Rassegna stampa 9 marzo

LEONARDO

Iveco. L’interesse di Leonardo per acquisire Iveco Defence Vehicles ha portato a un incremento delle azioni di Iveco Group fino al 6% in Borsa, raggiungendo un picco di 12,6629 euro per poi chiudere la seduta a 12,255 euro. Nonostante manchino conferme ufficiali, il mercato reagisce positivamente alla possibile operazione, che vedrebbe Iveco, azienda specializzata nella produzione di veicoli militari a ruote controllata da Exor, passare sotto l’egida di Leonardo. Leonardo persegue una strategia di razionalizzazione industriale con l’obiettivo di rafforzare la propria posizione nel settore della difesa, valutando collaborazioni con gruppi come la franco-tedesca Knds e Rheinmetall e potendo considerare anche l’acquisizione di Iveco Defence come mossa significativa in questa direzione.
G.D. sul Sole

Iveco. Iveco Defence Vehicles (Idv) è considerato un obiettivo attraente per Leonardo, che ha manifestato la volontà di espandersi nel settore degli armamenti terrestri. Nonostante l’assenza di commenti ufficiali dalle aziende coinvolte, le aspettative sono alte, e ci sono voci di una valutazione di Idv intorno ai 750 milioni di euro. Si prevede che gli analisti cercheranno chiarimenti in occasione del Capital Markets Day del 14 marzo a Torino dove ci sono attese per ulteriori annunci sul futuro del gruppo.
Bonora Pierluigi sul Giornale

Iveco. Nonostante l’interesse, alcuni analisti ritengono che l’offerta di 750 milioni possa essere inferiore al valore reale di Iveco Defence Vehicles, che registra un fatturato di circa un miliardo e un EBIT di 100 milioni di euro.
Su Milano Finanza

Fincantieri. Mentre i titoli della Difesa volano in borsa, quello di Fincantieri stenta a far emergere valore. Proprio in questi ultimi giorni, l’azione ha registrato un rialzo complessivo intorno al 7%, sulle voci delle trattative con Leonardo per l’acquisizione di Wass, che produce siluri e sonar, per poi ripiegare a 0,47 euro e chiudere la seduta di venerdì 8 marzo di nuovo in rialzo a 0,515 euro. La fiammata sul listino è la prova di un’anomalia di fondo: nella percezione del mercato, Fincantieri resta il grande gruppo della crocieristica, delle navi dei record ordinate da ben 18 armatori in tutto il mondo.
Angela Zoppo su Milano Finanza intervista l’ad di Fincantieri

Fincantieri. All’inizio del nuovo percorso, 18 mesi fa, la posizione finanziaria netta era negativa per quasi 3 miliardi di euro oggi è poco sopra i 2 miliardi. Ormai siamo a breakeven, la perdita residua per circa 50 milioni di euro è quel che resta di partite degli anni 70. L’ebitda è cresciuto dell’80% e sfiora i 400 milioni. C’è poi un dato particolarmente significativo per il mercato, il deleveraging. Per l’anno in corso stimiamo un rapporto tra pfn ed ebitda migliore rispetto alla guidance di 6-7, con l’obiettivo di raggiungere un valore tra 5,5 e 6,5.
Il titolo Fincantieri è fuori dai radar anzi non c’è mai stato fin dall’ipo del 2014, che è stata assorbita per quasi il 90% dal retail. Per gli investitori istituzionali la taglia del titolo non è ancora interessante c’è poca liquidità e ci stiamo lavorando. Forse la nostra identità è meno intuitiva rispetto a quelli di altri gruppi con una connotazione esclusiva nel mercato militare.
_Pierroberto Folgiero a Angela Zoppo su Milano Finanza _

Fincantieri. Le opzioni sulla valorizzazione del capitale sono competenza dell’azionista di riferimento (Cdp Equity, che detiene una quota del 71,3%, ndr). Abbiamo il suo pieno supporto per tutto ciò che servirà a sostenere le scelte strategiche. Ma nel frattempo, siamo certi di poter attirare l’interesse dei fondi grazie agli obiettivi e alle opportunità che si stanno aprendo per Fincantieri, non solo nei mercati per noi domestici di Italia e Stati Uniti, ma anche in Medio Oriente e Sudest asiatico.
Nella strategia di crescita di Fincantieri c’è l’interesse a valutare diverse opportunità strategiche. Va nella direzione del nuovo piano industriale e della creazione di valore per tutti gli stakeholder. In caso di crescita per linee esterne, siamo pronti a valutare tutte le soluzioni finanziarie più idonee in base alle dimensioni e al tipo di operazione.
_Pierroberto Folgiero a Angela Zoppo su Milano Finanza _

Fincantieri. Abbiamo un rapporto molto buono con il management di Leonardo, improntato a massimizzare la collaborazione a vantaggio dei clienti primo fra tutti la Marina Italiana, e dell’export.
Da un punto di vista industriale leisure e Difesa sono business assolutamente complementari ciascun settore si avvantaggia delle competenze dell’altro, c’è uno scambio continuo che spinge all’avanguardia sottosistemi tecnologici comuni e complessi. La capacità di gestirli entrambi, in sinergia, dai volumi alla flessibilità produttiva è la forza di Fincantieri. Se faremo navi da crociera verdi e navi digitali verdi, sarà proprio per questo interscambio di tecnologie tra civile e militareí inparticolare grazie ai sistemi di automazione sviluppati per la Marina.
Una flotta d’avanguardia difende i confini, protegge i fondali. E in più è versatile negli impieghi può avere un utilizzo duale. Questo fa si che la spesa navale militare sia anche più facile da accettare da parte dei taxpayer. In una proiezione di lungo termine, sarà percepita come un investimento molto utile per la sicurezza nazionale e internazionale. Ci troviamo in un ciclo industriale che durerà: la sicurezza è un interesse generale, un’industria della Difesa proattiva ne è la conseguenza.
_Pierroberto Folgiero a Angela Zoppo su Milano Finanza _

Fincantieri. Ci sarà molto da fare anche sott’acqua per questo ‘underwater’ è un termine che ricorre nelle nostre strategie. Non si limita ai sottomarini: c’è bisogno anche di droni e altri strumenti a protezione delle infrastrutture strategiche del Mediterraneo. Questo porterà anche ad abilitare nuove tecnologie di trasmissione subacquea, che possono valere miliardi.
Il piano prevede di portare i ricavi da 7,5 a oltre 9,5 miliardi di euro nel 2027. Gran parte di questa crescita oltre ad assicurare la piena occupazione dei cantieri Cruise, verrà dal settore militare navale, ma anche dalla ripresa dell’eolico offshore, con la controllata Vard.
_Pierroberto Folgiero a Angela Zoppo su Milano Finanza _

Contratto. Thales Alenia Space, azienda nata dalla joint venture tra Thales e Leonardo, ha ottenuto un contratto da 22 milioni di euro con l’Agenzia Spaziale Italiana per lo sviluppo delle tecnologie di comunicazione (tic) per la missione internazionale Ice Mapper su Marte. L’azienda costruirà un’antenna avanzata per lo spazio profondo, finalizzata a collegare le strutture marziane con la Terra, trasmettendo immagini radar e dati scientifici. Questa collaborazione si inserisce nel prosieguo di un progetto iniziato nel 2021 e conferma l’esperienza di Thales Alenia Space nello sviluppo di tecnologie spaziali avanzate. Con parole di Massimo Comparini, amministratore delegato di Thales Alenia Space Italia, si sottolinea l’importanza dell’antenna per le future sfide di osservazione della Terra e per il potenziamento dei sistemi di telecomunicazione planetaria.
Su Italia Oggi

Visita. Un intergruppo parlamentare Space economy ha visitato lo stabilimento Leonardo di Vergiate il 7 marzo, dando il via a una serie di sopralluoghi in aziende del settore per preparare una nuova Legge sullo Spazio. Lo stabilimento è un importante centro di produzione di elicotteri che svolge numerose fasi di lavoro, e Leonardo ha in Lombardia diverse altre sedi rilevanti nel campo aeronautico e spaziale.
Su Malpensa 24.it

Kurs Orbital. La startup italiana Kurs Orbital, fondata a Torino dall’accademico ucraino Volodymyr Usov, ha raccolto 3,7 milioni di euro per sviluppare piattaforme di attracco universali per veicoli spaziali e contribuire alla rimozione di detriti in orbita. La tecnologia, che utilizza radar, sensori ottici, laser e braccia robotiche, è evoluta dai sistemi utilizzati nelle navicelle Sojuz e permette manovre di rendez-vous e assistenza a satelliti, nonché la rimozione di detriti spaziali. Il recente finanziamento, guidato da OTB Ventures e supportato da altri investitori, mira a commercializzare a breve la tecnologia di rendez-vous spaziale, sostenendo la sostenibilità delle attività spaziali e l’innovazione nel settore aerospaziale.
Antonio Lo Campo su Avvenire

CityAirbus in volo entro l’anno. Airbus ha svelato al pubblico il prototipo elettrico CityAirbus NextGen e prevede il primo volo per quest’anno. Il veicolo vanta un’autonomia di volo di 80 km e può raggiungere velocità fino a 120 km/h. Un centro di test dedicato al CityAirbus è stato inaugurato a Donauwörth, in Germania, per facilitare lo sviluppo e la sperimentazione del mezzo.
Sul Sole

SCENARI e GEOPOLITICA

Nato e Ucraina a rischio con Donald. L’ex consigliere per la sicurezza nazionale John Bolton, noto per le sue posizioni “falco” in politica estera, avverte che una vittoria di Trump alle elezioni potrebbe mettere a rischio l’appoggio americano all’Ucraina e le relazioni con la Nato. Bolton critica Trump per una potenziale strategia che vedrebbe l’Ucraina abbandonata dopo inutili negoziazioni dirette con Putin, e teme che Trump userà la mancata spesa difensiva degli alleati come pretesto per ritirarsi dalla Nato. Inoltre, esprime dubbi sulla capacità di Trump di gestire altre crisi internazionali come quelle in Medio Oriente. Infine, Bolton è scettico sulla conoscenza e l’interesse di Trump per le dinamiche di politica estera, sottolineando una possibile accoglienza positiva a un suo ritorno da parte di leader come Putin e Xi Jinping, mentre rimane incerto l’impatto sulle relazioni con l’Italia guidata da Giorgia Meloni.
Giuseppe Sarcina sul Corriere

Al Sisi. La Premier Giorgia Meloni e la Presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen hanno negoziato in Egitto un accordo per la gestione dei flussi migratori, simile a quello precedentemente firmato con la Tunisia. L’incontro a Cairo, oltre a stabilire un partenariato strategico UE-Egitto nell’energia, ha anche rappresentato un delicato equilibrio politico-diplomatico data la controversa figura del Presidente egiziano Al-Sisi legata alla morte del ricercatore italiano Giulio Regeni. Nel mentre, l’accordo tra Italia e Tunisia riguardante l’immigrazione regolare e i rimpatri dei cittadini tunisini irregolari, si inserisce nella strategia più ampia dell’UE di gestione dei flussi migratori.
Ilario Lombardo sulla Stampa

Putin. Il premier moldavo Dorin Recean mette in guardia sull’intensificazione di una guerra ibrida da parte della Russia, che mira a ostacolare l’ingresso della Moldavia nell’Unione Europea attraverso la corruzione dei partiti filorussi e tattiche di disinformazione, soprattutto in vista delle imminenti elezioni presidenziali. Putin vede la Moldavia come parte della sfera di influenza russa e la presenza di truppe russe in Transnistria serve da monito. Nonostante i mezzi limitati, la Moldavia si sta difendendo dalla disinformazione, chiudendo canali televisivi filorussi e collaborando con piattaforme come Google e Facebook. Recean enfatizza il progresso verso l’integrazione europea e l’importanza delle relazioni commerciali, anche nei tentativi di coinvolgere la regione separatista della Transnistria. Nonostante le sfide, il governo moldavo rimane concentrato sul garantire la vittoria della presidentessa filoeuropeista Maia Sandu nelle prossime elezioni, riconoscendo la cruciale importanza di questo risultato per il futuro del paese.
Tonia Mastrobuoni su Repubblica

Ombre cinesi. La campagna elettorale per le elezioni europee è stata scossa dalla guerra a Gaza, portando a una divisione tra i progressisti in modo simile alla situazione in Ucraina e dando spazio all’influenza di Russia e Cina. Queste due potenze stanno collaborando economicamente con risultati in crescita, con un interscambio che potrebbe superare i 300 miliardi di dollari. Propagandisticamente enfatizzano la loro alleanza con messaggi che richiamano il passato comune di lotta contro le potenze dell’Asse. La Russia procede a una “cinesizzazione” con passi come la nazionalizzazione di Yandex, mentre tende a una politica estera “terzomondista” e si allontana dai legami con la destra estrema, focalizzandosi su rapporti con figure come Mélenchon piuttosto che Marine Le Pen.
Giordano Stabile sulla Stampa

Germania. La Germania punta forte sulla Difesa e infatti da tempo il governo Scholz sta valutando anche la possibilità di entrare nella principale azienda navale nazionale, la Thyssenkrupp Marine System. Ma quello della Difesa è un settore effervescente fervescente in tutta Europa.
Andrea Boeris su Milano Finanza

Germania. La produzione industriale tedesca ha sorpreso nel mese di gennaio, registrando un aumento dell’1%, il primo rialzo mensile dopo otto mesi, con segnali particolarmente positivi dall’industria manifatturiera e dall’edilizia. Gli analisti rimangono cauti, tuttavia, sottolineando che nonostante il dato positivo non è ancora chiaro se questo rappresenti un’inversione di tendenza sostenibile, considerando la recessione tecnica e la tendenza al ribasso negli ordini. La situazione economica tedesca rimane incerta, con il ministero dell’Economia che esprime una cauta speranza di miglioramento sulla base dei recenti dati, nonostante il settore automobilistico continui a evidenziare difficoltà.
Isabella Bufacchi sul Sole

Francia. La Francia sta avviando una nuova agenzia per l’intelligenza artificiale nel settore della difesa, chiamata Amiad, con una dotazione di 300 milioni di euro, sotto la guida di Bertrand Rondepierre. L’agenzia Amiad avrà il compito di sviluppare IA per i programmi militari, mentre Parigi sta anche investendo in un supercalcolatore per migliorare la sicurezza e la capacità di trattare dati sensibili in materia di difesa. Il ministro della difesa Sébastien Lecornu ha sottolineato l’importanza della rapidità nello sviluppo dell’IA militare e il Paese mira a essere leader in Europa, con ulteriori iniziative come il “Paris Defence and Strategy Forum” per promuovere un pensiero strategico franco-europeo sulla sicurezza.
Mauro Zanon sul Foglio

Cina e Indonesia, un nuovo monopolio. L’Indonesia ha consolidato il suo predominio sul mercato globale del nickel, con il supporto di ingenti investimenti cinesi, controllando il 55% della produzione del metallo essenziale per acciaio inossidabile e batterie nel 2023, con un impatto tale da dimezzarne il valore e spiazzare la concorrenza. Il Governo indonesiano, determinato a risalire la filiera produttiva fino alla produzione di batterie e potenzialmente veicoli elettrici, ha incrementato la produzione di nickel a dispetto della recente vittoria dell’UE contro le sue restrizioni all’esportazione davanti al WTO, annunciando anche la creazione della sua prima Gigafactory in collaborazione con Hyundai e LG. I colossi minerari globali come Bhp, Glencore e Anglo American hanno registrato miliardarie svalutazioni e ridotto le attività di produzione del nickel, amplificando le preoccupazioni geopolitiche relative alla crescente dipendenza da materiali critici provenienti da Paesi terzi e dalla predominante influenza degli investimenti cinesi.
Sissi Bellomo sul Sole

Luna. La crescente attività spaziale solleva la questione di chi abbia il diritto di sfruttare la Luna, con vari paesi come Giappone, Russia, USA, Cina e India che hanno raggiunto il suo suolo e con progetti quali reattori nucleari e l’idea di un “Villaggio lunare”. Il diritto di sfruttamento delle risorse astrali è regolamentato da un trattato del 1967, che proibisce l’appropriazione dello spazio, ma nel 2015 gli USA hanno permesso alle loro aziende di utilizzare le risorse spaziali, creando un precedente per leggi nazionali ad hoc. Questa situazione alimenta il timore che lo sfruttamento della Luna possa divenire una gara tra chi può effettivamente metterci piede, sottolineando l’importanza strategica del satellite terrestre.
Massimo Sideri sul Corriere

Privacy. La privacy, secondo il ministro della Giustizia Carlo Nordio, viene vista come un concetto quasi metafisico, difficilmente attuabile nell’era digitale dominata dalla tecnologia e dai rischi di appropriazione indebita dei dati personali. Riccardo Luna sottolinea come la privacy sia stata a lungo dichiarata morta, specie con l’avanzare dei mezzi tecnologici che compromettono la riservatezza, come la condivisione sui social network e il tracciamento online a scopi pubblicitari e persino politici. La regolamentazione europea, come il GDPR del 2018, ha iniziato a contrastare queste tendenze, con importanti aziende tech che si adeguano a difendere la privacy, ma risulta evidente che la lotta per la riservatezza dei dati è ancora lontana dall’essere conclusa.
Riccardo Luna sulla Stampa

Spiati e teleguidati. Derrick de Kerckhove, sociologo belga-canadese, mette in evidenza come siamo costantemente sotto sorveglianza digitale da quasi quarant’anni, con la nostra privacy che è ormai un concetto del passato. La cultura digitale ha superato quella alfabetica, spingendo l’umanità a vivere in un sistema che non comprende ma obbedisce a comandi digitali, mentre le istituzioni restano indietro, ancorate a categorie superate rispetto al nuovo linguaggio tecnologico. De Kerckhove sostiene che ci troviamo in una cultura ibrida, sempre più dipendenti dalla tecnologia per il nostro funzionamento quotidiano, perdendo progressivamente autonomia e potenzialmente anche la libertà.
Danilo Ceccarelli sulla Stampa

Cabina di regia. Dalla Banca d’Italia a Leonardo, dal tandem EnelEni alla Fondazione Med-Or. Sono alcuni dei nomi che compaiono nella lista dei componenti della cosiddetta «Cabina di regia» del Piano Mattei, il piano di rilancio dei rapporti fra Italia, Ue e Unione africana svelato dalla premier Giorgia Meloni nel summit di Roma di fine gennaio.
Alberto Magnani sul Sole

Profumo di vittoria. I banchieri centrali di Europa e Stati Uniti si sono avvicinati alla vittoria contro la più grande impennata dell’inflazione da una generazione a questa parte, con nuovi dati che danno ai responsabili politici la certezza di poter tagliare i tassi nei prossimi mesi. I dati sulla crescita dei posti di lavoro negli Stati Uniti per dicembre e gennaio sono stati fortemente ridimensionati ieri, consolidando le aspettative degli investitori di un taglio dei tassi entro giugno, mentre i dati dell’eurozona hanno mostrato un rallentamento della crescita dei salari e degli utili. Il presidente della Federal Reserve Jay Powell ha dichiarato giovedì che la banca centrale statunitense “non è lontana” dall’avere la certezza di iniziare a ridurre i costi di finanziamento. Il presidente della Banca Centrale Europea, Christine Lagarde, ha dichiarato che i responsabili politici hanno “iniziato a discutere del ridimensionamento della nostra posizione restrittiva”, celebrando “i buoni progressi verso il nostro obiettivo di inflazione”, anche se “non ci siamo ancora arrivati”.
Claire Jones sul Financial Times

ECONOMIA

Volo cancellato? La Commissione Europea sta ritardando l’approvazione dell’accordo tra ITA Airways e Lufthansa, sollevando dubbi sulla continuità tra ITA e la defunta Alitalia e affrontando la pressione dei concorrenti come Ryanair. ITA, che è stata riformata con un investimento di 3 miliardi di euro dal governo italiano, è ora gestita da una governance snella e afferma di poter sopravvivere da sola, pianificando nuove assunzioni nonostante il futuro dell’accordo con Lufthansa appaia incerto. A seguito dei continui rinvii della decisione da parte di Bruxelles, che ora è prevista per il 6 giugno, la compagnia aerea tedesca potrebbe avere dei ripensamenti, portando ITA a considerare una strategia indipendente.
Sergio Rizzo su Milano Finanza

Nozze impossibili. L’accordo tra Ita Airways e Lufthansa è minacciato dalle rigide condizioni imposte dalla commissaria europea alla concorrenza, Margrethe Vestager, il che potrebbe portare a un possibile fallimento dell’intesa matrimoniale. La ricerca di un partner per Ita Airways è stata meno complicata del previsto, ma il mercato italiano, attraente per i suoi volumi, necessita di un forte alleato per competere a livello internazionale. Nel caso in cui le trattative con Lufthansa non dovessero andare a buon fine a causa delle condizioni dell’UE, Ita Airways potrebbe trovarsi costretta a cercare un piano B con partner alternativi per sostenere la propria crescita e sviluppo.
Stefano Cingolani sul Foglio

Sovranismo. È un momento in cui compagnie storiche italiane come TIM, Acciaierie d’Italia (ex Ilva) e ITA (ex Alitalia) affrontano gravi difficoltà. Per l’ex Ilva è necessario un partner industriale e per Ita un piano di rilancio accettato dalla UE, mentre TIM deve trovare una strada per ridurre il debito e tornare alla crescita, malgrado la situazione complicata e un debito pubblico italiano in crescita. Il governo di Giorgia Meloni si trova di fronte a sfide significative riguardo la sovranità industriale del paese e l’esito delle gestioni di queste crisi sarà cruciale per capire se l’Italia può perseguire una politica industriale indipendente.
Roberto Sommella su Milano Finanza

Tim. Dopo mesi di tentativi culminati nella vendita della rete telecomunicazioni, e di fronte allo scetticismo del mercato dimostrato dalla reazione tiepida della borsa, l’ad di Tim, Pietro Labriola, è di fronte a un arduo compito: riconquistare la fiducia degli investitori in un fine settimana. Il piano di gestione aziendale senza rete di Tim è risultato controproducente a causa di leggerezze nella gestione delle informazioni finanziarie, portando l’AD a convocare un consiglio di amministrazione straordinario per fornire ulteriori dettagli. Inoltre, la questione della vendita della rete a Kkr, gli ostacoli legali posti da Vivendi, primo socio di Tim, e la potenziale speculazione di mercato prima del rinnovo dei vertici aziendali il 23 aprile rappresentano significative incertezze che Labriola deve affrontare per ristabilire la credibilità della società.
Francesco Spini sulla Stampa

Inflazione. Nel gennaio 2024, quattro città italiane (Ancona, Campobasso, Modena e Reggio Emilia) hanno registrato un’inflazione annua negativa, segno di un’inversione di tendenza dei prezzi e di una possibile stabilizzazione verso il basso. Nel 2023, l’inflazione media nazionale si è ridotta significativamente rispetto all’anno precedente, con città come Palermo che sono passate da un’inflazione consistente all’inizio dell’anno a valori negativi a dicembre. Variazioni territoriali dell’inflazione sono influenzate dalla struttura economica locale e dal peso delle bollette e alimentari sui consumi, con effetti diversi tra Nord e Sud e aspettative di un recupero del potere d’acquisto anche attraverso aumenti salariali settoriali differenziati.
Carlo Marroni sul Sole

Confindustria. La competizione per la presidenza di Confindustria si intensifica con i “saggi” dell’associazione impegnati in consultazioni tra le varie territoriali e categorie; tra i quattro candidati, Edoardo Garrone e Emanuele Orsini sembrano in testa, ottenendo rispettivamente il sostegno significativo di Assolombarda e diverse aree regionali. Federchimica si è astenuta dal prendere una posizione ufficiale, potenzialmente influenzando dinamiche future, mentre il 21 marzo rimane una data chiave per decidere chi sarà ammesso al voto del 4 aprile nel Consiglio Generale, dove sarà eletto il nuovo presidente. Le aziende a controllo pubblico potrebbero avere un ruolo cruciale nella corsa, mentre il Ministero dell’Economia preferisce mantenere le distanze, riflettendo la fluidità della situazione.
Rita Querzè sul Corriere

Confindustria. Confindustria sta cercando una strategia per curare le divisioni interne dopo la spaccatura in Veneto, con i “tre saggi” impegnati in consultazioni tra le associazioni di categoria per decidere chi ammettere al voto finale per la presidenza.
Gian Maria De Francesco sul Giornale

Agnelli. I pm sospettano che Marella Caracciolo Agnelli, nonostante avesse dichiarato la residenza in Svizzera, abbia vissuto la maggior parte del tempo in Italia, come rivelato dagli appunti sequestrati della sua segretaria e dai timbri sul passaporto. Tale circostanza è oggetto di un’indagine per dichiarazione fraudolenta e possibile evasione fiscale nei confronti dei nipoti John, Lapo e Ginevra Elkann, che sarebbero coinvolti nella mancata dichiarazione dei redditi generati all’estero e l’omessa tassa di successione sui 734 milioni di euro ereditati. La Guardia di Finanza indaga anche su presunte disponibilità finanziarie offshore e il contesto si allarga allo scontro ereditario all’interno della famiglia Agnelli, con particolare focus sul controllo del gruppo Exor.
Simona Lorenzetti sul Corriere

Agnelli. Gli inquirenti hanno scoperto documenti segreti, tra cui un vademecum della frode, attribuito al commercialista Gianluca Ferrero, che suggerisce strategie per evitare il versamento dell’imposta di successione tramite la residenza svizzera di Marella Caracciolo, mirando a beneficiare gli eredi Elkann. Altri ritrovamenti rilevanti includono una lettera manoscritta che getta luce sulla decisione di escludere Margherita Agnelli dalla successione di Giovanni Agnelli. Durante una perquisizione, una segretaria ha tentato di nascondere documenti incriminati, generando ulteriori sospetti e indagini relative alla possibile occultazione di prove.
Massimiliano Nerozzi sul Corriere

Ex Ilva. Cinque multinazionali hanno mostrato interesse per l’Ilva in crisi, secondo quanto riferito dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, che ha sottolineato l’uso della norma del “Golden Power” per garantire gli investimenti e il livello produttivo nell’eventuale acquisizione. I commissari straordinari dell’Ilva dovranno presentare un piano industriale che giustifichi il prestito ponte di 320 milioni di euro, con la speranza di avere un’anticipazione del prestito entro 40 giorni. Urso ha espresso il desiderio di assegnare gli stabilimenti prima della pausa estiva e di concludere la procedura entro la fine dell’anno o l’inizio del prossimo, con il contratto di affitto che scade a maggio.
Sulla Stampa

POLITICA ITALIA

G7. Il governo italiano ha nominato Elisabetta Belloni, attuale capo del Dipartimento delle Informazioni per la Sicurezza (DIS), alla guida dell’ufficio G7 e Geo di Palazzo Chigi, sollevando sorpresa sia in Italia che all’estero. Belloni, figura di grande esperienza in politica estera e intelligence, manterrà il suo ruolo nei servizi segreti aggiungendo la nuova delega, e sostituisce Luca Ferrari, nominato ambasciatore a Tel Aviv, proprio in vista dei preparativi per il G7 in Puglia.
Marco Galluzzo sul Corriere

Abruzzo. In vista delle elezioni in Abruzzo, il governatore uscente del centrodestra Marco Marsilio e lo sfidante centrosinistra Luciano D’Amico hanno concluso le loro campagne elettorali ognuno esprimendo ottimismo per la vittoria. Marsilio ha sottolineato la collaborazione con altri governatori regionali e il sostegno ricevuto da figure come Matteo Salvini, mentre D’Amico, accompagnato dalla vincitrice in Sardegna, Alessandra Todde, si è concentrato sul rinnovamento, promettendo di affrontare i problemi locali come quelli della sanità regionale. Entrambi i candidati hanno invitato all’afflusso alle urne ribadendo l’importanza del voto per determinare il futuro dell’Abruzzo, con Marsilio rivendicando la continuità del suo operato e D’Amico proponendosi come novità per la regione.
Virginia Piccolillo sul Corriere

Conte. Il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, predice difficoltà per il governo Meloni, ritenendolo incapace di mantenere il potere per cinque anni a fronte di promesse non mantenute e carenti politiche. Conte esprime ottimismo per una futura alleanza con il Partito Democratico, sottolineando l’importanza delle coalizioni nel campo progressista e la necessità di un programma serio e interpreti affidabili. Con le elezioni regionali in Abruzzo imminenti e la formazione di coalizioni ampie, il M5S mira a influenzare il panorama politico nazionale, sebbene rimangano sfide, come il mancato accordo con il PD in Basilicata.
Lorenzo Di Cicco

Commissione d’inchiesta. Il ministro della Giustizia Carlo Nordio e il ministro della Difesa Guido Crosetto sostengono la necessità di una commissione parlamentare d’inchiesta a seguito delle rivelazioni sulle attività di Striano, che ha esaminato migliaia di file, suggerendo la presenza di “una cupola” dietro tali operazioni. Il vicepremier Antonio Tajani dubita che Striano fosse il solo responsabile e sollecita un’inchiesta più approfondita su chi potrebbe avere utilizzato queste informazioni sensibili per fini ignoti, mentre aumenta la pressione per un’audizione di Federico Cafiero De Raho, sospettato di conflitto di interesse.
Paolo Gianlorenzo sulla Verità

De Benedetti chiarisca. L’inchiesta sui dossier rubati dalla Direzione nazionale antimafia si intensifica con la richiesta di istituzione di una Commissione parlamentare d’inchiesta, proposta dal ministro della Giustizia Carlo Nordio, e di chiarimenti da parte dell’editore del Domani, Carlo De Benedetti, sul suo possibile coinvolgimento. La politica si mobilita per indagare sul caso che ha scosso il centrodestra, con implicazioni che coinvolgono funzionari giudiziari e questioni di sicurezza nazionale, mentre cresce la pressione per un intervento più deciso del Parlamento per fare luce su un possibile sistema malato di spiate e malaffare.
Luca Fazzo sul Giornale

Servizi. La Farnesina, sotto il ministro Antonio Tajani, esprime preoccupazione per un possibile coinvolgimento di servizi segreti stranieri in casi di dossieraggio che hanno interessato molti cittadini comuni. Tajani solleva dubbi sulla reale entità dietro le operazioni di raccolta dati riservati, ipotizzando che il sottufficiale della Finanza coinvolto potrebbe essere stato solo una pedina, e chiede di fare luce su chi potrebbe aver impartito gli ordini. Mariastella Gelmini di Azione enfatizza il rischio per la sicurezza nazionale e l’urgenza di scoprire chi sono i responsabili di queste azioni, che metterebbero in pericolo la democrazia italiana.
Anna Maria Greco sul Giornale

Servizi. Il panorama della difesa e dell’intelligence italiana si prepara per importanti cambiamenti ai vertici, in particolare all’interno dei Carabinieri e dell’Aisi, l’Agenzia Informazioni e Sicurezza Interna. Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, è vicino alla decisione sul nuovo comandante della Benemerita, con il generale Mario Cinque e Salvatore Luongo tra i candidati favoriti. Parallelamente, si discussione sostituzione di Mario Parente alla guida dell’Aisi, il cui ruolo è stato storicamente occupato da membri dell’Arma. Nel frattempo, Elisabetta Belloni, già a capo del Dis e responsabile della gestione del G7, riceve un’ulteriore nomina, dimostrando competenze e un’abilità di mantenere la distanza dalla politica che viene apprezzata da Giorgia Meloni e considerata essenziale per le sfide future, compresa la transizione ai vertici dell’Aisi.
Gian Micalessin sul Giornale

Rai. Un’intesa tra la premier Giorgia Meloni e il vicepremier Matteo Salvini ha ratificato una ripartizione dei vertici della Rai, inserendosi nella tensione scatenata da vicende politiche e dalle recenti elezioni in Sardegna. Secondo l’accordo, Giampaolo Rossi, direttore generale e uomo di punta di FdI, diventerà amministratore delegato della Rai, mentre si prevedono ulteriori promozioni e spostamenti interni, come l’assegnazione a Marcello Ciannamea, quota Lega, del possibile ruolo di direttore generale con delega al prodotto editoriale. La situazione rimane fluida fino ad aprile quando il bilancio della Rai verrà votato, mentre irrompono le considerazioni su possibili nuove nomine e responsabilità come quella presidenziale, per cui viene menzionato il nome di Simona Agnes, in una dinamica influenzata anche dai rapporti con l’opposizione e i futuri sviluppi politici.
Michela Tamburrino sulla Stampa

POLITICA MONDO

Biden. Nel discorso sullo stato dell’Unione, il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha lanciato forti critiche contro il suo predecessore Donald Trump, definendolo una minaccia per la democrazia senza citarlo direttamente. Biden ha condannato le azioni di Trump, inclusi gli sgravi fiscali ai ricchi, lo stop agli aiuti all’Ucraina, il tentativo di sovvertire il risultato delle elezioni e l’assalto al Congresso del 6 gennaio 2021. Ha risposto direttamente alle provocazioni di alcuni repubblicani presenti al discorso, come Marjorie Taylor Greene, e ha difeso politiche su tassazione, immigrazione e aborto. In risposta al discorso carico di energia di Biden, il quale ha ricordato ai cittadini di non lasciarsi ingannare dall’età ma dalle idee, la senatrice repubblicana Katie Britt ha fornito un contradditorio, attaccando Biden ma con un tono meno formale, parlando dalla cucina di casa. Trump ha etichettato Biden come rabbioso e disturbato mentalmente, sfruttando la propria piattaforma di comunicazione per criticare il presidente.
Massimo Gaggi sul Corriere

Isis. Gli Stati Uniti hanno emesso un allarme per possibili attentati in Russia; la Farnesina consiglia agli italiani di evitare assembramenti a Mosca. Durante un incontro a Istanbul, il presidente Erdogan ha nuovamente suggerito di ospitare colloqui di pace fra Ucraina e Russia, mentre Zelensky sottolinea l’importanza di avviare negoziati con nazioni impegnate a porre fine al conflitto. La Turchia continua il proprio ruolo di mediatore nel conflitto, con una storia di tentativi e iniziative diplomatiche fra cui il trattato per l’esportazione di cereali ucraini. Intanto l’Ucraina, diretta da Zelensky che si trova in una fase delicata del conflitto, potrebbe cambiare il ministro degli Esteri e cerca sostegno internazionale. Si registrano tensioni pure in Russia dove l’ambasciata americana avverte di possibili attentati, mentre il Cremlino dichiara di aver sventato un attacco.
Lorenzo Cremonesi sul Corriere

Corridoio umanitario per Gaza. L’Unione Europea, insieme a USA, Gran Bretagna, e Emirati Arabi, ha lanciato un corridoio marittimo da Cipro per fornire aiuti umanitari a Gaza, come annunciato dalla presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen. La sicurezza degli invii sarà garantita da Israele che consentirà l’ingresso di aiuti dopo ispezioni di sicurezza. La prima nave partirà immediatamente e l’operazione, denominata “Iniziativa Amalthea”, si coordinerà con l’Onu per recapitare primariamente prodotti alimentari. Intanto, gli Stati Uniti hanno in programma di costruire un molo temporaneo a Gaza, e la situazione umanitaria richiede un’immediata accelerazione di questo canale di supporto, integrando anche rotte terrestri e aeree. Questa decisione arriva dopo pressioni internazionali sul governo israeliano di Netanyahu, con la situazione a Gaza che diviene sempre più critica e necessita di maggiori aiuti.
Claudio Tito su Repubblica

(Associated Medias) – Tutti i diritti sono riservati