelligenza artificiale generativa e progetti come un chatbot alternativo a ChatGPT, mentre gli analisti prevedono una maggiore redditività e espansione, soprattutto nel settore logistico.
Marco Valsania su Sole 24 Ore

Lufthansa e il caro voli. Lufthansa ha annunciato un rincaro dei prezzi dei biglietti aerei per coprire i costi del carburante sostenibile (SAF), con aumenti fino a 72 euro a seconda della classe di viaggio, in risposta alle nuove normative ambientali europee. Questa tassa ambientale, già in vigore per le prenotazioni dal 2025, è obbligatoria e varia da 1 a 72 euro, escludendo la compagnia low cost Eurowings. Il SAF, un combustibile prodotto da materiali vegetali e oli esausti, è essenziale per ridurre l’impatto ambientale del volo, ma è più costoso del carburante fossile. Lufthansa segue l’esempio di Air France-KLM che aveva già introdotto un contributo simile nel 2022, mentre altri vettori cercano incentivi governativi per evitare di gravare sui passeggeri. Nel frattempo, l’industria aeronautica esplora alternative come l’idrogeno, ma considera il SAF una soluzione meno disruptiva e già compatibile con gli aerei esistenti.
Mara Monti su Sole 24 Ore

Aponte. Gianluigi Aponte, fondatore del colosso della logistica MSC, ha presentato un’offerta vincolante per acquisire il 15% dell’Aeroporto di Genova detenuto da Aeroporti di Roma (AdR), controllata dalla holding Mundys dei Benetton, segnando il primo passo verso la privatizzazione dello scalo. Il Comune di Genova ha approvato il passaggio della quota nell’ambito di un riassetto azionario volto a rilanciare lo scalo, che ha perso traffico e registrato solo un milione di passeggeri l’anno scorso. Il piano di privatizzazione, che mira a sviluppare l’infrastruttura per il turismo e il commercio, potrebbe vedere ulteriori investimenti da parte di Aponte e l’interesse di altri attori, come il fondo americano 777 Partners e compagnie aeree low cost.
Andrea Deugeni su Mf

Ilva. L’Acciaierie d’Italia, ex Ilva, sta affrontando un periodo di crisi caratterizzato da zero investimenti e mancanza di strategie concrete per il rilancio, con la richiesta di cassa integrazione per 5.200 lavoratori che si aggiungono ai 2.200 già in cassa integrazione. I commissari governativi non sono riusciti a presentare un piano industriale efficace, mentre i sindacati criticano la gestione e suggeriscono l’utilizzo dei fondi europei per la decarbonizzazione. Una recente sentenza della Corte Ue sugli impatti ambientali dell’acciaieria aggiunge ulteriori incertezze sul futuro dell’impianto, con la manutenzione degli altiforni e la necessità di maggiori finanziamenti che rimangono questioni irrisolte.
Davide Depascale su Domani

Iren. Luca Del Fabbro, presidente esecutivo di Iren, ha delineato un piano aziendale che punta sulla solidità e sulla focalizzazione sui business regolati, con particolare attenzione alle possibili opportunità derivanti dalla fusione tra Italgas e 2i Rete Gas. Il piano strategico prevede una riduzione degli investimenti in energie rinnovabili e combustibili fossili, privilegiando la resilienza e la disciplina finanziaria, mentre la governance aziendale rimane stabile nonostante il licenziamento dell’ex AD Signorini, con i soci di maggioranza che decideranno eventuali cambi futuri. L’operazione Egea, che sta procedendo meglio del previsto, potrebbe essere consolidata già l’anno prossimo, contribuendo alla crescita di Iren e mantenendo la compatibilità con il profilo finanziario del piano, nonostante l’incremento di debito e investimenti.
Cheo Condina su Sole 24 Ore

POLITICA & CRONACA DAL MONDO

L’Ue non prescinda dall’Italia. Il Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, ha espresso la speranza che l’Italia non subisca svantaggi nelle trattative per i nuovi vertici europei, sottolineando l’importanza del ruolo fondatore del Paese nell’Unione Europea. Durante un incontro con la Premier Giorgia Meloni, Mattarella ha chiarito che, pur non potendo intervenire direttamente nelle trattative, è sempre pronto a supportare il Paese. Infine, Mattarella ha promulgato la legge sull’autonomia differenziata senza riserve, nonostante le controversie e le potenziali sfide costituzionali future.
Ugo Magri su Stampa

Macron e Meloni vogliono una nomina economica. Francia e Italia si contendono un posto chiave nella Commissione europea per l’economia, con tensioni personali tra il presidente Macron e il primo ministro Meloni che intensificano la lotta. Mentre i leader dell’UE si riuniscono per discutere le posizioni di vertice della Commissione, Ursula von der Leyen cerca il sostegno per un secondo mandato, con Paesi come la Francia e l’Italia che indicano i portafogli desiderati in cambio dell’appoggio. Il processo di nomina è complesso e comporta negoziati diplomatici e compromessi politici, con la Meloni che critica l’esclusione del suo partito dalle discussioni sui posti di vertice nonostante il successo elettorale e chiede un cambio di direzione politica.
Amy Kazmin su Financial Times

Ci ignorano. La premier italiano Giorgia Meloni critica l’Unione Europea per ignorare l’esito del voto popolare e avverte contro l’esclusione dell’Italia dalle decisioni importanti, mentre l’opposizione teme l’isolamento del paese. Il presidente Sergio Mattarella sostiene la necessità di un’unità nazionale e di un ruolo significativo dell’Italia nell’UE, in vista del Consiglio europeo. Nel dibattito politico, Meloni affronta le sfide sia a livello nazionale sia europeo, promettendo di non fare compromessi con la sinistra e sottolineando l’importanza della collaborazione tra le forze politiche italiane.
Monica Guerzoni su Corriere della Sera

L’ira della Meloni. La premier italiana Giorgia Meloni esprime in Parlamento la sua frustrazione per essere stata esclusa dalle trattative sui nuovi vertici dell’Unione Europea, descrivendo l’UE come un’entità burocratica e ideologica dominata da logiche di “caminetto”. Il presidente italiano Sergio Mattarella ribadisce l’importanza del ruolo dell’Italia nell’UE, mentre Meloni critica l’opposizione e rifiuta di aderire a compromessi, enfatizzando la fragilità della maggioranza europea senza il contributo dell’Italia. Nel frattempo, le dinamiche politiche interne vedono atteggiamenti contrastanti tra i vice-premier Antonio Tajani e Matteo Salvini, con Tajani che supporta l’attuale pacchetto di nomine UE e Salvini che si oppone, rafforzando la posizione critica di Meloni.
Lorenzo de Cicco su Repubblica

L’Italia rischia. La premier italiana Giorgia Meloni ha rifiutato di discutere con il premier greco Mitsotakis l’accordo raggiunto tra le principali famiglie politiche dell’Unione Europea, isolando l’Italia e avvicinandola a paesi come Ungheria e Slovacchia. Questo isolamento rischia di avere ripercussioni sui conti italiani, in particolare in vista della necessità di presentare un piano di rientro dal deficit e di gestire le risorse del Pnrr. Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Europea, si mostra meno disponibile nei confronti dell’Italia e intende trattare con Meloni su base istituzionale, non politica, mentre l’Italia deve decidere se mantenere l’isolamento o cercare un’intesa.
Claudio Tito su Repubblica

Tentazione astensione. La premier italiana Giorgia Meloni si confronta con un dilemma politico in vista del Consiglio europeo, dibattendo se astenersi o votare contro candidati chiave come il socialista Antonio Costa e la liberale Kallas, mentre affronta la sfida interna di ottenere una vicepresidenza esecutiva per l’Italia. La situazione è resa più complessa dalla battaglia interna al gruppo dei Conservatori europei e dalle pressioni politiche, con Meloni che rischia di isolare l’Italia dall’Unione Europea e di innescare un effetto a catena negativo sulle nomine e sulle deleghe italiane. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella consiglia di valutare attentamente i costi di un’eventuale astensione, mentre le tensioni politiche e le alleanze in Europa mettono in luce la posizione esistenziale di Meloni e l’Italia nel contesto dell’Unione.
Tommaso Ciriaco su Repubblica

Weber. Manfred Weber, leader del Partito Popolare Europeo (PPE), enfatizza l’importanza delle scelte condivise per il futuro dell’Unione Europea, ponendo l’accento su economia, immigrazione e sicurezza, e invita l’Italia a essere parte attiva nelle decisioni. Weber sollecita la segretaria del Partito Democratico (PD) italiano, Elly Schlein, a sostenere Ursula von der Leyen per la presidenza della Commissione Europea, delineando un’Europa che necessita di stabilità e collaborazione tra i maggiori partiti politici. Infine, Weber discute la possibilità di collaborare con diversi partiti, inclusi i Verdi e l’ECR, a condizione che condividano i principi fondamentali dell’UE e sostengano le politiche su immigrazione, sicurezza e crescita economica, pur esprimendo riserve su partiti che non rispettano tali valori.
Francesca Basso su Corriere della Sera

Ucraina. L’articolista descrive la devastazione causata dai bombardamenti russi in Ucraina, con città e villaggi sistematicamente rasi al suolo, come testimoniato personalmente nei quasi 29 mesi di conflitto. Mentre l’Ucraina riceve nuove munizioni e supporto militare dai partner internazionali, rafforzando la propria capacità di risposta, la Russia intensifica gli attacchi, nonostante la mancanza di conferme ucraine sui successi dichiarati da Mosca. La situazione sul fronte rimane difficile, con la presenza di mine e ordigni inesplosi che ostacolano la ricostruzione in un paesaggio di guerra segnato da distruzioni e morte.
Lorenzo Cremonesi su Corriere della Sera

Kim manda uomini. La Corea del Nord sembra pronta a inviare ingegneri militari in Ucraina per supportare la Russia, suscitando preoccupazione nel Pentagono e confermando la formazione di un’alleanza politico-militare tra Mosca, Pyongyang e Pechino. Il portavoce del Pentagono Pat Ryder ha messo in guardia sul rischio che questi militari diventino “carne da cannone” in un conflitto illegale, come già accaduto con mercenari cubani pagati dal Cremlino. Questo movimento di truppe nordcoreane potrebbe avere un impatto significativo sul conflitto in Ucraina e segnala un’intensificazione della coalizione anti-occidentale, aumentando il rischio di un’escalation globale.
Paolo Mastrolilli su Repubblica

Fico, un problema. L’ex ministro della difesa slovacco Jaroslav Nad ha denunciato un’indagine penale politicamente motivata contro di lui e altri ex funzionari governativi, accusati di tradimento per aver inviato aiuti militari all’Ucraina, e ha esortato l’UE e la NATO a limitare le azioni del primo ministro Robert Fico. Nad sostiene che l’assistenza militare era conforme alle leggi nazionali e internazionali e che le indagini rinnovate sono il risultato del controllo di Fico su polizia e procuratori, avvertendo che senza una reazione internazionale potrebbe essere l’unico processato per aver aiutato l’Ucraina. Fico, che si sta riprendendo da un tentativo di assassinio, ha intensificato la sua agenda illiberale, opponendosi alle sanzioni contro la Russia e indebolendo lo stato di diritto, suscitando preoccupazioni a Bruxelles per la violazione dei trattati dell’UE.
Raphael Minder su Financial Times

Sarà vittoria. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu è sotto pressione sia a livello nazionale, con crescenti richieste di dimissioni e un cessate il fuoco immediato con Hamas, sia a livello internazionale, dove personalità israeliane hanno chiesto al Congresso USA di ritirare l’invito a Netanyahu a parlare, a causa delle sue politiche controverse. Tensioni emergono anche all’interno del governo israeliano a seguito della sentenza della Corte Suprema sul reclutamento degli studenti haredim, con proteste e disaccordi tra i partiti ultraortodossi e la componente militare, mentre si cerca di approvare una legge che regoli la coscrizione. Nel frattempo, la situazione di sicurezza rimane tesa, con il rischio di un allargamento del conflitto a nord e la continuazione degli scontri a Gaza, mentre Papa Francesco rinnova il suo appello per la pace.
Lucia Capuzzi su Avvenire

Il match. Joe Biden e Donald Trump si affronteranno in un dibattito senza pubblico, appunti o consiglieri, con regole stringenti per prevenire risse verbali, e microfoni spenti fuori dal proprio turno. Biden, affrontando dubbi sulla sua salute, si prepara intensamente con consiglieri e prove generali, mentre Trump punta sull’istinto e l’esperienza dei comizi, nonostante abbia riconosciuto di non dover sottovalutare Biden. Questo dibattito inusuale, senza nomination ufficiale e con candidati anziani e poco amati, è parte di una campagna elettorale atipica e sarà seguito da sei americani su dieci.
Andrea Marinelli su Corriere della Sera

Tentato golpe. In Bolivia, un tentativo di colpo di stato da parte dei militari ha portato a ore di caos, con blindati che hanno preso d’assalto il palazzo del governo. Il presidente Luis Arce ha denunciato i movimenti irregolari delle truppe e ha nominato nuovi comandanti delle forze armate, portando alla fine della rivolta e all’arresto del generale golpista Juan José Zuñiga. La situazione rimane tesa a causa della crisi economica e delle divisioni politiche, con il rischio di instabilità fino alle elezioni del novembre 2025.
Sara Gandolfi su Corriere della Sera

Astensionismo. In Iran, l’astensionismo sta emergendo come nuova forma di protesta contro il regime, con il rischio di un’affluenza ancora più bassa rispetto al 48,8% delle ultime elezioni presidenziali. Masoud Pezeshkian, ex ministro della Salute e parlamentare, è l’unico candidato riformista ammesso dal consiglio dei Guardiani a competere contro cinque conservatori nelle imminenti elezioni, rappresentando l’ultima speranza per un sistema che cerca di mantenere un’apparenza di diversità politica. Il clima di repressione e la crescente pressione per il boicottaggio da parte della diaspora e dei dissidenti potrebbero portare a un ulteriore calo dell’affluenza, mettendo in dubbio la legittimità del regime e la fiducia dei cittadini iraniani nelle istituzioni.
Andrea Nicastro su Corriere della Sera

Macron sotto pressione. Sorge una divisione all’interno del campo di Emmanuel Macron sulla strategia da adottare per il secondo turno delle elezioni legislative, con alcuni esponenti di sinistra che chiedono di fare fronte comune contro il Rassemblement national (RN), mentre il presidente predilige un approccio caso per caso. La pressione della sinistra cresce, con richieste di ritiro dei candidati in favore di quelli meglio posizionati contro il RN, ma non c’è unanimità nel campo macronista, e l’Eliseo si rifiuta di dare una linea guida nazionale, lasciando le decisioni ai candidati locali. La strategia definitiva verrà decisa dopo i risultati del primo turno, con la possibilità che alcuni candidati di Macron si mantengano anche in presenza di un rischio di vittoria del RN o di La France Insoumise (LFI), enfatizzando il voto utile contro gli estremi. –
Pierre Lepelletier su Figaro

Battaglia culturale. Jordan Bardella, leader del partito francese di estrema destra Rassemblement National, è in campagna elettorale per diventare primo ministro con la promessa di combattere l’islamismo a livello culturale e legislativo, di chiedere uno sconto sul bilancio dell’UE e di adottare un approccio pragmatico all’economia. Bardella, fiducioso nei sondaggi, mira a formare un governo di condivisione del potere con il presidente Macron e ha in programma di dare priorità ai cittadini francesi rispetto agli stranieri per i benefici sociali, anche ponendo fine alla cittadinanza di nascita. Nonostante i potenziali conflitti con le regole dell’UE, la piattaforma di Bardella include politiche di immigrazione severe e misure culturali come il divieto del velo e di altri simboli ritenuti rappresentativi dell’ideologia islamista.
Ben Hall su Financial Times

Bufera sui Tories. Lo scandalo “Gamblegate” ha colpito il Partito Conservatore nel Regno Unito, con 15 deputati Tory accusati di aver scommesso sulla data delle elezioni, guadagnando migliaia di sterline grazie a informazioni riservate. Tra gli indagati ci sono figure di spicco, inclusi il segretario parlamentare di Sunak, Craig Williams, e membri della campagna elettorale dei Tories, con indagini in corso da parte della Gambling Commission. Questo scandalo, che si aggiunge ad altri problemi affrontati dal partito, potrebbe portare a una revisione delle regole sulle scommesse politiche e sta influenzando negativamente l’opinione pubblica e i sondaggi, con un calo di popolarità per i Tories e un aumento per i laburisti.
Nicola degli Innocenti su Sole 24 Ore

POLITICA & CRONACA DALL’ITALIA

Nono decreto. Il ministro della Difesa italiano, Guido Crosetto, si presenterà al Copasir per discutere il nono pacchetto di aiuti militari all’Ucraina, che potrebbe includere sistemi anti-missile Samp-T e suscita interrogativi sull’eventuale invio di missili Storm Shadow a lunga gittata. Nonostante la segretezza che circonda il decreto, c’è preoccupazione che le armi possano raggiungere la Russia, contravvenendo al principio di limitare gli aiuti a scopi difensivi. Il leader della Lega, Matteo Salvini, ha dichiarato che il suo partito non sosterrà il decreto senza garanzie che le armi italiane non colpiranno il territorio russo.
su Sole 24 Ore

Basta segreti. Il governo italiano ha preparato il nono decreto per inviare armi e munizioni all’Ucraina, che verrà illustrato a porte chiuse dal ministro Guido Crosetto al Copasir, mantenendo il contenuto sotto segreto. Il Movimento 5 Stelle esercita pressione affinché i dettagli del decreto siano resi pubblici, nonostante le precedenti dichiarazioni di Crosetto sulla possibile rimozione del segreto. Nonostante le informazioni scarse, si ipotizza che il decreto possa includere la donazione di una batteria anti-missile e anti-aerei Samp/T, recentemente rientrata in Italia dopo essere stata dispiegata all’estero.
su Stampa

Il Colle firma. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha promulgato la riforma Calderoli sull’autonomia differenziata, soli sei giorni dopo l’approvazione alla Camera, permettendo alle Regioni di richiedere maggiore autonomia in 23 materie. La Lega, con Salvini, esulta per l’opportunità di crescita, mentre l’opposizione, inclusi Bersani e alcune Regioni del Sud, teme un aumento delle disparità, soprattutto in sanità e istruzione. La riforma, che non trasferisce ancora funzioni ma stabilisce procedure, potrebbe affrontare ricorsi alla Corte costituzionale e mobilitazioni per un referendum abrogativo.
Virginia Piccolillo su Corriere della Sera

Temi etici. Il governatore del Veneto, Luca Zaia, sostiene la necessità di una svolta liberale sui temi etici, come l’aborto e il fine vita, in linea con le osservazioni di Marina Berlusconi, che critica il conservatorismo del centrodestra. Zaia ringrazia il presidente Mattarella per aver promulgato la legge sull’autonomia differenziata, vedendola come un’opportunità per l’Italia di intraprendere un nuovo corso di efficienza e responsabilità. Infine, il governatore discute l’importanza dell’autonomia regionale, il debito pubblico causato dal centralismo, e sostiene l’elezione diretta del primo ministro per aumentare la partecipazione dei cittadini.
Francesco Moscatelli su Stampa

Immigrazione. Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, durante una serie di incontri bilaterali in Africa, ha discusso temi legati all’immigrazione, sottolineando l’importanza di ridurre le partenze illegali per salvare vite umane e rafforzare gli accordi con Libia e Tunisia, inclusi programmi di rimpatri volontari. Piantedosi ha messo in guardia sul cambiamento della legge Bossi-Fini sull’immigrazione e ha indicato la necessità di adeguare la normativa alle esigenze attuali, valutando anche un sistema di certificazione per i datori di lavoro che richiedono lavoratori extracomunitari. Infine, ha enfatizzato l’importanza dell’integrazione sostenibile dei migranti, basata sulla capacità del mercato del lavoro e del welfare, e ha condannato lo sfruttamento lavorativo, promuovendo una cultura del rispetto della dignità personale.
Grazia Longo su Stampa

Spiazzante. Marina Berlusconi, presidente di Fininvest, ha sorpreso il panorama politico italiano con dichiarazioni a favore dei diritti civili, in particolare sull’aborto e i diritti LGBTQ+, posizionandosi più vicina alle posizioni della sinistra. Le sue parole hanno suscitato reazioni contrastanti: entusiasmo da parte dell’opposizione e del mondo LGBTQ+, ma freddo sarcasmo dai membri di Fratelli d’Italia, che non hanno nascosto il loro disaccordo. L’intervista, originariamente volta a promuovere la nuova casa editrice di Berlusconi, si è trasformata in un manifesto liberale che critica l’estremismo di destra e invita a un pensiero aperto e laico. Questa presa di posizione arriva in un momento in cui il governo di Giorgia Meloni non ha ancora agito su queste tematiche, ma ha suscitato preoccupazioni per le politiche adottate in alcune regioni da Fratelli d’Italia.
Concetto Vecchio su Repubblica

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