Sangue sulla campagna elettorale Usa: ferito Donald Trump, ucciso l’attentatore un morto tra la folla

America sotto shock. L’ex presidente Usa, vivo per miracolo: incredibile che accada nel nostro Paese. Joe Biden: grato di sapere che è salvo. E dall’Italia arriva  la ‘Solidarietà’ del Premier Meloni

di Robert Crowe

Sangue sulla campagna elettorale americana. Il comizio di Donald Trump è da poco iniziato a Butler, una cittadina a un’ora da Pittsburgh, in Pennsylvania, quando due colpi risuonano nell’aria. Dalle immagini subito diffuse dai network americani si vede l’ex presidente sorpreso e col viso contratto toccarsi l’orecchio, capisce subito cosa sta accadendo e si cala dietro il podio. Anche la folla tra le urla reagisce cercando rifugio dove può.

“Il tiratore è a terra,” gridano i servizi segreti pochi istanti dopo. Segno che l’attentato è stato sventato e il pericolo cessato. Trump riemerge, circondato dagli agenti, con sangue sul lato destro del volto, l’orecchio ferito.”Mi hanno perforato la parte superiore dell’orecchio, incredibile che accada negli Usa“, ha poi commentato l’ex presidente Usa sul suo social Truth. Ma da subito si capisce sche Donald è vivo per miracolo, una questione di pochi centimetri.

In tutto sembra siano stati esplosi una decina di colpi. Uno spettatore è morto e altri due sono feriti. L’attentatore, rivelano fonti dell’FBI, è stato ucciso da un cecchino del Secret Service. Un militare in mimetica a meno di 150 metri dal palco. Dall’Italia il Presidente del consiglio è tra i primi a reagire: “Solidarietà e auguri di pronta guarigione” dalla premier Meloni.

Quando riappare Trump, che a giorni riceverà formalmente la candidatura repubblicana per le prossime presidenziali, solleva il pugno, protetto dagli agenti, e sembra gridare “Lottate, lottate” mentre viene scortato via. La folla risponde urlando: “USA, USA, USA!” Poco dopo, le autorità comunicano che l’attentatore e un partecipante al comizio sono morti, e altri due sono feriti.

L’arma utilizzata sarebbe un fucile semiautomatico, l’AR-15. Dopo l’ipotesi iniziale che potesse essere passato attraverso i rigidi controlli con metal detector presenti a tutti i comizi di Trump (vengono confiscati anche ombrelli e bottiglie d’acqua), in serata è apparso chiaro che l’attentatore abbia sparato da un tetto sul perimetro esterno.

L’identità dell’attentatore – che secondo la CNN è un ventenne della Pennsylvania – non è stata ancora comunicata. Un video geolocalizzato dall’Ap mostra il corpo di una persona in mimetica grigia che giace, immobile, sul tetto di un edificio della Agr International Inc., un’azienda di imbottigliamento a circa 150 metri dall’area del comizio.

Testimoni avrebbero cercato “disperatamente” di avvertire la polizia della presenza di un cecchino armato di fucile armato sul tetto istanti prima dell’attacco a Donald Trump. Lo riferisce la Bbc.
“Si vedeva chiaramente con un fucile in mano”, ha detto un testimone sostenendo di aver avvertito la polizia che, secondo il suo racconto, “non aveva idea di cosa stesse succedendo”.

È un momento gravissimo, storico, per l’America già sconvolta da fratture politiche e da una campagna elettorale tossica. Un partecipante al comizio ha dichiarato alla CNN: “Non sono sorpreso che sia accaduto.” Alle preghiere per Trump espresse sui social da numerosi alleati – dallo speaker repubblicano della Camera Mike Johnson ai politici che sperano di essere scelti come vice nel ticket per la Casa Bianca – si uniscono quelle dei colleghi del partito democratico, dal leader del Senato Chuck Schumer che parla di “orrore” all’ex speaker della Camera Nancy Pelosi. Anche gli ex presidenti George W. Bush e Barack Obama si sono espressi. Obama, in una nota, ha affermato: “Dovremmo sentire tutti sollievo per il fatto che il presidente Trump non sia stato gravemente ferito e usare questo momento per impegnarci alla civiltà e al rispetto nella nostra politica.”

LE REAZIONI

Dopo circa un’ora e mezza, il presidente Joe Biden ha rilasciato un comunicato, seguito da una breve conferenza stampa in cui ha detto di aver cercato di parlare con il rivale ferito senza riuscirci perché era con i medici. Ha chiamato Trump per nome, “Donald”: “Sono grato che sia sicuro e stia bene, prego per lui e la sua famiglia… Non c’è posto per questo tipo di violenza in America. Dobbiamo unirci come nazione nel condannarla.” Poco dopo, si è saputo di un colloquio diretto tra i due.

Dall’Italia il Presidente del Consiglio è tra i primi a reagire: “Solidarietà e auguri di pronta guarigione” augura la  premier Giorgia Meloni. Tutti, repubblicani e democratici, ripetono che “non c’è spazio per la violenza politica”, inclusi chi ne è stato vittima come Steve Scalise, numero due dei repubblicani alla Camera, che fu ferito in una sparatoria nel 2017, o come Gretchen Whitmer, governatrice democratica del Michigan, che fu obiettivo di un piano di rapimento.

Il portavoce di Trump, Steven Cheung, ha poi informato che l’ex presidente è al sicuro e ha ringraziato le forze dell’ordine per la protezione. Nella serata americana, Trump ha lasciato la Pennsylvania per tornare dalla sua famiglia in New Jersey.

Alcuni membri dello staff di Trump erano in lacrime, altri furiosi. Sui social, gli alleati del candidato repubblicano hanno puntato il dito contro i commenti violenti del partito rivale. Pochi minuti prima, la vicepresidente Kamala Harris aveva condannato Trump come un leader “che incita all’odio” e “alla paura” e che “non dovrebbe mai più avere l’opportunità di parlare dietro un microfono.” Trump, a sua volta, aveva appena preso in giro Harris per il modo in cui ride e storpiato il suo nome.

Su Fox News, le immagini di Trump con il pugno alzato, il volto insanguinato e la bandiera americana alle sue spalle sono state mostrate in silenzio per diversi minuti. Elon Musk, ripubblicando le immagini, ha annunciato ufficialmente il suo endorsement per Trump. Don Jr., figlio di Trump, ha proclamato che suo padre “non smetterà mai di lottare per Salvare l’America”. Un fan al comizio ha detto: “L’ho visto col pugno alzato e ho pensato: sta bene. È stato epico.”

In serata, l’ex presidente ha inviato una email ai suoi sostenitori: “Questo è un messaggio da parte di Donald Trump: non mi arrenderò mai!”

L’FBI ha definito l’evento un tentato omicidio e ha dichiarato di essere “vicina” a identificare l’attentatore, che non aveva documenti identificativi. Secondo il New York Times, l’arma era un fucile semiautomatico AR-15, ma questo non è stato confermato dalle autorità.

Intanto affiorano le prime polemiche. C’è chi sostiene che si tratti di un fallimento della sicurezza. La protezione dei servizi segreti per Trump era stata recentemente aumentata, ma non è chiaro come il cecchino sia riuscito a posizionarsi su un tetto così vicino al comizio. I colpi che hanno ferito Trump sono stati sparati 10-15 minuti dopo l’inizio del comizio.

Il presidente Joe Biden si trovava nella sua casa al mare in Delaware, ma dopo la conferenza stampa è volato alla Casa Bianca per gestire la situazione. Trump ha lasciato poco dopo la Pennsylvania a bordo del suo aereo.

Il senatore J.D. Vance e altri esponenti repubblicani hanno accusato Biden e i democratici di aver alimentato un’isteria contro Trump. Steve Scalise, numero due del GOP alla Camera, ha dichiarato: “Chiaramente abbiamo visto in passato pazzi di estrema sinistra agire con una retorica violenta. Questa retorica incendiaria deve finire.” Mike Collins, deputato della Georgia, ha scritto su X: “Joe Biden ha mandato gli ordini.”

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